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I titoli di Piazza Affari in situazioni imbarazzanti

Pubblicato 15.11.2018, 16:11
Aggiornato 09.07.2023, 12:32


Ecco la lista di ALCUNI titoli di Piazza Affari in grosse difficoltà.

MONDO TV
Precipita nel vuoto il titolo Mondo TV (MI:MTV) che dopo la debacle di ieri continua a perdere terreno con ribassi a doppia cifra che hanno spinto i corsi a 2.05 euro. Nell’immediato è fondamentale che il titolo si riporti oltre 2.12 euro per poi accumulare forza e superare il primo ostacolo a quota 2.27 euro. Se il ribasso dovesse proseguire è consigliabile monitorare il supporto a 1.93 euro poichè la sua violazione (in particolar modo in chiusura) potrebbe spingere le quotazioni fino al primo target a 1.89 e successivamente in area 1.77 euro. Sul fronte opposto invece, i primi segnali di ripresa giungeranno oltre 2.67 euro per il test in area 3.0 euro in prima battuta.

PANARIAGROUP
Un macigno che precipita dalla scarpata, questo sembra essere il titolo Panariagroup (MI:PAGR) che non riesce ad arrestare la sua discesa (-75% in soli 11 mesi, una vera e propria debacle). I corsi si sono spinti al di sotto di quota 2.0 euro (1.96 euro) nei pressi del successivo sostegno grafico in area 1.95 euro. Se le quotazioni dovessero stazionare al di sotto di tale livello, sarà difficile evitare nuovi affondi che potrebbero condurre i corsi fino a 1.90 e 1.83 euro in prima battuta.
Primi e timidi segnali di ripresa oltre quota 2.36 euro in chiusura di seduta ma stiamo ancora molto lontani da significati resistenze (la prima è situata a quota 3.14 euro).

MEDIASET (MI:MS)
Le quotazioni potrebbero proseguire la discesa fino in area 2.41 euro. Il ribasso potrebbe essere frenato dal supporto strategico posizionato a quota 2.39 euro ma se ciò non dovesse bastare i corsi saranno destinati a raggiungere i successivi obiettivi a 2.32 e, con quest’ultima violazione, a 2.23 euro. Segnali di ripresa (nel breve) verranno invece generati oltre quota 2.65 euro in chiusura; mentre per il lungo periodo i primi e reali segnali di risveglio giungeranno solo oltre quota quota 3.0 euro con tenuta settimanale. Il titolo dal febbraio del 2000 ad oggi ha ceduto oltre il 90% sul listino di Piazza Affari.

GEFRAN
Ancora vendite sul titolo Gefran (MI:GFRN) che dall’inizio dell’anno ha ceduto oltre il 40%. I corsi sembrano voler continuare a scontare la spropositata salita del 2017 quando il titolo arrivò a toccare quota 15.090 euro (attualmente Gefran è a quota 5.76 euro). La rottura del sostegno fondamentale a quota 6.0 euro ha spianato la strada a nuovi affondi che potrebbero proiettare i corsi fino a 5.65 euro in prima battuta e successivamente, con quest’ultima violazione, fino in area 5.31 euro. Segnali di ripresa convincenti in ottica di breve/medio periodo verrebbero invece generati solo con il superamento di 8.0 euro (con tenuta settimanale); ciò potrebbe permettere al titolo di raggiungere il primo obiettivo in area 8.50 e 8.88 euro (2° target: 9.28 euro). Attenzione ai fuochi di paglia. Già in passato, nel 2011, il titolo Gefran aveva azzerato tutto il progresso accumulato nel 2010 ed inizio 2011 (da 2.05 a 5.38 euro).

IMMSI
Dopo aver azzerato il rialzo spropositato del 2017 il titolo Immsi (MI:IMSI) si candida a nuovi affondi. Non ci sono i presupposti per ipotizzare una inversione della solidissima tendenza ribassista e neanche per un rimbalzo tecnico. I corsi si sono avvicinati pericolosamente a quota 0.4100 euro e la sua rottura spianerà la strada a nuovi affondi che se confermati al di soto di 0.400 euro andrà ad aggravare ulteriormente il quadro grafico di lungo termine facendo così scattare forti ribassi anche a doppia cifra, primo target in area 0.3845 prima e successivamente a 0.3800 euro, supporto fondamentale di lungo termine che dovrà impedire ai corsi nuovi affondi anche fino in area 0.3600 e 0.3300 euro. Primi e timidi segnali di risveglio oltre 0.4800 euro ma siamo ancora lontani dalla prima resistenza strategica a 0.5750 euro. Dal 2000 ad oggi il titolo ha ceduto circa l’80%.

BIESSE (MI:BSS)
I corsi proseguono lungo la via degli acquisti e potrebbero annientare il supporto a 18.70 euro, livello fondamentale di lungo termine la cui violazione (in chiusura) potrebbe far scattare ulteriori ribassi tali da spingere le quotazioni anche fino in area 17.79 euro in prima battuta. Primi e timidi segnali credibili di risveglio oltre i 25.0 euro in chiusura ma siamo ancora lontani dalla resistenza strategica (medio/lungo termine) a quota 34 euro.

AZIMUT HOLDING (MI:AZMT)

Il sostegno strategico è posizionato a quota 10.25 euro la cui rottura (in chiusura) aprirà un vuoto e a quel punto sarà difficile evitare un ritorno delle quotazioni a 9.80 e successivamente in area 9.34 euro. Un recupero al di sopra di 12.90 euro (in chiusura) potrebbe allentare momentaneamente le tensioni e favorire una estensione sui 13.80 euro in prima battuta. Per il medio/lungo termine il superamento di 14.80 euro (in chiusura) rappresenterebbe un primo passo avanti per un reale miglioramento grafico, preludio al ritorno dei corsi in area 15.41 euro (1° target).

LEONARDO (MI:LDOF)
Il supporto di lungo termine è posizionato a 8.31 euro, riferimento alla cui violazione seguirebbe un’accelerazione ribassista fino a 8.22 euro, ultimo sostegno potenzialmente in grado di evitare un ritorno dei prezzi in area 7.71 euro in prima battuta. Lo scenario grafico di medio/lungo termine migliorerà solo con il superamento di 10.96 (in chiusura) ed a quel punto ci sono buone possibilità che il titolo possa raggiungere i primi target a 11.50 e 11.75 euro.

STM (MI:STM)
Monitorare il sostegno a 11.56 euro la cui violazione creerebbe i presupposti per un ulteriore affondo con obiettivo minimo nei dintorni di 10.81 euro. IL supporto di lungo periodo è posizionato in area 10.06 euro. Recuperi fino a 16.68 euro manterranno inalterate le prospettive negative, solo oltre tale livello verranno generati i primi e timidi segnali di risveglio ma siamo ancora lontani dalla significativa resistenza (medio termine) a 19.32 euro la cui rottura in chiusura permetterà al titolo di raggiungere area 20.05 euro in prima battuta (2° target 21.50 euro).

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