Altra giornata di passione a Piazza Affari, protagonisti, come sempre in negativo, i titoli del comparto bancario che non accennano ad arrestare la loro lunga corsa verso il basso.
A guidare i ribassi Banco Popolare (MI:BAPO) (-6.60%) che mette a segno un nuovo minimo storico a 2,45 euro.
Martoriate dalle vendite anche Banca Popolare di Milano Scarl (MI:PMII) (-5.20%), Intesa Sanpaolo (MI:ISP)(-3.50%) che scende fino a quota 1,90 euro, riferimento importante a livello grafico poichè è l’ultimo sostegno che potrebbe fermare forti ribassi e che porterebbero i corsi fino a 1,83, 1,81 euro.
Unicredit (MI:CRDI) limita le perdite cedendo l’1.90%, probabilmente intravedere i minimi storici hanno rallentato le vendite; i corsi hanno archiviato la seduta al di sotto di 2,225 euro, ciò ha generato un nuovo segnale di allarme e che potrebbe rispedire i prezzi fino a 2,005 euro.
Ubi Banca (MI:UBI) cede il 2.1% (2.61 euro) archiviando la seduta sui minimi di seduta; il titolo inizia ad intravedere il livello critico posizionato a 2,515 euro, al di sotto di tale livello forti ribassi che potrebbero spingere i corsi anche fino a 2,15 euro.
Forte ribasso per Banca Generali (MI:GASI) (-6.30%) che al momento è riuscito ad assestarsi oltre il supporto di 20 euro.
Limita le perdite Banca IFIS SpA (MI:IF) (-1.20%; miglior titolo bancario dell’ultimo decennio) che potrebbe sfruttare il forte supporto in area 20 euro per risalire la china.
Fanno registrare nuovi minimi storici Banca Popolare di Sondrio (MI:BPSI), Banca Profilo (MI:PRO), Banca Piccolo Credito Valtellinese (MI:PCVI) e Banca Carige SpA (MI:CRGI).