Oggi, 7 febbraio 2025, i mercati finanziari globali si preparano a una sessione ad alta volatilità, guidata dalla pubblicazione del rapporto sui Non-Farm Payrolls (NFP) degli Stati Uniti, atteso alle 14:30 CET. Questo dato rappresenta un indicatore chiave per la salute dell’economia americana e influenzerà direttamente le decisioni di investimento su azioni, valute, obbligazioni e materie prime.
Le stime degli analisti indicano un incremento di 170.000 nuovi posti di lavoro nel settore non agricolo per il mese di gennaio, un netto calo rispetto ai 256.000 di dicembre 2024. Il tasso di disoccupazione è previsto stabile al 4,1%, mentre la crescita dei salari orari medi è attesa al +0,3% su base mensile.
- Un dato inferiore alle attese potrebbe rafforzare le speculazioni su un taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, con un impatto positivo sui mercati azionari.
- Un dato superiore alle attese potrebbe invece mantenere la Fed in una posizione cauta, alimentando timori di una politica monetaria restrittiva più prolungata e generando pressione sui mercati.
L’S&P 500 Riuscirà a Mantenere il Trend Positivo?
L’indice S&P 500 ha chiuso il 6 febbraio a 6.083,57 punti, in crescita dello 0,36%. Questo trend positivo è stato supportato dalle aspettative di un rallentamento della crescita del mercato del lavoro, che potrebbe dare alla Fed margine per ridurre i tassi nei prossimi mesi.
- Scenario positivo: Se il dato sugli NFP sarà inferiore a 170.000, l’S&P 500 potrebbe estendere i guadagni, con un possibile test della resistenza a 6.100 punti.
- Scenario negativo: Se il numero di nuovi occupati fosse superiore a 200.000, il mercato potrebbe reagire con prese di profitto, spingendo l’indice verso il supporto a 6.050 punti.
Gli investitori monitoreranno con attenzione anche la componente dei salari: una crescita oltre il +0,4% mensile potrebbe rafforzare l’idea di una Fed ancora aggressiva, creando pressioni ribassiste sulle azioni.
Oro: Bene Rifugio o Asset Sotto Pressione?
L’oro è scambiato attualmente a 2.850,48 dollari l’oncia, in calo dello 0,51%rispetto alla chiusura precedente. La performance del metallo prezioso dipenderà molto dalla reazione del dollaro USA e dei rendimenti obbligazionari ai dati NFP.
- Se il dollaro si indebolisce dopo il rilascio dei dati, l’oro potrebbe rimbalzare sopra i 2.870$.
- Se invece i dati occupazionali superano le aspettative, i rendimenti dei Treasury USA potrebbero salire, rendendo l’oro meno attraente e spingendolo verso 2.820$.
I mercati americani oggi saranno guidati quasi esclusivamente dalla reazione ai dati NFP. Le prospettive generali suggeriscono un rallentamento della crescita occupazionale, il che potrebbe mantenere una spinta rialzista sull’S&P 500 e sull’oro, soprattutto se il dato sarà in linea o inferiore alle attese.
Tuttavia, un forte incremento dell’occupazione potrebbe generare una revisione delle aspettative sulla politica monetaria della Fed, portando a movimenti correttivi su entrambi gli asset.
Gli investitori dovrebbero prepararsi a un’elevata volatilità nei minuti successivi alla pubblicazione degli NFP e gestire il rischio con attenzione.