Dopo un anno e mezzo di trambusto causato dalle controversie legate a notizie false, manipolazione politica e violazione dei dati, Facebook Inc. (NASDAQ:FB) sta entrando in una nuova fase: il colosso dei social intende giungere ad un compromesso sul suo slancio di crescita mentre testa nuovi modi per fare soldi.
Questo è stato il principale messaggio emerso dal report sugli utili del terzo trimestre della compagnia martedì e dalla call di Mark Zuckerberg con gli analisti seguita alla pubblicazione. Più in generale, la compagnia attualmente non prevede quella traiettoria di crescita in linea retta a cui gli investitori si sono abituati dall’IPO del 2012.
La sfida principale che Facebook dovrà affrontare nel 2019 è compensare i ricavi persi dal suo fiore all’occhiello, il prodotto News Feed, che sta subendo un’importante trasformazione dopo essere diventato oggetto di manipolazione politica e di diffusione di disinformazione.
Nella call con gli analisti, Zuckerberg ha presentato un piano per raggiungere la crescita futura. Sta spostando la sua attenzione sui video-post che spariscono, le “Storie”, per attirare i pubblicitari, piuttosto che sul News Feed. Ma il problema di questo approccio è che non produrrà risultati immediati e che si tratta di un lavoro in corso d’opera.
“Abbiamo dei prodotti straordinari che la gente ama ma ci vorrà un po’ di tempo per metterci al passo”, ha affermato Mark Zuckerberg nella conference call. “Ci vorrà un po’ e la nostra crescita degli utili rallenterà”.
Il prezzo chiesto da Facebook ai pubblicitari per gli annunci nelle “Storie” non è alto quanto quello del News Feed, quindi passare ai messaggi effimeri potrebbe non essere altrettanto redditizio. L’altro problema è che i commercianti non sono ancora pratici di questo mezzo, in quanto gli strumenti per fare pubblicità nelle “Storie” non sono ancora sviluppati completamente.
Morgan Stanley, in una nota ai clienti, afferma che il passaggio ai messaggi effimeri produrrà un ostacolo a breve termine per Facebook, dal momento che la monetizzazione tramite le “Storie” probabilmente sarà il 30% in meno rispetto al News Feed.
Il principale potere della piattaforma di Facebook consiste nell’aiutare le compagnie a rivolgere i loro annunci al pubblico adatto ad ogni prodotto o servizio. Questa monetizzazione dei dati degli utenti è fondamentale per il successo di Facebook e per la continua traiettoria rialzista del prezzo delle sue azioni.
Rallentamento della crescita degli utenti
La sfida di spostare i pubblicitari verso modi più complessi di comunicare con il loro pubblico di riferimento avrà successo solo se Facebook riuscirà a far crescere la sua base utenti. Gli utili del terzo trimestre mostrano che la crescita degli utenti giornalieri negli Stati Uniti e in Canada - il mercato pubblicitario più importante a livello di profitti per la compagnia - ha raggiunto un livello stabile e sta rallentando in Unione Europea, dove Facebook ha perso un milione di utenti giornalieri nel terzo trimestre, in parte per via delle nuove norme sulla privacy più severe introdotte di recente.
Il titolo di Facebook al momento è scambiato a 151,75 dollari ad azione. Con i ricavi del prodotto core della compagnia, News Feed, in rallentamento e lo stallo della crescita degli utenti nei mercati chiave, le prospettive sul titolo di Facebook sono incerte per i prossimi 12 mesi. Ciò significa che gli investitori a lungo termine non dovrebbero aspettarsi una rapida ripresa dopo che il titolo è crollato di oltre il 30% dal massimo storico di luglio.
Malgrado questo contesto difficile, siamo ancora dell’idea che Facebook sia una delle migliori scommesse contrarie nel mondo tech per via del suo massiccio fossato economico. Facebook ed Instagram sono i due asset media più grandi del mondo, mentre Messenger e WhatsApp sono i due servizi di messaggistica principali. Gli utili del terzo trimestre mostrano che i pubblicitari sono ancora legati alle piattaforme di Facebook, in quanto non vedono alternative altrettanto potenti e con una portata tanto vasta.
Morale della favola
Una ripresa del titolo di Facebook dipenderà soprattutto da quanto velocemente Mark Zuckerberg riuscirà a migliorare la sicurezza della piattaforma, rendendola libera da manipolazione politica e disinformazione. Secondo noi, sarà un lungo percorso, che avrà tanti alti e bassi.