Ricevi uno sconto del 40%
💎 WSM è in rialzo del +52,1% da quando la nostra AI l'ha scelta a dicembre! Scopri la nostra selezione di titoli premiumSblocca adesso

I cripto-derivati potrebbero essere una svolta per gli investitori…ma non ancora

Pubblicato 13.07.2018, 12:31
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

I dirigenti di CBOE Global Markets, che a dicembre hanno lanciato il trading dei contratti di future Bitcoin, non stanno certo con le mani in mano. Secondo una pubblicazione della SEC datata fine giugno, il gruppo avrebbe fatto domanda per l’introduzione di un ETF Bitcoin.

Il Chicago Board Options Exchange chiaramente vede del potenziale nei derivati delle criptovalute. I dirigenti hanno discusso anche di dare il via ai contratti di future Ether, il cripto-token della rete Ethereum. Tuttavia, non è ancora stato pensato un prodotto specifico o un calendario di lancio per gli Stati Uniti, sebbene il trading regolato dei future di Ethereum sia già disponibile nel Regno Unito tramite Crypto Facilities.

Ma il CBOE non è la sola organizzazione finanziaria alla ricerca di modi per massimizzare il cammino del trading delle criptovalute. Alla fine di giugno, David Solomon, direttore operativo di Goldman Sachs ha confermato che la banca di investimenti statunitense sta già lavorando con i clienti interessati al trading di future BTC e sta prendendo in considerazione altre attività legate alla classe di asset, anche se “lo sta facendo con estrema cautela”, ha puntualizzato. Goldman Sachs dovrà “evolvere la sua attività ed adattarsi al nuovo ambiente”, aggiunge Solomon.

CBOE BTC Futures Weekly

Sebbene i mercati dei future Bitcoin abbiano ovviamente seguito al ribasso il prezzo del token, da quanto sono stati resi disponibili i contratti di future Bitcoin sia del CBOE che del CME, molti pensano che questi derivati abbiano fatto la loro parte nell’incrementare l’adozione degli asset digitali. Secondo loro, il trading dei future Bitcoin ha fornito una importante legittimazione alla classe di asset.

Mati Greenspan, analista senior di eToro ritiene che si tratti di un eccitante sviluppo per i trader di Wall Street dal momento che i cripto-asset hanno una correlazione relativamente bassa con il resto dei mercati finanziari. In quanto tali, potrebbero rappresentare un’eccellente difesa dal rischio sistemico. Tuttavia, sebbene i contratti dei future Bitcoin siano un eccellente inizio, per assistere ad un’altra impennata come quella del quarto trimestre 2017 dovrebbe esserci una gamma maggiore di prodotti derivati di criptovalute.

Omri Ross, Amministratore Delegato di Firmo, considera i derivati una pietra angolare dell’economia finanziaria tradizionale. Il naturale passo successivo sarebbe l’inclusione di ulteriori derivati standardizzati, come future, opzioni e vari swap che siano in parte o del tutto decentralizzati e tokenizzati, spiega.

“Questi strumenti hanno il potenziale di apportare maggiore liquidità alla cripto-economia, aprendo il mercato a nuove classi di asset e portando maggiore stabilità ai volatili cripto-mercati…”

I future Bitcoin sono scambiati ad uno straordinario volume ipotetico pari a 10 volte il PIL globale, aggiunge. Considerato questo aspetto, questi strumenti esercitano un impatto significativo sull’economia globale. “Al momento, stiamo assistendo ad una spinta generale verso ETF legati a cripto asset e future centralizzati”, sottolinea Ross. “Abbiamo già visto future sul CME, CBOE e sul NYSE Bitcoin Index, e prevediamo che avvenga lo stesso con Ethereum e potenzialmente con altri cripto-asset”.

Ancora rischiosi; i derivati sono troppo volatili?

Mentre gli Stati Uniti vanno oltre il lancio dei future Bitcoin, la European Securities and Markets Authority (ESMA) e l’ente di controllo finanziario britannico, la Financial Conduct Authority (FCA (MI:FCHA)), hanno espresso apprensione circa la classe di asset, assumendo una posizione dura sui contratti dei derivati di criptovalute.

Tuttavia, spiega Rohit Kulkarni, direttore di gestione per la ricerca di investimenti privati di SharesPost, il tanto necessario controllo sull’ecosistema delle cripto sta lentamente prendendo forma, in particolare nelle giurisdizioni al di fuori degli USA.

“Un approccio costruttivo da parte dei regolatori, insieme ad una migliore comprensione delle criptovalute e della tecnologia blockchain, aiuterà a sbloccare l’appetito istituzionale sia da parte dei compratori che dei venditori. Anche se gli speculatori potrebbero attribuire l’attuale cripto-mercato ribassista al lancio del trading dei derivati a dicembre dello scorso anno, per noi la decisione del CBOE rappresenta un passo in avanti”.

I derivati staranno nella periferia della cripto-sfera per un po’, afferma Bill Barden, direttore operativo di Enosi. Questo perché “sia la volatilità che la dimensione totale dei movimenti renderà la volatilità di vendita troppo rischiosa e quella di acquisto troppo costosa. Gli unici che ne potrebbero trarre beneficio sono i possessori a lungo termine che possono vendere covered call, ma non sono sicuro che qualcuno le comprerebbe a meno che non [siano] vendute ad un prezzo basso”.

Nick Cowan, Amministratore Delegato di Gibraltar Blockchain Exchange aggiunge che i cripto-derivati costituiscono un altro passo in avanti nell’istituzionalizzazione di questo settore. Secondo lui, rappresentano un necessario sviluppo per contribuire alla trasparenza di prezzo ed alla liquidità, aggiungendo al contempo funzioni necessarie come hedging ed arbitraggio, entrambe fondamentali se gli operatori finanziari tradizionali dovessero entrare nel cripto-mondo.

Forse l’aspetto più significativo sia per gli investitori retail che per quelli tradizionali è che i cripto-derivati sono severamente regolamentati. Gianluca Giancola, co-fondatore e capo dell’esperienza d’uso e del design dell’ecosistema di programmi fedeltà basato su blockchain qiibee, sottolinea che i derivati sono molto più regolamentati rispetto alle criptovalute stesse. Ciò dovrebbe contribuire a far diminuire la volatilità man mano che il mercato matura, incoraggiando gli investimenti sulle valute digitali.

E man mano che la cripto-economia matura, afferma Dor Eligula, fondatore di Carats.io:, arriveranno le masse.

“Ritengo che, via via che saranno creati sempre più strumenti all’interno del cripto-mercato, aumenterà sempre di più l’interesse e l’adozione. E quando la massa avrà sempre più strumenti ragionevoli, e quindi sarà [tutto] più familiare, sarà più probabile che entri nel mondo delle cripto”.

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.