I fallimenti a cascata di Silvergate, SVB e Signature Bank hanno scosso alle fondamenta il sistema bancario, obbligando la Fed e le banche centrali di tutto il mondo a rivedere drasticamente i piani per il 2023. Dopo l'approvazione del Bank Term Funding Program (BTFP), tutti i depositi del paese sono stati di fatto assicurati dalla Federal Reserve, evitando così che la corsa agli sportelli innescata la scorsa settimana producesse il crack di altri istituti di credito regionali.
A causa del rischio di crepe nel sistema finanziario, gli investitori si aspettano un cambio di regime da parte della Federal Reserve (Nomura addirittura parla di un taglio dei tassi già nel meeting FOMC di marzo). I futures sui Fed funds ieri hanno nuovamente prezzato un hike di 25 bps e, per circa metà giornata, anche nessuna azione.
Tuttavia la volatilità implicita è molto alta in questo momento rispetto alla sua media storica, a causa del timore che in caso di recrudescenza dell'inflazione possa tornare sul tavolo l'ipotesi di un hike da 50 bps. Nella successiva video analisi andiamo ad analizzare tutte le implicazioni dei crack bancari che hanno caratterizzato la scorsa settimana e proviamo a ipotizzare gli scenari futuri.