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Il Bitcoin prende un altro colpo

Pubblicato 06.03.2018, 16:02
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Il Bitcoin ha preso un altro duro colpo.

L’economista e professore di Harvard Kenneth Rogoff ha dichiarato alla CNBC:

“Fondamentalmente, se si escludono le possibilità di riciclaggio di denaro ed evasione fiscale, l’uso come veicolo di transazione è molto ridotto”.

Rogoff ritiene che un giro di vite dei regolatori mondiali potrebbe innescare un selloff. Afferma:

"Credo che il bitcoin tra 10 anni varrà una piccola parte di quanto vale ora … Lo vedrei più vicino ai 100 dollari che ai 100.000 tra 10 anni.”

Lo scorso ottobre Rogoff aveva previsto un “collasso” del Bitcoin a causa del crescente interesse dei regolatori nell’arena delle valute digitali, prima del selloff registrato a dicembre, in cui ha perso il 70% del suo valore, dai quasi 20.000 dollari ai 6.000 del 6 febbraio.

Queste ultime previsioni pessimistiche sulle criptovalute si uniscono al coro dei grandi nomi che hanno fornito previsioni infauste.

Sebbene le dichiarazioni di Rogoff, ex capo economista dell’IMF, abbiano un certo peso, i tori delle cripto potrebbero considerarlo più come un’autorità per gli asset tradizionali invece che per le criptovalute, e considerare questo calo nel breve termine come un’opportunità per acquistare.

Bitcoin Daily Chart

Domenica il prezzo ha creato a forma di un impiccato. Questo pattern è rialzista in sé e dimostra che dopo un leggero tentativo ribassista, sono stati i tori ad avere l’ultima parola, riportando i prezzi in alto. Tuttavia, dopo l’impennata, questa volatilità potrebbe indicarne la fine.

Sempre per via di questa dominazione rialzista, è necessaria una conferma affinché, quella che può essere vista come un’interazione rialzista, diventi un segnale ribassista. Questo succede quando il prezzo della seduta seguente chiude al di sotto del corpo reale dell’impiccato. Questo vuol dire che i lunghi che hanno riportato in alto i prezzi al massimo della seduta stanno perdendo e chiudendo le posizioni, se non sono addirittura usciti. Questo lascia soli gli orsi.

Inoltre, non solo c’è stata questa conferma ( visto che ieri il prezzo ha chiuso a 11.416 dollari, che è al di sotto del corpo reale dell’impiccato – il prezzo di apertura in questo caso – è a 11.497) ma la candela di conferma è stata una shooting star ribassista, che ha mostrato la forza della resistenza di questo livello di prezzo.

L’oversupply diventa più evidente se si nota che è allo stesso livello di prezzo del picco precedente di 11.776 dollari, segnato il 20 febbraio, un’altra shooting star. Infine, il livello dei 12.000 si è dimostrato un livello di supporto/resistenza da metà dicembre.

L’RSI sta formando un doppio massimo, in quanto il picco ha superato il picco di febbraio ed è risceso, dopo aver già formato un piccolo doppio massimo, dal quale il prezzo è salito di un ulteriore 10 percento. L’RSI è sceso sotto la linea di uptrend da inizio febbraio, indicando che il prezzo seguirà il superamento della propria linea di uptrend, aumentando le possibilità di un doppio massimo, confermato dal calo sotto la linea del collo di 9.284,30 dollari. L’importanza di questo livello di prezzo è indicato dalla media mobile giornaliera su 200 giorni (linea rossa) che lo “controlla”. È da notare anche che l’RSI ha formato un supporto/resistenza corrispondente al livello dei 12.000 dollari

Strategie di trading

I trader conservatori potrebbero attendere la riaffermazione del trend, dopo che il prezzo ha superato il massimo della linea di downtrend/del canale discendente il 27 febbraio. Questo giungerà con un picco più elevato del precedente, quello del 20 febbraio a 11.776 dollari, inferiore rispetto al minimo di 9.284,30 del 25 febbraio (il doppio massimo della neckline). Potrebbero utilizzare un filtro di penetrazione, compresi livello di prezzo e momento, ed attendere una mossa di rientro per accertare il supporto (o il picco più elevato) o la resistenza (o un superamento al di sotto della neckline), con almeno il range di un giorno che dirige l’andamento del prezzo nella direzione inversa.

I trader moderati potrebbero attendere una risoluzione con un filtro meno stringente e non necessariamente attendere una mossa di rientro o la conferma di un supporto o resistenza. In alternativa, potrebbero essere soddisfatti da una chiusura sotto la linea di uptrend del 6 febbraio.

I trader aggressivi potrebbero andare short adesso, con uno stop-loss al di sopra della shooting star di ieri di 11.544 dollari, di quella del 20 febbraio di 11.776, o del livello di supporto/resistenza di 12.000 dollari di metà dicembre; la scelta dipenderà dalla loro gestione equity e dalla loro strategie di trading. Potrebbero attendere di ritestare la resistenza della figura dell’impiccato a 11.544 dollari, sia per un’eventuale conferma o per un’entrata più vicina, abbassando il rischio della posizione.

Ultimi commenti

sono 10 anni che leggo sempre le solite parole.... per favore cambiate musica cio rsi ripete da quando quotava 100$ e in tanto c'e chi non e stato a sentire e si e arricchito...magari proprio quelli che scrivono gli articoli..ma
Sono veramente delle caro gne
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