FTSE MIB: L’Indice Italiano è un Colosso dai Piedi d’Argilla?

Pubblicato 12.03.2025, 10:23
Il FTSE MIB non è solo l’indice principale della Borsa Italiana, ma il termometro che misura la salute del mercato azionario del Paese. Con una capitalizzazione pari a circa l’80% del valore totale degli scambi di Piazza Affari, raccoglie le 40 società più capitalizzate e liquide del listino.

Un indice con una forte identità, ma sbilanciato. Dati FTSE Russell, banche e utility dominano la scena: le banche pesano per il 34,57%, le utility per il 13,24%, rendendolo particolarmente esposto alle decisioni della BCE e alle dinamiche del credito. L’automotive, con Ferrari (BIT:RACE), Stellantis (BIT:STLAM) e Pirelli (BIT:PIRC), rappresenta un significativo 14,12%, una quota rilevante rispetto agli altri listini europei. La tecnologia, invece, resta marginale: appena 2,70%, un dato che stride con la forte impronta tech degli indici globali come l’FTSE All-World (oltre il 27%). Anche il comparto sanitario è sottorappresentato, fermandosi a un modesto 1,95%, mentre nei benchmark internazionali il settore ha un ruolo molto più rilevante.
Un indice che parla italiano
A differenza del DAX o del CAC 40, popolati da multinazionali con ricavi globali, il FTSE MIB è un indice profondamente legato all’economia domestica. I due settori dominanti, banche e utility, dipendono direttamente dalla domanda interna: il credito erogato dagli istituti finanziari è strettamente connesso all’andamento del PIL nazionale, mentre le utility, altamente regolamentate, risentono delle scelte di politica energetica e dei consumi interni.

Questa struttura influenza direttamente la volatilità dell’indice, anche perché manca un’esposizione significativa a settori globali come la tecnologia e il farmaceutico, capaci di attutire gli shock domestici.
Un indice per pochi, dominato da pochi

Il FTSE MIB è altamente concentrato. Le prime 10 società pesano oltre il 70% dell’intero indice. Intesa Sanpaolo (BIT:ISP) e Unicredit (BIT:CRDI), da sole, valgono circa il 27% e hanno contribuito per oltre il 68% del rialzo del listino da inizio anno. Se si allarga lo sguardo ai big del listino – tra cui Enel (BIT:ENEI), Ferrari, Generali (BIT:GASI), Eni (BIT:ENI), Stellantis, Prysmian (BIT:PRY), STMicroelectronics (EPA:STMPA) e Leonardo – il loro peso complessivo sfiora l’87%.




Al confronto, il DAX tedesco è più bilanciato: SAP, il titolo più pesante, non supera il 10% dell’indice e le prime 10 società rappresentano circa il 60%. Anche il CAC 40 francese, caratterizzato da una forte presenza nei settori industriale, del lusso e della sanità, ha una distribuzione più equilibrata, con le prime 10 società che incidono per circa il 65%.

Se si guarda inoltre oltre i confini nazionali, il peso delle aziende italiane nel panorama europeo appare marginale. Intesa Sanpaolo, la prima società italiana per capitalizzazione di mercato, è solo la 36ª azienda europea per market cap, ben lontana dal podio occupato da Novo Nordisk, LVMH e SAP. Una classifica che, tra le prime 35 aziende, vede la netta predominanza di società francesi (11), svizzere (7), britanniche (5), tedesche (4), spagnole (3), olandesi (2) e una rispettivamente per Danimarca, Svezia e Belgio.

Questo scenario riflette una realtà chiara: il mercato italiano fatica a competere con le grandi multinazionali europee, che dominano settori globali come il lusso, la farmaceutica e la tecnologia, comparti che nel FTSE MIB restano marginali.
 Performance fuori dal podio
Nonostante questa concentrazione, il 2025 ha visto exploit tra i titoli a minor capitalizzazione. Iveco, Buzzi (BIT:BZU), Banco Popolare di Sondrio, Banco BPM, Moncler (BIT:MONC), Poste Italiane (BIT:PST), Banca Mediolanum (BIT:BMED), Italgas (BIT:IG) e Snam (BIT:SRG) hanno registrato rendimenti a doppia cifra da inizio anno, pur avendo un impatto limitato sull’indice.

Ultimi commenti

Prossimo articolo in arrivo...
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2025 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.