Dai verbali della riunione del FOMC di gennaio non sono emerse novità, la sostanza del messaggio della Fed non è infatti cambiata rispetto alla riunione precedente.
Gli investitori sono rimasti un po’ delusi leggendo la trascrizione, perché i verbali non hanno fornito chiarezza su ciò che l’istituzione pensa circa le prospettive degli USA durante la presidenza di Trump.
Il Comitato ha ripetuto che “potrebbe essere appropriato alzare di nuovo i tassi sui Fondi Federali a breve”, se le tendenze attuali concernenti il mercato occupazionale e l’inflazione si dimostreranno sostenibili. Nulla di nuovo. Il Comitato è sembrato preoccupato per l’attuale forza del dollaro, che potrebbe frenare l’ancor fragile ripresa economica.
Nel complesso, il leggero ritracciamento del dollaro sull’onda della pubblicazione dei verbali suggerisce che gli investitori non sono ancora convinti che alla riunione di marzo ci sarà un rialzo del tasso.
Secondo noi il mercato è troppo ottimista sullo stato reale dell’economia USA. L’elezione di Donald Trump ha fatto salire la fiducia e il sentiment in modo diffuso, facendo schizzare l’azionario a livelli da record.
Ma, nei fatti, il successo deve ancora materializzarsi.
Giovedì il mercato forex ha annaspato, mentre i partecipanti al mercato digerivano i verbali.
Considerando i pochi appuntamenti economici in calendario oggi, sembrano improbabili ulteriori guadagni del dollaro; l’indice del dollaro dovrebbe continuare a scambiare nell’area 101,00-50.