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Ecco perché i consumi di benzina USA non aumenteranno tanto presto

Pubblicato 23.07.2020, 15:08
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

La versione originale di questo articolo, in inglese, è stata pubblicata il giorno 23.07.2020

Le aspettative che la domanda di benzina aumenti e torni presto ai livelli pre-coronavirus negli Stati Uniti sono quantomeno semplicistiche.

La verità: la situazione della domanda di benzina negli USA non appare ottimistica. Dopo mesi di sconvolgimenti, potrebbe volerci un po’ prima che la reale ripresa prenda piede, considerati i numerosi fattori che complicano le cose e che sono responsabili dei continui dati bassi.

Le serrate per la pandemia a metà marzo ed aprile hanno pesato fortemente sulla domanda di benzina. Con quasi ogni stato che invitava i residenti a stare a casa e qualcuno che ha cercato persino di ordinare serrate con la forza, oltre a chiusure di scuole ed aziende, i consumi di benzina sono crollati di ben il 50% tra inizio marzo ed inizio aprile.

Gasoline Weekly Chart

Grafico settimanale benzina

A metà aprile, quando gli ordini di stare a casa sono stati allentati, alcuni americani hanno ricominciato a guidare e la domanda di benzina ha cominciato a salire, migliorando stabilmente su base settimanale a maggio e giugno.

Molti analisti l’hanno preso come un buon segno, guardando i dati che mostravano un aumento dell’utilizzo delle raffinerie, i dati sulla mobilità di Apple (NASDAQ:NASDAQ:AAPL) (poi rivelatisi altamente inesatti) ed i dati dalla Cina che indicavano che i lavoratori cinesi stavano evitando i trasporti pubblici, preferendo guidare la propria auto.

La popolare percezione era che la domanda di benzina USA stesse per riprendersi tornando ai livelli pre-coronavirus. Tuttavia, pur essendo nel bel mezzo della stagione di guida estiva negli USA, i dati al momento mostrano che la domanda di benzina, di fatto, non si è ripresa.

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Sebbene fosse chiaro già mesi fa che l’utilizzo di benzina quest’anno non avrebbe raggiunto i soliti livelli estivi elevati, la domanda non è riuscita nemmeno a tornare ai livelli pre-coronavirus di inizio marzo, un periodo in cui si registrano meno viaggi in auto.

Ora, i consumi di benzina stanno scendendo. Gli ultimi dati di GasBuddy rivelano che sono scesi per la terza settimana di fila negli Stati Uniti. GasBuddy raccoglie i dati dagli acquisti di benzina presso le colonnine dei distributori, contrariamente all’EIA, che segue le consegne di benzina dalle raffinerie ai distributori.

Il motivo più comune trovato per spiegare perché la domanda di benzina sta rallentando negli USA anziché salire in questo momento sono i continui test positivi al coronavirus che risultano nei tre stati solitamente responsabili del 25% dei consumi di benzina USA: Florida, Texas e California. Pur essendo vero che parte del calo della domanda di benzina sia ascrivibile al fatto che la gente decide di stare a casa nelle aree di maggior contagio, questa è solo parte del quadro.

Utilizzo ridotto: il quadro completo

Due fattori persino più importanti per la domanda futura di benzina negli Stati Uniti: l’economia e l’impatto psicologico del virus.

Più di 30 milioni di americani hanno fatto domanda di disoccupazione. Le piccole imprese, che rappresentano il 44% dell’attività economica negli Stati Uniti, stanno chiudendo (all’inizio temporaneamente, ora permanentemente) ad un tasso così alto che è diventato impossibile misurarlo. Secondo Yelp, più della metà delle aziende che avevano chiuso in modo temporaneo ora hanno chiuso per sempre.

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Un comunicato dell’Alignable Research Center ha riportato che 900.000 piccole imprese potrebbero aver chiuso ad oggi. I licenziamenti nelle grandi compagnie sono appena all’inizio e, con molti distretti scolastici che stanno decidendo di non riprendere le lezioni in presenza, la domanda di benzina non riceverà neanche lontanamente quella spinta che avrebbe avuto dai pendolari che vanno a scuola o al lavoro. Oltre ai risultati funzionali delle chiusure, l’impatto della paura sulla popolazione frena i viaggi estivi, il commercio e le interazioni pubbliche.

Le recessioni non sono clementi con la domanda di benzina, e questa recessione si unirà all’attuale paralisi psicologica che ha spinto molti americani ad aver paura di uscire di casa persino per andare a fare la spesa.

Parte della domanda di benzina si riprenderà man mano che i contagi rallenteranno negli stati dove si registra un tasso di guida più alto ma, per allora, il colpo della recessione sarà avvertito pienamente. Gli osservatori dei mercati dovrebbero prendere in considerazione la possibilità che gli attuali livelli di consumo di benzina USA siano il meglio che si possa avere per il resto del 2020, e metterlo in conto alla luce del movimento del prezzo del greggio.

 

Ultimi commenti

Ottima analisi ma le previsioni non tengono conto di un vaccino che funziona per settembre ottobre che riporterebbe fiducia tra i guidatori consumatori.
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