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I produttori di petrolio da scisto USA e l’OPEC sono vicini ad un accordo?

Pubblicato 07.03.2018, 11:23
Aggiornato 09.07.2023, 12:31

La versione originale di questo articolo, in inglese, è stata pubblicata il 07.03.2018

I principali protagonisti del settore energetico si stanno radunando a Houston, in Texas, questa settimana per l’annuale conferenza energetica CERAWeek, organizzata da IHS Markit e iniziata lunedì.

Un evento che ha catturato molta attenzione è stata la cena di lunedì a cui hanno preso parte alcuni membri dell’OPEC e gli Amministratori Delegati di alcune importanti compagnie di petrolio da scisto americane.

La prima cena di questo tipo era avvenuta lo scorso anno in occasione della stessa conferenza e l’OPEC ha continuato a restare in contatto con quelli che considera operatori chiave, compresi leader del settore dello scisto ed investitori.

Sebbene questi incontri ricevano moltissima attenzione da parte della stampa, gli osservatori dei mercati dovrebbero comprendere che in nessuna circostanza una compagnia petrolifera americana stringerebbe un accordo di qualsiasi tipo con l’OPEC.

Persino l’idea di tenere delle discussioni per una qualsiasi attività congiunta attirerebbe l’attenzione della U.S. Federal Trade Commission e del Dipartimento per la Giustizia in quanto potenziale violazione delle leggi antitrust.

Anche se l’OPEC sta collaborando con produttori petroliferi al di fuori dell’Organizzazione come Russia e Kazakistan, le compagnie statunitensi non vi prenderanno parte.

Ci sono state alcune occasioni in passato in cui alle compagnie petrolifere americane è stata concessa una speciale immunità dalle leggi antitrust per collaborare con altre compagnie del settore, ma solo per questioni vitali per la sicurezza nazionale statunitense.

E in questo caso non c’è alcun interesse di sicurezza nazionale per gli Stati Uniti.

Se non discutono di una collaborazione, di cosa parlano allora l’OPEC e le compagnie petrolifere statunitensi?

L’ex Amministratore Delegato di EOG Resources (NYSE:EOG), Mark Papa, ha riferito al Wall Street Journal che intendeva dire a Mohammed Barkindo, Segretario Generale dell’OPEC, che la posizione delle compagnie di scisto non è tanto buona come si pensa.

Avrebbe avuto intenzione di dichiarare che, nonostante l’opinione comune sul mercato, le compagnie di scisto non sono molto in grado di aumentare la produzione e di sostenere livelli di produzione alti.

Al termine della cena, secondo Bloomberg, ha però preferito non commentare su quanto avrebbe detto.

La finalità dell’incontro non è che l’OPEC e il settore dello scisto raggiungano una conclusione unificata sul mercato o che i produttori di scisto “informino” l’OPEC in merito alle loro attività. (I sofisticati leader dell’OPEC sono già abbastanza ben informati sullo scisto).

Il fine è semplicemente mostrare al mercato che si stanno incontrando, alimentare le speculazioni e racimolare furtivamente un paio di informazioni sulle strategie imprenditoriali degli altri operatori.

Ricordate: gli Amministratori Delegati di Chesapeake (NYSE:CHK), Hess (NYSE:HES), Pioneer Resources (NYSE:PXD), Occidental (NYSE:OXY), Centennial (NASDAQ:CDEV) e tutti gli altri saranno altrettanto interessati a quello che hanno da dire i loro colleghi del settore dello scisto che alle dichiarazioni dell’OPEC. “Gli amici tieniteli stretti ma i [rivali] ancora di più”.

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