Gli eventi in prima pagina hanno fatto passare tutto il resto in secondo piano.
Anche prima delle trasmissioni in prima serata di oggi, la dichiarazione preparata dell’ex direttore dell’FBI James Comey, che non ha fornito nuove rivelazioni, ha rubato spazio ad altre notizie più rilevanti per gli investitori.
Lontano dai riflettori, sia le esportazioni, sia le importazioni cinesi sono cresciute più del previsto.
A maggio, la bilancia commerciale cinese si è attestata a 282,6 mld di CNY rispetto ai 324,1 mld previsti.
Le esportazioni sono aumentate dell’8,7% a/a rispetto al 7,2% previsto, le importazioni del 14,8% a/a, a fronte dell’8,3% atteso.
É interessante notare che la crescita delle importazioni è dovuta alle “altre importazioni”, non alle materie prime, il che suggerisce una correzione il mese prossimo.
Ciò detto, la cifra solida neutralizza alcune previsioni nefaste di un brusco rallentamento economico, che appare meno probabile dopo i recenti dati.
Questo dato dovrebbe sostenere temporaneamente la propensione al rischio.
Anche noi riteniamo che la recente impennata della volatilità abbia provocato qualche turbolenza, ma continuiamo a credere che, quando le notizie cambieranno, il contesto caratterizzato da buoni fondamentali spingerà al rialzo i prezzi sui mercati emergenti.
Vendiamo JPY contro le valute dei mercati emergenti vista la debolezza del PIL giapponese (-0,3%) nel T1.
Kuroda (BoJ) ha subito pressioni crescenti, da parte di politici falchi, affinché riconoscesse i dati economici positivi e tracciasse una strategia d’uscita.
Il dato deludente di oggi, però, dà alla BoJ un cuscinetto per prorogare eventuali modifiche della politica.
Il rimbalzo dell’USD/JPY sarà messo alla prova dalla resistenza a 110,40.