I MIGLIORI
Al primo posto troviamo Exprivia (MI:XPR) (+152%) seguito da Gefran SpA (MI:GFRN) (+131%), Juventus Footbal Club SpA (MI:JUVE) (+118%), Sogefi SpA (MI:SGFI)(+98%), Carraro SPA (MI:CARRA) (+96%), Bialetti Industrie SpA (MI:BIA) (+76%), Rcs (MI:RCSM) (+68%), Openjobmetis SpA Agenzia per il Lavoro (MI:OJM) (+68%), Stefanel SpA (MI:STEP)(+66%) e Biesse SpA (MI:BSS) (+58%).
Exprivia: Alla fine del primo trimestre 2017 i ricavi del Gruppo Exprivia sono pari a 36,8 milioni di Euro in incremento del 13% rispetto allo stesso trimestre del 2016, l’EBITDA a 3 milioni è in crescita del 75,8% rispetto a 1,7 (il trimestre beneficia dell’apporto della società ACS acquisita nel perimetro di gruppo a luglio 2016 per 2,3 milioni di ricavi e 0,3 di EBITDA).
Il trimestre è stato caratterizzato dall’entrata a regime delle commesse nel mercato dei servizi BPO e dalla performance positiva della capogruppo che ha visto ampliarsi le posizioni nei mercati Energy&Utilities e Public Sector.
Buona la performance della capogruppo anche in relazione alla marginalità.
Ancora In contrazione i mercati esteri dove, di contro, è in forte recupero la marginalità.
La posizione finanziaria netta risulta pari a -42 milioni, in incremento rispetto ai -35,8 del 31.12.2016 e ai -37 del 31.03.2016, in massima parte dovuto alle dinamiche di accesso al factoring pro-soluto e all’investimento nella società ACS.
I PEGGIORI
La maglia nera del peggior titolo degli ultimi 3 mesi è stata assegnata a DMail Group (MI:DMA) (-31%) che ha preceduto Sintesi SpA (MI:SII) (-31%), Trevi (-27%), Saipem (MI:SPMI) (-16%), Gequity SpA (MI:GEQ) (-15%), Esprinet SpA (MI:PRT) (-14%), Compagnia Immobiliare Azionaria (MI:CIAZ) (-11%) e EEMS Italia (MI:EEMS) (-7.5%).
Dmail Grp: Nel corso degli ultimi 10 anni il titolo, della società che opera nei settori del Media commerce e dei media locali, ha ceduto oltre il 99.3%, una performance da brividi. Ieri si è riunito il Consiglio di Amministrazione che ha approvato all’unanimità il cambio di denominazione sociale in Netweek S.p.A., adottando un nome e un logo già in uso nel Gruppo per meglio valorizzare le proprie attività nel settore dell’editoria locale.
L’opportunità di cambiare il nome nasce dalla necessità di una nuova identità aziendale, coerente con i tratti distintivi che oggi ne caratterizzano l’organizzazione, incentrata sull’editoria locale, e con l’articolato percorso di risanamento che ha accompagnato gli ultimi anni della società.
L’assemblea ordinaria degli azionisti ha inoltre stabilito che il Consiglio di Amministrazione resterà in carica per il triennio 2017-2019, fissando a sette i membri del CdA.
I componenti del consiglio, votati all’unanimità, sono Vittorio Farina, Alessio Laurenzano, Mario Volpi, Francesca Secco, Gianluca Farina, Annamaria Cardinale (candidata indipendente), Lucia Pierini (candidata indipendente).
Vittorio Farina è stato confermato presidente del CdA. Per quanto riguarda i compensi dei componenti del consiglio, è stata prevista la soglia di Euro 100mila per la componente fissa annuale, mentre la parte variabile è stata determinata in massimi Euro 500mila in funzione dei risultati che saranno raggiunti dalla Società nel triennio.
L’assemblea ha inoltre approvato all’unanimità la nomina dei membri del collegio sindacale per il triennio 2017-2019.
I candidati alla carica di sindaco effettivo sono Nicola Giovanni Iberati, Sergio Torretta e Nadia Pozzi, mentre i candidati alla carica di sindaco supplente sono Antonio Danese e Giuliana Cassioli.
Nicola Giovanni Iberati è stato nominato presidente del collegio sindacale.
Nella stessa sede sono stati determinati i compensi annui lordi del presidente del collegio sindacale e dei sindaci effettivi, in Euro 25mila e Euro 20mila, oltre al rimborso delle spese documentate per lo svolgimento della funzione.
L’assemblea straordinaria ha deliberato all’unanimità di allineare il capitale sociale al valore del patrimonio netto riducendolo da Euro 25.795.915,14 a Euro 7.365.062,73, previo azzeramento della riserva sovrapprezzo a copertura integrale delle residue perdite pregresse, fermo restando le 109.512.666 azioni esistenti e la conseguente riduzione della relativa parità contabile.
Ciò si è reso necessario quale ultimo adempimento a conclusione del percorso di risanamento intrapreso dalla Società.
Il presidente di Netweek S.p.A., Vittorio Farina, ha dichiarato: “Con la deliberazione da parte dell’assemblea sul cambio di denominazione sociale, apriamo un nuovo percorso di crescita del Gruppo. Oggi Netweek ha la maturità per avviare un ambizioso progetto di espansione nel settore dell’editoria locale, attraverso un approccio multicanale che abbraccia sia la carta stampata, sia i nuovi media digitali. A questo scopo, è in via di finalizzazione un nuovo Piano Industriale di sviluppo, da approvare entro la prossima metà di luglio, che creerà valore nel medio-lungo periodo per i nostri investitori”.
Nel corso dei primi cinque mesi del 2017 la società ha provveduto ad effettuare due ulteriori piani di riparto concludendo così il pagamento sia dei creditori in prededuzione e privilegiati sia quelli chirografari.
A valle di questi pagamenti si prevede che la formale chiusura della procedura di Concordato in continuità possa avvenire nelle prossime settimane.
La società ha ripreso inoltre il piano di crescita sia per via esterna con l’acquisizione della società SGP, editrice di due testate leader in Piemonte, sia per via interna con il progetto di apertura di cinque nuove testate in Veneto entro la fine dell’anno.
ESCLUSI TITOLI AIM. INOLTRE SI PRECISA CHE È UNA CLASSIFICA PER PERFORMANCE PERCENTUALE, INDIPENDENTEMENTE DAI VOLUMI E VOLATILITÀ.