Ecco i titoli bancari di Piazza Affari che si avvicinano ancora una volta ai minimi storici:
Banca Piccolo Credito Valtellinese SpA (MI:PCVI):
la struttura tecnica è ben definita e per uscire da questa fase ci vorrà probabilmente del tempo. In primis deve essere riconquistato il primo livello di 3.50 euro ma solo sviluppi oltre 4.0 euro consentirebbero al titolo di invertire la tendenza. Verso il basso l’abbandono di quota 3.05 (in chiusura) ha accelerato le vendite fino in area 3 euro e successivamente con quest’ultima violazione probabili nuovi approfondimenti anche fino a 2.85 euro (prezzo min. storico).
Le prospettive per l’esercizio in corso
L’economia globale migliora, ma le prospettive restano incerte. In Europa la crescita è accelerata nell’ultima parte dell’anno, con indicazioni confortanti sulle prospettive di ulteriore consolidamento, tuttavia i rischi sull’outlook sono orientati al ribasso, principalmente per via di numerose incertezze di carattere politico. Il 2017 è infatti denso di appuntamenti elettorali in Europa, compresa l’Italia, nel caso di elezioni anticipate.
L’economia italiana continua a crescere moderatamente. Le previsioni indicano la prosecuzione della crescita nel prossimo triennio, sospinta dalla domanda nazionale e, già dal 2017, dal graduale rafforzamento di quella estera.
La politica monetaria continua a fornire un supporto importante al sistema bancario italiano, le cui valutazioni di mercato scontano l’elevato livello di crediti deteriorati nei bilanci e i correlati effetti sulle prospettive di redditività attesa.
La questione dei crediti deteriorati è centrale per la maggior parte delle banche, anche in considerazione delle pressanti richieste dei regolatori di definire specifici piani di gestione degli NPLs da attuare in un orizzonte temporale molto breve. Nel 2017 i crediti dovrebbero crescere lievemente, sostenuti dal tasso di crescita attesa del PIL nominale.
Le condizioni di offerta dovrebbero diventare più distese, con condizioni di funding favorevoli. I tassi resteranno tuttavia bassi per un periodo ancora prolungato, con conseguenti pressioni sui margini. Nello scenario delineato, la redditività delle banche italiane resterà modesta e conferma due macro aree di intervento: in primo luogo la gestione dei crediti deteriorati e la riduzione del costo del rischio di credito, in secondo luogo il miglioramento dell’efficienza operativa, in un contesto caratterizzato da una sempre più rapida evoluzione della tecnologia e dai necessari conseguenti interventi di ottimizzazione delle strutture fisiche e di evoluzione dei modelli di servizio.
La gestione della banca nell’esercizio sarà concentrata sul conseguimento degli obiettivi delineati nell’Action plan 2017-2018, coerenti con le direttrici sopra indicate, con l’obiettivo del conseguimento di una redditività sostenibile nel medio periodo.
Banca Carige SpA (MI:CRGI):
se il nuovo ribasso dovesse protrarsi fino al di sotto di 0.2100 euro (in chiusura), si creerebbero le basi per una nuova ondata di vendite con un primo target in area 0.1995 euro non lontano dal minimo storico a quota 0.1720 euro. Segnali di ripresa credibili giungeranno invece solo a seguito di rialzi oltre 0.4000 euro (con tenuta settimanale).
PIANO INDUSTRIALE 2017-2020:
• CONFERMATO IL RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE ENTRO IL 2017 ATTRAVERSO AUMENTO DI CAPITALE, OTTIMIZZAZIONE DEL PASSIVO E CESSIONI DI ASSET
• GESTIONE ATTIVA DEI CREDITI DETERIORATI, CON ABBATTIMENTO DEI VOLUMI E INNALZAMENTO DEI COVERAGE IN LINEA CON LE BEST RACTICE
• LIVELLI TARGET BCE INTEGRALMENTE SODDISFATTI GIÀ A FINE 2017
• RIVISITAZIONE DEL MODELLO DI BUSINESS, CHE PUNTA A FARE DI CARIGE LA BANCA DI RIFERIMENTO PER FAMIGLIE, SMALL BUSINESS E PMI NEI TERRITORI DI RIFERIMENTO, CON AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA DI PRODOTTI SECONDO UNA LOGICA DI ARCHITETTURA APERTA
• RAZIONALIZZAZIONE DELLA BASE COSTI
• IMPORTANTI INVESTIMENTI STRATEGICI A SUPPORTO DELLA TRASFORMAZIONE ED EVOLUZIONE INDUSTRIALE DEL GRUPPO
• RITORNO AD UN RISULTATO ECONOMICO POSITIVO NEL 2018
• GIACOMO FENOGLIO COOPTATO CONSIGLIERE DI AMMINISTRAZIONE.
Ci sono altri due titoli bancari appartenenti a questa amara lista:
Mps (MI:BMPS): Il rosso è di modo in casa Mps che si porta al di sotto di quota 4.60 euro (4.064 euro pezzo min. storico). Ieri Credit Suisse ha riavviato copertura con Underperform.
Banca Intermobiliare (MI:BIM): Profondo rosso anche per Bim (attualmente a quota 0.6300 euro) che si avvicina la minimo storico di 0.6100 euro.
Con riferimento alla procedura per la cessione della partecipazione di controllo detenuta da Veneto Banca S.p.A. in l.c.a. (la “LCA”) in Banca Intermobiliare di Investimenti e Gestioni S.p.A. (“BIM”), la LCA e Trinity Investments Designated Activity Company (“Trinity” o l’“Acquirente”), una società di investimento soggetta al diritto irlandese e gestita da Attestor Capital LLP (“Attestor”), rendono noto che le parti hanno sottoscritto in data odierna un contratto di cessione (il “Contratto”), ai sensi del quale, subordinatamente al verificarsi delle applicabili autorizzazioni regolamentari, Trinity si impegna ad acquistare dalla LCA n. 107.483.080 azioni ordinarie BIM pari complessivamente al 68,807% del capitale sociale (la “Partecipazione di Controllo”), oltre alla rimanente partecipazione pari a circa il 2,606% del capitale sociale di BIM che sarà ceduta agli stessi termini e condizioni in via successiva al verificarsi di determinati eventi previsti dal Contratto entro 2 anni.