- L’attività di fusione e acquisizione è ai minimi dal secondo trimestre del 2020, con appena 77 operazioni nel trimestre.
- Gli alti tassi di interesse e le normative severe tengono sotto controllo le operazioni.
- Tuttavia, l’acquisizione di Wiz da parte di Google per 32 miliardi di dollari dimostra che i grandi operatori continuano a fare mosse audaci.
A soli otto giorni dalla fine del primo trimestre, gli annunci di fusioni e acquisizioni sono destinati a raggiungere il livello più basso dal secondo trimestre del 2020. Nel 1° trimestre 2025 sono stati annunciati solo 77 accordi, rispetto ai 112 dello scorso trimestre e ai 105 dello stesso trimestre di un anno fa. Nel secondo trimestre del 2020, quando il mondo era chiuso a causa della pandemia COVID-19, ci sono stati solo 41 annunci di fusioni e acquisizioni.
Fonte: Wall Street Horizon. Nota: sono incluse solo le acquisizioni effettuate da società quotate in borsa.
Facciamo un affare... oppure no
Negli ultimi tre anni le operazioni di dealmaking sono state pressoché stagnanti, almeno in parte a causa dei tassi di interesse elevati e di un ambiente normativo difficile. Quando lo scorso novembre è stato eletto il presidente Trump, gli analisti hanno previsto che il dealmaking si sarebbe riaperto. All’epoca la Federal Reserve aveva appena iniziato ad abbassare i tassi d’interesse, a partire dal taglio di 50 punti base a settembre, e aveva segnalato l’intenzione di tagliare ulteriormente nel 2025. I tassi più bassi rendono più conveniente il costo del capitale di prestito e quindi tendono a rendere più attraenti le operazioni. Anche il sostegno del Presidente Trump a una regolamentazione antitrust meno rigida avrebbe avuto un impatto positivo sulle attività di M&A e IPO nel nuovo anno.
Tuttavia, i tassi di interesse è rimasto elevato, poiché i progressi dell’inflazione visti nell’ultimo trimestre del 2024 sono stati messi da parte, costringendo la Fed a dichiarare di non avere fretta di abbassare ulteriormente i tassi. La situazione potrebbe però cambiare, poiché molti degli indicatori economici utilizzati dalla Fed per prendere questa decisione stanno iniziando a indebolirsi. In occasione della riunione del FOMC, la Banca Centrale ha mantenuto i tassi fermi e ha indicato che prevede ancora due tagli dei tassi nel 2025. Tuttavia, la Fed ha rivisto al ribasso le proprie prospettive di crescita economica, prevedendo ora che l’economia USA acceleri solo dell’1,7% quest’anno, rispetto alla precedente stima del 2,1% della riunione di dicembre. La Fed ha inoltre aumentato le proiezioni sull’inflazione per l’anno in corso, prevedendo ora una crescita dei prezzi core del 2,8% nel 2025, rispetto alla precedente stima del 2,5%.
A complicare ulteriormente le cose, i mercati statunitensi sono stati sulle montagne russe nelle ultime settimane, con l’S&P 500 che ha ufficialmente toccato il territorio di correzione la scorsa settimana, chiudendo in calo del 10% rispetto al massimo storico del 19 febbraio. È probabile che gli investitori si sentano incerti sulla politica commerciale degli Stati Uniti, con l’annuncio e la modifica delle tariffe ogni giorno e l’applicazione di tariffe di ritorsione da parte dei Paesi colpiti. Questo ha preoccupato anche i consumatori, che si sentono meno sicuri del proprio lavoro e del proprio potere d’acquisto, dato che le tariffe potrebbero portare a un aumento dell’inflazione. L’ultima lettura del sentimento dei consumatori dell’Università del Michigan mostra che l’indice è sceso a 57,9, il valore più basso dal novembre 2022.
Un punto luminoso – Uno dei Magnifici 7 annuncia la sua più grande acquisizione di sempre
Martedì sono arrivate notizie positive in materia di M&A, quando uno dei membri del Mag 7 ha annunciato la sua più grande acquisizione di sempre. Google (NASDAQ:GOOGL) ha annunciato l’acquisizione della startup di sicurezza cloud Wiz, con sede a New York, per 32 miliardi di dollari in un accordo interamente in contanti. Questo dopo che a luglio Wiz aveva rifiutato un’offerta di 23 miliardi di dollari da parte di Google, annunciando invece di voler procedere a un’IPO. Si tratta della più grande acquisizione di Google e supera l’acquisto di Motorola (NYSE:MSI) per 12,5 miliardi di dollari avvenuto nel 2021. Molti ritengono che questo sia il primo grande test per capire come l’amministrazione Trump risponderà alle acquisizioni di Big Tech, dato che il Dipartimento di Giustizia sotto l’amministrazione Biden è stato particolarmente rigido nei confronti degli accordi tecnologici.
In conclusione
Nelle prossime settimane, le aziende interessate a concludere accordi ascolteranno con attenzione i commenti della Fed per capire dove si dirigeranno i tassi di interesse. Inoltre, terranno d’occhio i dati macroeconomici in arrivo per assicurarsi che l’economia rimanga stabile prima di affrontare ulteriori costi.
L’ultima lettura del Later Earnings Report Index (LERI) indica che le aziende si sono sentite fiduciose nel 1° trimestre, ma molto è cambiato da quando sono stati pubblicati i risultati a febbraio, con misure più recenti del sentiment aziendale che mostrano un indebolimento. La prossima lettura del LERI sarà pubblicata l’11 aprile e dovrebbe fornire maggiori indicazioni sulla fiducia delle aziende, con un impatto sulle operazioni future.