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Il petrolio prova a rialzare la testa e dimenticare l’epidemia cinese

Pubblicato 30.01.2020, 10:06
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Greggio sotto i riflettori. L’oro nero dopo aver interrotto una striscia negativa di cinque ribassi, oggi tenta la ripresa e rimbalza dell'1%.

Il coronavirus colpisce anche i mercati delle materie prime. Le prospettive di una riduzione della circolazione di persone e di merci a livello globale ha depresso le quotazioni di greggio.

Brent e Wti, dominati dal timore di un contagio globale, hanno terminato la scorsa settimana con un crollo del 7%. Secondo Goldman Sachs, questa situazione potrebbe ridurre la domanda di 260.000 barili al giorno, determinando un calo di almeno 3 dollari al barile per l’oro nero.

L'Arabia Saudita, secondo produttore mondiale di greggio, ha dichiarato che sta "monitorando da vicino" l'impatto del coronavirus sul mercato del petrolio, ma al momento pensa che la crisi avrà un "impatto molto limitato". Lo ha spiegato in una nota il ministro dell'Energia saudita Abdulaziz bin Salman.

L’Opec+, secondo il ministro, ha «la capacità e la flessibilità necessarie per rispondere a qualunque sviluppo, se la situazione lo richiederà». La prossima riunione dell'Organizzazione dei Paesi esportatori di petrolio è già convocata per il 5-6 marzo a Vienna, con il compito di rivedere i tagli di produzione.

La situazione in atto si riflette anche sulle azioni legate alle quotazioni oil. Oggi i titoli di Saipem (MI:SPMI), Eni (MI:ENI) e Tenaris (MI:TENR) cercano di riprendere quota.

Una buona strategia per provare ad approfittare della situazione potrebbe essere quella di intervenire sul titolo tramite un certificate che permette di maturare rendimento anche in caso di cali moderati in Borsa del sottostante.

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In questo scenario appare molto interessante il certificate Cash Collect emesso da Société Générale (PA:SOGN) con ISIN XS2059711494 e sottostante Eni (MI:ENI).

Il prodotto rende al massimo il 6,20% l’anno e protegge l’investimento fino a un calo del 20% di Eni (MI:ENI). Arrivato sul mercato lo scorso 17 gennaio, il certificate oggi passa di mano a 96,65 euro. Il Cash Collect stacca una cedola trimestrale di 1,55 euro, con effetto memoria, pari a un rendimento annualizzato del 6,20%, se alle date di valutazione trimestrali, Eni si troverà sopra il livello di barriera posto a 11,3120 euro (Eni quota circa 13,29 euro, il 17,47% sopra la barriera).

Vediamo, con un esempio concreto, come funziona il certificate emesso da SocGen. Tra tre mesi circa, il prossimo 9 aprile 2020, è fissata la prima data di osservazione. Se a quell’appuntamento Eni (MI:ENI) si troverà sopra la barriera, ovvero non avrà perso circa il 20% dal livello iniziale, allora il certificate staccherà una cedola di 1,55 euro.

Le date di valutazione sono ogni tre mesi: 09 aprile 2020, 09 luglio 2020, 09 ottobre 2020, 11 gennaio 2021, 09 aprile 2021, 09 luglio 2021, 11 ottobre 2021, 10 gennaio 2022, 11 aprile 2022, 11 luglio 2022.

Un’altra caratteristica interessante è la possibilità di rimborso anticipato che scatta se, in una delle date di valutazione della liquidazione anticipata (09 ottobre 2020, 11 gennaio 2021, 09 aprile 2021, 09 luglio 2021, 11 ottobre 2021, 10 gennaio 2022, 11 aprile 2022), Eni (MI:ENI) dovesse trovarsi sopra il livello di strike (14,14 euro), In questo caso il certificate verrà ritirato anticipatamente a 101,55 euro: 100 euro di valore nominale più 1,55 di cedola oltre ai premi non pagati in precedenza (effetto memoria).

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Se invece, nell’arco di vita del prodotto, non fosse mai scattato il rimborso anticipato, allora il certificate andrà alla scadenza naturale. L’11 luglio 2022 gli scenari saranno due: con il titolo sopra la barriera, l’investitore incassa 100 euro di capitale investito e l’ultima cedola trimestrale oltre a quelle non ricevute nei periodi precedenti (effetto memoria).

Il caso sfavorevole lo abbiamo se il sottostante dovesse trovarsi a scadenza sotto la barriera. L’investitore riceverà un rimborso in linea con le performance del titolo rispetto al valore iniziale (14,14 euro). Ad esempio, se alla data di osservazione finale del certificate, le quotazioni di Eni (MI:ENI) fossero appena sotto la barriera (80%), l’investitore riceverebbe poco meno di 80 euro. La performance complessiva dipenderà dal numero di cedole incassate.

“Il presente articolo non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all’investimento e, pertanto, qualsiasi decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore.

Société Générale (PA:SOGN) svolge il ruolo di partner economico per la redazione del presente articolo per cui Investing.com, direttamente o tramite collaborati terzi, si impegna a selezionare in completa autonomia uno o più prodotti facenti parte della gamma di prodotti di Société Générale legati al sottostante di volta in volta oggetto dell’analisi contenuta nel presente articolo. Societe Generale non assume alcuna responsabilità per i contenuti del presente articolo e per l'eventuale utilizzo che il lettore potrà fare di tali contenuti.

L’ultima versione del Documento contenente le Informazioni Chiave (KID) e la documentazione d’offerta del prodotto descritto nel presente articolo potranno essere visualizzati e scaricati rispettivamente dal sito http://kid.sgmarkets.com http:/prospectus.socgen.com, e sono altresì disponibili sul sito http://www.prodotti.societegenerale.it nonché disponibili gratuitamente su richiesta presso Société Générale (PA:SOGN), via Olona 2 Milano”

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