Investing.com – Il quadro relativo alle aperture odierne delle principali borse europee è moderatamente positivo sulla maggioranza delle principali piazze, fatta eccezione per quelle di Londra e Amsterdam, entrambe in terreno negativo.
L’attuale range di movimento è compreso fra il -0.19 dell’indice di Amsterdam ed il +0.39% dell’indice di Francoforte.
Piazza Affari è attualmente fra le migliori in Europa, con un aumento che, al momento attuale, è del +0.27%; il listino milanese ha aperto in leggero gap up una seduta dagli scambi contenuti e confinati in un ristretto range di movimento.
A Milano, al momento, fra i migliori Unipol Assicurazioni (MI:US) e Unipol (MI:UNPI) Gruppo, con guadagni rispettivamente del +1.64% e del +1.57%.
Anche i titoli bancari riflettono la tranquillità della seduta con volumi di scambio inferiori alla media del periodo, il titolo di comparto peggiore è, al momento, FinecoBank.
L’andamento generale delle altre borse europee è, sino ad ora, positivo con Madrid (+0.20%), Parigi (+0.05%), Francoforte (+0.25%), Amsterdam (-0.34%) Zurigo (+0.09%) e Londra (-0.34%).
L'indice Milanese FTSE MIB, al momento della presente lettura, quota 16.232 in aumento del +0.27%; i titoli peggiori ora sono: Telecom Italia (MI:TLIT) (-1.77%), CNH Industrial (MI:CNHI) (-0.83%), Exor (MI:EXOR) (-0.41%) e Tenaris (MI:TENR) (-0.40%).
Sul fronte opposto, fra i migliori, troviamo oggi: Unipol Gruppo (MI:UNPI) (+1.49%), UnipolSai Assicurazioni (+1.38%), STMicroelectronics (MI:STM) (+1.30%) e Mediaset Spa (MI:MS) (+1.10%).
Oggi nel calendario economico osserveremo, fra le news maggiormente importanti troveremo: Decisioni sul tasso della RBA in Australia, Ordini alle fabbriche in Germania, Pil trimestrale ed annuale in Svizzera ed Eurozona, ISM non manifatturiero negli Usa ed il discorso del presidente Jordan della SNB in Svizzera.
Leggermente ribassista, al momento, il cross EUR/USD che scambia a 1.1168, in aumento del +0.17%.
La seduta odierna a Piazza Affari si caratterizza per scambi contenuti e poco mossi.
I corsi sono attualmente negativi sul 50% dei titoli ed i volumi di scambio sono inferiori alla media di periodo.
