Telecom Italia (MI:TLIT): situazione di grande precarietà per il titolo le cui prospettive tornano ad essere incerte e in caso di discese (in chiusura) al di sotto di 0.3700 euro si profilerebbe all'orizzonte l'ipotesi di un affondo in direzione di area 0.3450 euro in prima battuta. Come già segnalato più volte, le quotazioni dovranno portarsi al di sopra di 0.3880 euro (in chiusura e con tenuta di 2 settimane) almeno per dare qualche piccola speranza di vitalità anche se ciò non cambierà lo scenario grafico negativo di medio termine. Le prime resistenze strategiche sono ancora abbastanza lontane di cui la prima è posizionata a 0.4400 euro, obiettivo che almeno per il momento sarà difficile da raggiungere.
Autogrill (MI:AGL) continua a mostarre tutte le sue difficoltà nel mettere in piedi un convincente rialzo. Le ripetute false partenze non porteranno da nessuna parte fino a quando i corsi non si stabilizzeranno al di sopra di 5.42 euro per dare qualche piccola speranza di ripresa.
In caso di discese (in chiusura) al di sotto di 4.50 euro si profilerebbe all'orizzonte l'ipotesi di un affondo in direzione di area 4.24 euro in prima battuta (3.88 secondo target).
Non è da meno il titolo Saipem (MI:SPMI) che rischia di andare nuovamente a testare il supporto posizionato a quota 2.18 euro la cui violazione (in chiusura) potrebbe proiettare i corsi fino a 2.12 euro in prima battuta.
Le prospettive di breve/medio periodo tornerebbero interessanti solo a seguito del superamento di quota 2.35 euro (in chiusura di seduta) prologo ad un attacco alla resistenza di 2.44 euro ed al successivo allungo in area 2.58 euro in prima battuta.
Tenaris (MI:TENR) (MI:TENR): il titolo resta sotto pressione spingendosi al momento in area 5.63 euro. I corsi potrebbero riprendere un ulteriore cammino verso il basso in caso di violazione del supporto a 5.33 euro in chiusura di seduta.
Se ciò dovesse accadere spazio a nuovi affondi con primo target in area 4.89 euro.
Primi segnali positivi solo con il superamento di quota 6.80 euro in chiusura e con tenuta settimanale.
Mediaset (MI:MS) (MI:MS): il titolo presenta una solida tendenza ribassista nel lungo periodo. La strada da percorrere per poter incidere sulla citata struttura ribassista appare tuttavia lunga. Il superamento di quota 2.09 euro (in chiusura e con tenuta settimanale) rappresenterebbe un reale segnale di forza da parte dei corsi che dovranno poi farsi trovare pronti per il confronto con le successive resistenze strategiche.
Sul fronte opposto invece il supporto in area 1.47 euro dovrà dare prova di grande solidità per scongiurare guai peggiori al titolo che in 20 anni ha ceduto oltre il 90%. Sotto tale livello (in chiusura) infatti probabile una accelerazione ribassista in direzione del primo obiettivo in area 1.25 euro. Occhio alle false partenze, al momento non ci sono elementi da far pensare ad un rialzo, a parte operazioni straordinarie.
Aeffe (MI:AEF): è assolutamente necessario che i corsi superino la resistenza a 1,14 euro (in chiusura e con tenuta settimanale) per far scattare qualche timido segnale di ripresa ma solo oltre 1.27 euro (in chiusura e con tenuta settimanale) si inizierà a vedere qualcosa di più concreto con possibili target in area 1.50 euro.
Come già descritto in precedenza, il cedimento di quota 0.9480 euro (in chiusura di seduta) avrebbe fatto scattare nuovi segnali di allarme con conseguente raggiungimento di area 0.9140 euro la cui violazione farà molto probabilmente scattare una nuova ondata di ribassi anche fino in area 0.8500 euro. Attenzione alle false partenze.
FNM (MI:FNMI): come già accennato in precedenza, la discesa al di sotto di 0.4300 euro (in chiusura) avrebbe compromesso il quadro grafico di breve/medio termine raggiungendo così in area 0.4050 euro in prima battuta. In questa fase di grossa incertezza è opportuno monitoare il supporto a 0.400 euro la cui violazione in chiusura potrebeb far scattare grossi ribassi anche fino in area 0.3780 euro in prima battuta.
Soltanto il superamento di 0.4550 euro (in chiusura e con tenuta settimanale) consentirà di dare un primo e timido segnale di risveglio per l'uscita dal trend ribassista. La prima e significativa resistenza è situata a quota 0.5000 euro.
Altro titolo in grosse difficoltà è Saras (MI:SRS) (MI:SRS) il cui scenario grafico è ancora molto incerto; le quotazioni dovranno portarsi al di sopra di 0.7500 euro almeno (in chiusura e con tenuta settimanale) per dare qualche piccola speranza di vitalità anche se ciò non cambierà lo scenario grafico negativo di medio termine. Le prime resistenze strategiche sono ancora abbastanza lontane.
Molto più probabile è un ulteriore affondo fino a 0.6000 euro. Monitora con attenzione questo supportola cui violazione in chiusura potrebbe far scattare forti ribassi.