Al momento, c’è molta eccitazione riguardo a Microsoft (NASDAQ:MSFT).
Gli analisti di Morgan Stanley prevedono che il colosso della tecnologia diventi la prima azienda da mille miliardi di dollari negli Stati Uniti nei prossimi 12 mesi.
Oltre ad alzare il loro obiettivo di prezzo ad un anno del 50% a 130 dollari ad azione, questi analisti sono anche piuttosto rialzisti sulle prospettive future di Microsoft.
Raggiungere i mille miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato sarà un’enorme, ed ovviamente positiva, inversione di rotta delle sorti della compagnia di Redmond, nello stato di Washington, che ha avuto una performance piuttosto bassa nell’ultimo decennio.
Ha perso il movimento focalizzandosi troppo sul suo sistema operativo Windows e sul resto dei software tradizionali che sviluppa, la maggior parte dei quali ha avuto un destino desolante.
Tuttavia, a giudicare dallo slancio di crescita che sta vivendo al momento, sembra che Microsoft abbia trovato una nuova energia. Si ritrova nel bel mezzo di un altro boom a lungo termine che potrebbe riportare il prezzo delle azioni al picco raggiunto poco prima dello scoppio della bolla del tech del 2000.
Il successo del cloud computing
Quello che gli investitori amano di Microsoft è il fatto che la strategia di inversione di rotta della compagnia ha cominciato a ripagare. Allo stesso tempo, il suo Amministratore Delegato, Satya Nadella, resta fermamente a capo del destino della compagnia. Ha ottenuto 20 miliardi di dollari di vendite - molto in anticipo rispetto al programma - dalla divisione cloud ammiraglia; le vendite commerciali sono schizzate del 56% nel primo trimestre del 2018, seguite dall’aumento del 14% della divisione Intelligent Cloud della compagnia su base annua.
In una nota ai clienti questa settimana Keith Weiss di Morgan Stanley scrive:
“Il forte posizionamento per l’aumento dell’adozione pubblica del cloud, i canali a grande distribuzione e la solida base clienti, nonché i margini di miglioramento, supportano un cammino verso 50 miliardi di dollari in EBIT e di mille miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato per MSFT”.
Il cloud computing, detto in modo semplice, consiste nella fornitura di servizi computazionali - server, memoria, database, rete, software, analisi e altro - tramite Internet, che in questo caso viene chiamato “cloud”. Le compagnie che offrono tali servizi sono chiamate provider cloud e di solito applicano quelle che a volte sono tariffe significative per i servizi di cloud computing in base all’uso, così come succede per i proprietari di case che ricevono le bollette per il consumo di gas o di elettricità.
La posta in gioco nella crescente attività del cloud è troppo alta perché i colossi del tech non vi prendano parte. Secondo una stima di Gartner Inc., il mercato in costante espansione del cloud computing pubblico tra due anni da ora varrà 411 miliardi di dollari. E la concorrenza è altissima in questa nicchia di mercato. Microsoft si sta affermando come campione, al momento al secondo posto, con Amazon (NASDAQ:AMZN) in testa.
La scommessa di LinkedIn (NYSE:LNKD) sta ripagando
L’acquisizione da parte di Microsoft di LinkedIn, un social mirato alle aziende con più di 530 milioni di professionisti, che MSFT ha comprato per 26 miliardi di dollari nel 2016 con una delle più grandi acquisizioni del settore tecnologico della storia, ha iniziato a ripagare. Nel secondo trimestre del 2017, LinkedIn ha contribuito con 1,3 miliardi di dollari agli utili totali di 28,92 miliardi di dollari di Microsoft. Si tratta degli utili totali più alti registrati da Microsoft dal termine dell’acquisizione nel dicembre 2016.
Il contribuito di LinkedIn al bilancio di Microsoft proviene da tre divisioni. La principale, chiamata “talent solutions”, aiuta i reclutatori ad attrarre e trovare impiegati. Il sito inoltre ottiene denaro dalla pubblicità ed offre iscrizioni a pagamento a corsi online ed un accesso premium alla sua rete.
Questi guadagni, insieme alla forte crescita degli abbonamenti ad Office 365, hanno convinto gli investitori ad alzare il prezzo delle azioni di Microsoft del 37% negli ultimi 12 mesi, superando i rialzi dello stesso periodo dei rivali Google (NASDAQ:GOOGL) ed Apple (NASDAQ:AAPL).
Morale della favola
Per gli investitori a lungo termine, il titolo di Microsoft ha un appeal unico. È un titolo da pensione perfetto che offre anche un enorme potenziale di crescita. Microsoft ha iniziato a pagare dividendi trimestrali nel 2004 ed ha alzato i pagamenti ogni anno da allora, da un tasso di dividendo trimestrale iniziale di 0,08 dollari ad azione agli attuali 0,42 dollari ad azione.
Microsoft ha un ottimo curriculum per quanto riguarda la restituzione del capitale agli investitori sotto forma di dividendi e riacquisti di azioni e l’Amministratore Delegato Nadella ha posizionato la compagnia per una crescita a lungo termine. Se siete alla ricerca di un nome del tech per un buy and hold, allora Microsoft è la compagnia su cui poter contare, soprattutto visto che sta facendo così tante scelte giuste.