Senza dubbio, il 2016 è stato l’anno della grande sorpresa. Anzi, per essere più precisi, delle grandi sorprese.
Le sorprese più grandi sono state la Brexit a fine giugno quando - nonostante tutti si aspettassero al contrario - l’elettorato britannico ha deciso di lasciare l’UE, mandando i mercati in confusione per qualche giorno e facendo crollare la sterlina. Poi, proprio quando i mercati sembrava avessero recuperato un po’ di stabilità, l’elettorato statunitense ci ha offerto la nuova e forse più grande sorpresa: l’elezione inaspettata di Donald Trump come 45º presidente degli Stati Uniti.
La Fed non ha alzato i tassi quattro volte come aveva indicato la fine del 2015, ma ha aspettato fino a dicembre prima di alzarli solo una volta nel 2016. Il greggio ci ha sorpresi scendendo sempre di più e toccando il minimo dal maggio 2003 a febbraio - 26,21 dollari al barile. E anche i mercati statunitensi ci hanno regalato qualche sorpresa, con una serie di indici che hanno toccato i massimi storici più di una volta durante quest’anno.
Sono stati tanti gli eventi che hanno sorpreso gli investitori in tutto il 2016. Mentre ci prepariamo a salutare il 2016 pensiamo possa essere simpatico, ed anche interessante, dare un’occhiata all’anno che sta terminando attraverso le vignette settimanali di Investing.com. Di seguito una rassegna delle 14 vignette ispirate dagli eventi che ci hanno maggiormente sorpresi quest’anno.
1. 13 gennaio - I prezzi greggio sono scesi sotto i 30 dollari al barile toccando il minimo di 12 anni a inizio gennaio, per via dei timori sull’eccesso di scorte globali che hanno pesato sui prezzi.
2. 21 gennaio - I mercati azionari mondiali sono crollati nelle prime settimane del 2016, poiché i timori legati alle previsioni sulla crescita globale hanno fatto riuscire gli orsi.
3. 1 marzo - Il Repubblicano Donald Trump e la Democratica Hillary Clinton si aggiudicano la nomination alle elezioni presidenziali con una serie di vittorie del cosiddetto Super Tuesday.
4. 10 marzo - Il Presidente della BCE Mario Draghi lancia un nuovo programma di stimolo a inizio marzo, che include un aumento degli acquisti ed un ulteriore taglio ai tassi di deposito, indicando che non ci sarebbero stati ulteriori tagli dei tassi.
5. 11 maggio - La Fed ha lasciato i tassi di interesse invariati dopo il vertice di fine aprile ed ha rilasciato una dichiarazione nella quale si affermava che non c’era l’urgenza di alzare i tassi, spingendo gli operatori a ridimensionare le aspettative sulla tempistica dei nuovi aumenti dei tassi USA.
6. 19 maggio - I prezzi del greggio ritornano al livello dei 50 dollari al barile a maggio, per via delle interruzioni delle forniture in Nigeria, in Libia, Venezuela e Canada, che hanno allentato i timori per eccesso di scorte globali.
7. 9 giugno - L’indice S&P 500 schizza verso un nuovo massimo storico a giugno grazie all’impennata dei prezzi del greggio.
8. 23 giugno - Il Regno Unito sorprende tutto il mondo decidendo di uscire dall’Unione Europea a fine giugno.
9. 14 luglio - Gli indici Dow e S&P 500 toccano i massimi storici a luglio: le speranze di ulteriori allentamenti della politica monetaria alimentano l’impennata dei mercati post-Brexit.
10. 19 settembre - L’indice VIX schizza di quasi il 50% ad un livello superiore a 18,00 nelle prime settimane di settembre, a causa della forte volatilità scatenata dall’alto livello di incertezza sulla decisione della Federal Reserve durante il suo prossimo vertice.
11. 29 settembre - I titoli di Deutsche Bank crollano ai minimi storici a fine settembre, per via dei timori sul futuro dell’istituto bancario tedesco.
12. 8 novembre - Il candidato Republicano Donald Trump viene eletto 45º presidente degli Stati Uniti, sbaragliando tutte le aspettative per una vittoria della Democratica Hillary Clinton.
13. 16 novembre - Le aspettative di un forte stimolo fiscale sotto l’amministrazione di Donald Trump fanno schizzare il dollaro al massimo di quasi 14 anni contro il paniere delle principali valute, anche il Dow Jones schizza al massimi storici.
14. 14 dicembre - La Federal Reserve alza i tassi di interesse per la prima volta in un anno a dicembre e prevede tre ulteriori aumenti nel 2017.