L’estate si avvicina e Fabilia Group SpA (MI:FHR) si è già attrezzata per affrontare la sta-gione vacanziera nel migliore dei modi. La catena di Hotel & Resort specia-lizzata nelle vacanze per famiglie con bambini ha da poco cooptato un nuovo membro indipendente di spicco nel suo Cda: si tratta dell’ex Ferretti Group e Perini Navi Lamberto Tacoli che è andato a sostituire l’uscente Cristina Mottironi.
La società ha inoltre adeguato la struttura a un contesto ancora penalizza-to da Covid19. “Abbiamo agito per ottimizzare i costi di struttura”, spiega il ceo Mattia Bastoni, “abbiamo ridotto il numero degli hotel aperti a 7, conservando tuttavia la nostra presenza in sei regioni d’Italia. Nel 2020, in estate, abbiamo avuto un tasso di occupazione del 60%, quest’anno il nostro obiettivo è riportarlo al 90%”.
Fabilia nella stagione invernale - colpita dalla seconda e terza ondata di contagi - è stata obbligata a tener chiuso gli hotel a causa della chiusura piste da sci e divieto di spostamenti tra regioni. Ora, l’avanzamento della campagna vaccinale fa ben sperare per la stagione estiva: “Siamo positivi”, continua Bastoni, “rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, con dato aggiornato al 31 marzo, abbiamo più camere al mare prenotate. E in generale il tasso di vendita è superiore del 9 per cento”. Bastoni poi pone l’accento su un altro aspetto favorevole per chi opera nel settore turistico: “In fase di primo contatto coi venditori, chiediamo ai clienti cosa si aspetti-no in vacanza e cosa desiderano. L’anno scorso ci hanno risposto sicurezza e regole. Adesso vogliono divertimento e relax. Questo a nostro avviso è sintomatico di uno stato d’animo differente, che può potenzialmente aumentare la vendita di vacanze estive”.
Il top management di Fabilia si aspetta che la stagione sia caratterizzata da un’elevata presenza di turisti italiani sul territorio, aspetto positivo per il gruppo guidato da Bastoni dal momento che la gran parte della clientela è italiana: “A nostro modo di vedere, molti sceglieranno di fare ancora le vacanze in Italia come già si è visto l’anno scorso. In più ci sarà l’elemento del revenge spending: noi pensiamo che gli italiani abbiano accumulato ri-sparmi durante i vari lockdown. Per questo crediamo che una parte di que-sti li spenderanno in vacanze, andando ad aumentare la domanda di un prodotto come il nostro”.
Il gruppo, nel 2021, in maniera conservativa ha deciso di non proseguire per il momento con il piano di apertura di nuove strutture che includeva anche lo sbarco all’estero. In ogni caso, già dal 2022, la nostra intenzione è di riportare il gruppo ad avere i suoi dieci hotel attivi esattamente come nel 2020. Quello che stiamo vivendo sarà solo un anno di transizione, do-ve ci dedicheremo a consolidare il nostro prodotto, ottimizzare i servizi e poi ottenere, come risultato finale per il mercato, un margine più positivo in termini di profitti”.
Entro il mese di maggio 2021 verranno trasmessi i dati di bilancio definitivi inerenti al 2020. Il top management dichiara di attendersi numeri comunque confortanti.