Dopo la raffica di pessimi risultati finanziari pubblicati dai colossi del tech questo mese, gli utili di Apple di questo martedì dovrebbero tirare su il morale.
La resilienza del titolo di Apple tra i risultati deludenti e il conseguente selloff di Netflix (NASDAQ:NFLX), Facebook (NASDAQ:FB) e Twitter (NYSE:TWTR) dimostra la fiducia in una compagnia che raramente ha deluso gli investitori.
Gli analisti prevedono che Apple (NASDAQ:AAPL) pubblichi utili per azione di 2,16 dollari, un rimbalzo del 29% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Apple ha superato le aspettative sugli utili in ogni trimestre tranne uno dal marzo 2013. Per il fatturato, le previsioni sono di 52,3 miliardi di dollari, un po’ meno rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
In seguito alla pubblicazione degli utili del primo trimestre, il titolo di Apple ha segnato una traiettoria rialzista, smentendo i molti analisti che prevedevano la fine del ciclo di super-crescita della compagnia per via del rallentamento delle vendite di iPhone, che rappresentano ancora più del 60% dei profitti.
Non pensiamo che questa valutazione sia sbagliata ma quello che ci piace di Apple è che ha un piano per contrastare questo rallentamento.
I servizi possono compensare un crollo delle vendite di iPhone
La divisione servizi di Apple, che comprende App Store, Apple Music, iCloud ed Apple Pay, è florida in questo periodo in cui le vendite di iPhone sono invece in stallo. I proventi dai servizi sono schizzati del 31% alla cifra record di 9,2 miliardi di dollari nel secondo trimestre fiscale terminato il 31 marzo.
Apple ha il potenziale per sorprendere di nuovo i mercati su questo fronte, con la pubblicazione degli utili del terzo trimestre fiscale.
Fin quando Apple continuerà a mostrare una crescita della divisione dei servizi, agli investitori continuerà a piacere il suo titolo.
Nell’anno fiscale 2017 conclusosi il 30 settembre, Apple ha venduto 217 milioni di iPhone, più di 40 milioni di iPad e 20 milioni di Mac.
Si tratta di una lista lunghissima di dispositivi che possono integrarsi al crescente elenco di servizi della compagnia.
Il crescente numero di abbonati ai servizi dimostra che Apple è riuscita a diversificare le sue entrate. Il numero di utenti paganti per l’abbonamento ad Apple Music che costa 10 dollari al mese di recente ha raggiunto i 50 milioni. Alla fine del secondo trimestre, Apple aveva un totale di più 270 milioni di abbonamenti pagati tra servizi a marchio Apple e di terze parti, registrando un aumento di oltre 100 milioni su base annua.
Il piano dell’Amministratore Delegato Tim Cook di puntare a vendite di iPhone che siano almeno in linea con le aspettative degli analisti, di far crescere le vendite nella divisione dei servizi e di mantenere un robusto piano di riacquisto di azioni ed aumenti regolari dei dividendi continuerà a far felici gli investitori assetati di crescita.
Se la compagnia dovesse mostrarsi debole in uno qualsiasi di questi indicatori, ciò sarebbe oggetto di preoccupazione per i mercati e potrebbe mettere fine all’impennata delle azioni di Apple, schizzate del 28% nell’ultimo anno.