Durante la scorsa settimana il presidente statunitense Donald Trump e il vice-premier cinese Liu He, dopo quasi due anni di guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti hanno firmato il primo accordo sui dazi. E’ stata raggiunta la cosiddetta “Fase 1” di un accordo che ha deluso un po' le aspettative sul panorama internazionale.
Non si conoscono ancora tutti i dettagli, ma come riporta CNN questa prima fase di accordi prevede che la Cina si impegni ad acquistare 200 miliardi di dollari in beni e servizi americani nei prossimi due anni tra cui forniture energetiche, prodotti manifatturieri e agroalimentari. In cambio, Washington ha accettato di ridurre le tariffe su 120 miliardi di dollari di prodotti cinesi dal 15% al 7,5% e di non aumentare i dazi su 162 miliardi di dollari di esportazioni.
Per il momento i dazi restano, in attesa degli sviluppi che dovrebbero portare alla successiva “Fase 2”, per la quale i tempi sono ancora ignoti ma che sicuramente si dilungheranno oltre le prossime elezioni presidenziali americane del 3 novembre 2020.
Difficile dire chi da questo accordo ne esca vincitore e chi sconfitto. Wall Street ha sicuramente apprezzato la pace commerciale, anticipando l’accordo e volando ai suoi massimi storici.
Dow Jones, S&P 500 e Nasdaq toccano i loro massimi, raggiungendo rispettivamente 29.348, 3.329 e 9.173 punti.
Gli indici cinesi restano invece impassibili di fronte all’accordo commerciale, non mostrando lo stesso atteggiamento di euforia sui mercati. Lo stesso si può dire degli indici europei come FTSE 100, DAX, CAC 40, EURO STOXX 50 e FTSE MIB, i quali in questi ultimi giorni si sono mossi lateralmente con forti oscillazioni sia in rialzo che in ribasso, mostrando incertezza sulla maggior parte dei titoli.
La risposta che il mercato europeo ha dato di fronte ai fatti macroeconomici internazionali testimonia il forte nervosismo presente tra gli operatori in questo periodo.
Nonostante un’evidente incertezza sia presente sui mercati, è doveroso osservare come il FTSE MIB abbia mostrato segni di forza nella penultima seduta di piazza affari, raggiungendo con decisione i 24.100 punti, segno che dietro quest’incertezza potrebbe esserci la volontà da parte degli operatori di far proseguire la corsa del principale indice di Milano, che attualmente sembra essere il più solido nello scenario europeo.
Sebbene l’accordo tra le due più grandi economie al mondo sia stato definito da molti come mediocre, dovrebbe essere comunque in grado di portare stabilità economica e finanziaria nel breve periodo sul panorama globale. Non vi è invece troppa fiducia sul fatto che questa stabilità possa mantenersi anche nel medio-lungo periodo.
La grande paura che i due presidenti possano rilasciare dichiarazioni che portino instabilità economica sembra momentaneamente passata. In attesa di quelli che saranno gli sviluppi che dovrebbero portare alla prossima fase di questo grande accordo commerciale, sarà interessante osservare a quali benefici condurrà questa intesa nei confronti del sistema economico.
“E’ un passo importante, un accordo storico, una pietra miliare” ha dichiarato il presidente Donald Trump una volta concluso il patto.