Il ribasso del mercato azionario è sembrato piuttosto ben annunciato negli ultimi giorni, come ho notato dal rialzo del TGA del giorno delle tasse e dall’azione dei prezzi poco incisiva di lunedì e martedì.
Il sell-off di ieri ha visto un aumento dei volumi, ma non di molto, quindi o le vendite si intensificheranno, oppure si è trattato di un miracolo di un giorno. Il volume sui future dell’S&P 500 non è stato degno di nota.
Il volume è arrivato a ondate e ieri potrebbe essere stato solo l’inizio della prossima. Se oggi i volumi sono pesanti, è probabile che i venditori stiano spingendo i prezzi al ribasso.
L’azione dei prezzi di ieri è stata molto simile a quella che abbiamo visto nelle ultime settimane, con una pressione di vendita costante che ha avuto luogo quasi tutto il giorno, ad eccezione degli ultimi 30 minuti. Se questo è l’inizio dell’onda 5, è probabile che ci sia ancora molta strada da percorrere e che si tratti di un ribasso dei minimi del 7 aprile.
Il livello di 4.500, di cui ho tanto parlato negli ultimi 18 mesi, è solo una regione; per quanto ne so, il fondo potrebbe essere intorno a 4.200 o 4.700. Ma credo che sia un buon range. Ma credo che sia un buon range; dobbiamo valutare le cose man mano che si sviluppano. Naturalmente, la mia opinione potrebbe essere completamente sbagliata e il movimento al ribasso di oggi è stato un fake-out.
È un’area in cui si può iniziare a sostenere che le azioni sono almeno vicine al valore equo, sulla base di quanto ritengo probabile per gli utili del 2025.
Credo che sia il mercato dei cambi a dirci cosa succederà, perché a questo punto è chiaro che quando le azioni scendono, il dollaro USA si indebolisce, a causa dei deflussi globali. Ebbene, il cambio USD/JPY è sulla soglia di un’importante rottura al ribasso. Una rottura del supporto a 142 potrebbe facilmente creare un ritorno a 137-138, e se il cambio USD/JPY sta scendendo, è probabile che gli indici S&P 500 e NASDAQ lo seguano.