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I titoli di Piazza Affari rimasti nelle retrovie

Pubblicato 03.07.2020, 10:06
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

I titoli di Piazza Affari rimasti nelle retrovie (esclusi titoli aim) e che hanno ceduto oltre il 45% nel 2020

In cima alla classifica troviamo il titolo OVS (MI:OVS) che ha ceduto nell'anno in corso il 52.5%. 

Situazione di grande precarietà per i corsi che non riescono a portarsi al di sopra della prima resistenza a 1.04 euro. Se il titolo non dovesse reagire nelle prossime sedute è probabile che verrà testato il sostegno in area 0.9200 euro la cui violazione in chiusura potrebbe proiettare i corsi fino in area 0.8870 euro in prima battuta. Solo il superamento di quota 1.22 euro con tenuta settimanale ed aumento dei volumi farà scattare un timido e primo segnale di risveglio.

In seconda posizione Mondadori (MI:MOED) che ha lasciato sul terreno di Piazza Affari il 52.3%. Il titolo editoriale nell'ultima sessione ha inviato qualche timido segnale di risveglio con il superamento di quota 1.0 euro anche se nel finale di seduta ha ripiegato ma il predominio ribassista potrà essere rotto solo con il superamento di 1.42 euro in chiusura di seduta per il target a 1.68 euro in prima battuta. 

Al momento è necessario che le quotazioni si riportino al di sopra di 1.0 euro per evitare un ritorno dei prezzi a quota 0.94 euro la cui violazione (in particolar modo in chiusura di seduta) rappresenterà un segnale di allarme per i corsi che rischierebbero di andare a rivedere quota 0.891 in prima battuta e successivamente in area 0.8300 euro.

Sul gradino più basso del podio troviamo il titolo del lusso Aeffe (MI:AEF) che ha ceduto il 51.8%. 

I corsi continuano a mostrare tutte le loro difficoltà nel mettere in piedi un convincente rialzo. Prestare la massima attenzione alle false partenze che potrebbero essere seguite da forti ribassi anche a doppia cifra. E' necessario che i corsi superino la resistenza a 1,14 euro (in chiusura e con tenuta settimanale) per far scattare qualche timido segnale di ripresa ma solo oltre 1.27 euro (in chiusura e con tenuta settimanale) si inizierà a vedere qualcosa di più concreto con possibili target in area 1.50 euro.

Sul fronte opposto invece il cedimento di quota 0.9480 euro (in particolar modo in chiusura di seduta) sarà preludio ad un affondo con un primo obiettivo a 0.9140 euro, supporto fondamentale di breve/medio periodo. Attenzione alle false partenze, rialzi vistosi potrebbero essere annullati anche nella stessa seduta.

Altro titolo in grosse difficoltà è Saras (MI:SRS) che ha ceduto il 51.7% e che a breve potrebbe ampliare fortemente i ribassi. 
Lo scenario grafico è ancora molto incerto; le quotazioni dovranno portarsi al di sopra di 0.7500 euro almeno (in chiusura e con tenuta settimanale) per dare qualche piccola speranza di vitalità anche se ciò non cambierà lo scenario grafico negativo di medio termine. Le prime resistenze strategiche sono ancora abbastanza lontane.
Molto più probabile è un ulteriore affondo fino a 0.6780 euro per poi andare a caccia di nuovi e ripetuti minimi.

Il titolo bancario Bper Banca (MI:EMII) ha ceduto il 51.2%. Dopo i primi segnali di risveglio della scorsa settimana i corsi hanno subito invertito la rotta ed ora dovranno testare il sostegno a quota 2.18 euro. Fintanto che questo livello supporterà i corsi si potrà ipotizzare una reazione con primo target in area 2.34 euro. 
Sotto i 2.18 euro (in chiusura) riprende la tendenza ribassista. Difficile evitare in quel caso ribassi fino in area 2.00 euro in prima battuta.

Altro titolo in difficoltà è Autogrill (MI:AGL) che ha ceduto il 49.8%. 
Situazione di grande precarietà per il titolo le cui prospettive risultano moto incerte e in caso di discese (in chiusura) al di sotto di 4.50 euro si profilerebbe all'orizzonte l'ipotesi di un affondo in direzione di area 4.24 euro in prima battuta (3.88 secondo target).
Primi segnali di ripresa oltre 5,05 euro in chiusura ma un concreto miglioramento dello scenario grafico arriverebbe solo a seguito del superamento di 5.68 euro in chiusura e con tenuta settimanale.

Non è da meno il titolo Saipem (MI:SPMI) che ha ceduto il 48.5% nel 2020. Il mese scorso Saipem ha subito un brusco scivolone ed ora i corsi dovranno trovare la forza per allontanarsi dal supporto posizionato a quota 2.18 euro la cui violazione (in chiusura) potrebbe proiettare i corsi fino a 2.12 euro in prima battuta. 
Le prospettive di breve/medio periodo tornerebbero interessanti solo a seguito del superamento di quota 2.35 euro (in chiusura di seduta) prologo ad un attacco alla resistenza di 2.44 euro ed al successivo allungo in area 2.58 euro in prima battuta.

Ultimi commenti

Io le ho tutte... ad aprile ho fatto l’azzardo di puntare su chi ha perso di piu. I bancari (italiani e francesi) sono risaliti tutti ... ora vediamo questa pattuglia di titoli
l?j D?? off metaj?AT? ??? on . va
?jv#iShz889 tazza di
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