La capitalizzazione del Nasdaq raggiunge oltre il 45% dell'interno prodotto lordo americano. Ben sopra la media storica del 25%.
Attualmente il rapporto Market cap/GDP tra Nasdaq e USA è del 45.8%, il valore più alto dal 23 ottobre del 2000.
A quell'epoca l'indice scambiava a 3.469, ricorderete come appena 11 mesi dopo varrà 1.423 perdendo il 59%. Era la famosa bolla dei Dot com.
All'apice della famosa bolla di inizio millennio, il Nasdaq valeva circa il 65% dell'intero prodotto interno lordo americano. Dunque ancora lontano dai valori di oggi.
Secondo la Wealth Research Group, i valori attuali mostrano un mercato particolarmente costoso ma non in preda ad una bolla speculativa.
Le aziende protagoniste dei rialzi: Facebook (NASDAQ:FB), Amazon (NASDAQ:AMZN), Alphabet e Apple; mostrano un alto valore assoluto nel tessuto produttivo mondiale, essendo presente in modo importante in vari settori strategici. Il loro valore può dunque risultare sovrastimato ma non privo di senso.
Diversamente dalla bolla dot com che vide aziende infinitesimali -prevalentemente siti internet- capitalizzare centinaia di milioni di dollari nonostante fatturati in negativo e debiti alti, oggi siamo in presenza di aziende aventi il problema opposto: enorme liquidità ottenuta in anni di politiche accomodanti dal punto di vista fiscale, oltre ad un tasso di interesse sul potenziale debito assolutamente irrisorio.