Dopo le grandi banche e in attesa di sapere se le 7 di Wall Street sono ancora Magnifiche, la stagione degli utili entra nel vivo: il 21 gennaio, dopo la chiusura dei mercati, toccherà a Netflix (NASDAQ:NFLX) svelare i conti del 2024.
Nell’ultimo anno il colosso dello streaming è volato in Borsa (+77%), sostenuto dai dati sugli abbonati, giunti a oltre 280 milioni in tutto il mondo, e ricavi pubblicitari. Tuttavia, a partire da dicembre, dopo aver toccato il massimo storico di 941,75 dollari per azione, a un passo dalla cifra tonda di 1.000 dollari, la tendenza si è invertita e il titolo ha ceduto circa il 6% nell’ultimo mese.
Riuscirà Netflix a battere di nuovo le attese?
Superati i dubbi sulla stretta alla condivisione delle password e l’introduzione dell’abbonamento con la pubblicità, nelle ultime 3 trimestrali Netflix è sempre riuscita a battere il consenso.
Analisi previsioni vs utili effettivi di Netflix, fonte: InvestingPro
In questo caso, gli analisti si aspettano un eps di 4,21 dollari e ricavi per 10,108 miliardi, in crescita del 14,4% rispetto agli 8,833 miliardi di dollari di un anno prima. E il sentiment sul raggiungimento degli obiettivi sembra positivo.
Fonte: InvestingPro
Il grafico sopra, infatti, mostra come i broker abbiano aumentato le aspettative di questo trimestre sugli utili per azione del 32,1% nell’ultimo anno: passando dai $3,19 per azione attesi a gennaio 2024 ai $4,21 per azione attuali.
Il target price di Netflix
E anche per quanto riguarda il futuro dell’azienda sembra esserci ottimismo, con alcuni analisti che recentemente hanno alzato il target price, tra cui Pivotal Research (1.100 dollari) e BofA (1.000 dollari).
Allargando l’analisi, su 46 broker che coprono il titolo, fioccano i buy doppiano gli hold: 28 a 14; mentre i sell sono solo 4.
Fonte: Investing.com
In media, il target price degli analisti è fissato a 873,81 dollari per azione, l’1,83% in più degli 858,10 dollari registrati in chiusura il 20 gennaio.
Insomma, solo nel bullish case Netflix potrebbe raggiungere l’ambizioso traguardo di 1.000 dollari per azione nei prossimi 12 mesi, il che corrisponderebbe a un +16,5% rispetto ai valore attuali.
Netflix punta su sport e serie di successo
Ma il management non demorde e punta a un fatturato di 43-44 miliardi di dollari entro il 2025, ovvero +11/13% rispetto ai ricavi attesi nel 2024, con un free cash flow che dovrebbe raggiungere i 9,3 miliardi di dollari.
Per far sì che ciò avvenga Netflix sta puntando sullo sport che garantisce entrate pubblicitarie più stabili e maggior coinvolgimento degli utenti. Nell’ultimo trimestre, ad esempio, la piattaforma ha trasmesso in diretta l’incontro di boxe tra Mike Tyson e Jake Paul e le partite della Nfl durante il giorno di Natale. Inoltre, nel terzo trimestre i ricavi di Netflix dovrebbero giovare della seconda stagione della serie sudcoreana Squid Game, che solo nella prima settimana ha registrato 68 milioni di visualizzazioni. E per il futuro cresce l’attesa per la stagione finale di Stranger Things e il secondo appuntamento con Wednesday.
Concorrenza agguerrita e un mercato saturo tra i rischi principali
Ma lungo la strada verso i 1.000 dollari per azione le sfide non mancano. Dall’agguerrita concorrenza di Disney+, Amazon (NASDAQ:AMZN) Prime Video e HBO Max all'aumento dei costi di produzione dei contenuti. L'azienda, inoltre, sta affrontando ostacoli normativi, tra cui un'indagine per frode fiscale in Francia. Infine, la saturazione del mercato nelle regioni mature e l'esposizione alle fluttuazioni dei cambi presentano ulteriori rischi.
Insomma, una serie di ostacoli impegnativi certo, ma non impossibili da superare. Soprattutto per un colosso come Netflix che per l’anno passato, tra contenuti di successo e capacità di interpretare le esigenze degli utenti, è già stata premiata come vincitrice della guerra dello streaming. E allora chissà che i conti del 2024 non ci riservino un finale a sorpresa, magari proprio con un balzo verso quota 1.000.
Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di asset, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore
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