In seguito alla diffusione del coronavirus e all’aumento del numero delle vittime, le autorità cinesi hanno deciso di bloccare il traffico da e per Wuhan, proprio alla vigilia delle festività per il Capodanno cinese. A Hong e Shanghai le azioni sono crollate rispettivamente del 2% e del 3%. Il Nikkei (-0,97%) e l’ASX 200 (-0,63%) hanno stornato i rialzi di ieri.
Il greggio WTI è scivolato a $55,50 al barile, mentre l’oro si è impennato a $1564 all’oncia, inondato dal denaro legato all’avversione al rischio.
I future sugli indici azionari USA sono calati marginalmente. I future su FTSE (-0,12%) e DAX (-0,41%) puntano a un’altra seduta fiacca, dopo il fallito tentativo al rialzo di ieri. Probabilmente il FTSE, che comprende molti titoli legati al comparto petrolifero, risentirà del ruzzolone dei prezzi del petrolio e del rafforzamento della sterlina in avvio di seduta.
La riunione della Banca Centrale Europea (BCE) è l’appuntamento clou dell’odierno calendario economico. Sul fronte della politica monetaria, probabilmente non ci saranno novità; alla riunione di oggi, la BCE dovrebbe mantenere la sua politica monetaria invariata. Ciò che maggiormente interesserà agli investitori sarà la revisione della strategia della banca, che dovrebbe fornire qualche spunto su come andranno le cose durante l’era Lagarde. E, in caso di delle modifiche nella governance, dovrebbe esserci anche un certo cambiamento anche nel linguaggio e nello stile.
Lagarde dovrebbe adottare un approccio duplice, concentrandosi da una parte sugli strumenti a disposizione dei banchieri per raggiungere il loro obiettivo d’inflazione, il quadro generale e i livelli di prezzo, e dall’altra sulla stabilità finanziaria e la comunicazione.
Per quanto riguarda le linee generali, Christine Lagarde non avrà molta scelta, se non seguire le orme del suo predecessore Mario Draghi. Ciò significa che la comunicazione con i mercati, la cosiddetta forward guidance, rimarrà anche per Lagarde uno dei principali strumenti di politica monetaria. Tuttavia, sotto la guida di Lagarde, la BCE potrebbe mettere in discussione i benefici e la sostenibilità dei tassi negativi e dei massicci acquisti di bond. Lagarde vorrà sicuramente aspettare di vedere come l’economia europea reagirà all’ultimo taglio di 10 punti base e se il rallentamento in Germania e in tutta Europa abbia toccato il fondo dopo le ultime misure di stimolo. Tuttavia, inflazione e aspettative d’inflazione rimangono su livelli relativamente bassi e, al ritmo attuale, la BCE avrebbe bisogno di almeno un altro decennio per spingere l’inflazione verso l’obiettivo del 2%, sempre che ciò avvenga davvero. Sarà dunque interessante vedere come Christine Lagarde si muoverà in questo contesto così difficile e come svilupperà la sua strategia.
Anche se non escludiamo commenti a sorpresa e volatilità bidirezionale per l’euro, crediamo che la BCE manterrà il suo tasso di riferimento invariato almeno fino alla fine del 2020 e che non valuterà una normalizzazione dei tassi prima del secondo trimestre del 2021.
In vista della tanto attesa riunione della BCE, l’EUR/USD si consolida leggermente sotto il livello a 1,11. Un linguaggio meno accomodante potrebbe contribuire a superare le offerte a 1,11 e stimolare una ripresa fino a 1,12 e oltre. Invece una sorpresa accomodante potrebbe far crollare la moneta unica al supporto psicologico a 1,10. Il trailing per le opzioni put è inferiore a questo livello.
Nel frattempo, il processo d’impeachment di Donald Trump continua a non suscitare praticamente reazioni sui mercati finanziari.