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I titoli meno conosciuti.

Pubblicato 27.01.2017, 08:58
Aggiornato 09.07.2023, 12:32


Oggi nella rubrica settimanale “I titoli meno conosciuti di Piazza Affari” :

Cofide SpA (MI:COFI)E – Gruppo De Benedetti S.p.A. è una holding italiana fondata da Carlo De Benedetti, oggi presidente onorario, ed è controllata dalla Fratelli De Benedetti S.p.A. che fa capo a Rodolfo, Marco ed Edoardo De Benedetti.

Fondata nel 1976 e quotata alla Borsa di Milano nel 1985, COFIDE è l’azionista di controllo di CIR – Compagnie Industriali Riunite SpA, società a capo di uno dei principali gruppi industriali italiani attivo nei settori media (ESPRESSO), componenti auto (SOGEFI) e sanità (KOS).

COFIDE negli ultimi sei mesi ha guadagnato 7 punti percentuali, il 14% in 1 anno; -11% in 2 anni, -27% in 5 e dal 2000 ad oggi -64%. Il prezzo max degli ultimi due anni 0.537 euro, quello minimo 0.310 euro. Al momento il titolo è a quota 0.4105 euro.

Sintesi dei principali risultati:
Il gruppo Cofide nei primi nove mesi del 2016 ha conseguito un utile netto consolidato di € 24,2 milioni rispetto a € 19,2 milioni del corrispondente periodo dello scorso esercizio. Il risultato è stato determinato dalla contribuzione della controllata CIR per € 20,4 milioni (sostanzialmente in linea rispetto a € 20,6 milioni nei primi nove mesi del 2015) e dal risultato della Capogruppo COFIDE che ha riportato una utile di € 3,8 milioni (perdita di € 1,4 milioni nei primi nove mesi del 2015) grazie ai proventi della gestione finanziaria.

Nei primi nove mesi del 2016 l’utile netto consolidato di CIR è ammontato a € 37,4 milioni rispetto a € 39,6 milioni nel corrispondente periodo dello scorso esercizio. Il contributo delle controllate industriali al risultato netto consolidato CIR è ammontato a € 27,2 milioni, in aumento rispetto a € 25,0 milioni nei primi nove mesi dello scorso esercizio.

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Escludendo la plusvalenza realizzata da Espresso per la cessione di All Music a Discovery perfezionata nel 2015, il contributo è passato da € 19,7 milioni nei primi nove mesi 2015 a € 26,6 milioni.

Espresso, pur in presenza di una flessione dei ricavi del 3,5% in una situazione ancora difficile per il settore editoriale, ha registrato un risultato netto positivo (€ 14,0 milioni) e un significativo avanzo finanziario (€ 47,9 milioni) che ha determinato una posizione finanziaria netta al 30 settembre 2016 positiva per € 37,2 milioni.

Nei primi nove mesi del 2015 il risultato netto era ammontato a € 24,6 milioni, di cui € 9,4 milioni di plusvalenza per la vendita di All Music; senza considerare tale componente, il risultato netto registrato nel 2016 è sostanzialmente in linea con quello dell’esercizio precedente.

Sogefi ha conseguito un aumento del fatturato del 4,9%, grazie allo sviluppo in Nord America e in Asia e nonostante la crisi del mercato sudamericano (il fatturato, escludendo il Mercosur, è cresciuto del 7,7%).

Il margine operativo lordo è aumentato del 25%, passando da € 91,3 milioni nei primi nove mesi del 2015 a € 114,5 milioni nel 2016; l’utile netto ha registrato un consistente incremento, passando da € 7,4 milioni nei primi nove mesi del 2015 a € 15,8 milioni nel 2016.

Il cash flow è risultato positivo per € 12,3 milioni nei primi nove mesi del 2016 rispetto a ‐€ 44,3 milioni del corrispondente periodo del 2015 (l’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2016 ammontava a € 314,1 milioni in riduzione rispetto a € 322,3 milioni del 31 dicembre 2015).

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Infine KOS ha registrato un incremento dei ricavi del 4,4%, grazie in particolare allo sviluppo delle residenze sanitarie assistenziali derivante dalle acquisizioni effettuate nel 2015; il risultato netto è stato pari a € 17,4 milioni, rispetto a € 13,3 milioni nei primi nove mesi 2015. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2016 ammontava a € 230,4 milioni, rispetto a € 210,0 milioni al 31 dicembre 2015, dopo la distribuzione di dividendi per € 29,9 milioni.

Il contributo della capogruppo CIR S.p.A. (incluse le sue controllate non industriali) è stato positivo per € 10,2 milioni rispetto a € 14,6 milioni nei primi nove mesi del 2015; la riduzione è dovuta principalmente ai minori proventi da smobilizzo di hedge funds.

L’indebitamento finanziario netto della Capogruppo COFIDE è passato da € 37,7 milioni al 31 dicembre 2015 a € 26,2 milioni al 30 settembre 2016, in riduzione per i parziali realizzi dal fondo Jargonnant e per l’incasso di dividendi, al netto di quelli pagati, per € 5,9 milioni.

Il patrimonio netto consolidato al 30 settembre 2016 era pari a € 558,5 milioni rispetto a € 567,8 milioni al 31 dicembre 2015. La diminuzione, nonostante il positivo risultato netto del periodo, è dovuta alla distribuzione di dividendi per € 10,1 milioni e alla contabilizzazione dell’acquisto, da parte di CIR, dell’ulteriore partecipazione in KOS rilevata in applicazione dell’ IFRS 3.

Eventi di rilievo successivi al 30 settembre 2016 e prevedibile evoluzione della gestione

L’andamento del gruppo COFIDE nell’ultimo trimestre dell’anno sarà influenzato dall’evoluzione del quadro economico italiano, il cui impatto è significativo in particolare sul settore media, nonché dall’andamento dei principali mercati automobilistici mondiali per il settore della componentistica.

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