Brent e Crude Oil scambiano al di sopra dei 70 dollari. Migliorano i margini di profitto e i titoli petroliferi aggiornano nuovi massimi post Covid.
Dopo poco più di un anno dallo straordinario evento in cui i prezzi del petrolio andarono in negativo, sul prezzo del derivato ci troviamo in una situazione diametralmente opposta. Il forte recupero, spinto dalle dinamiche inflazionistiche, ha portato le quotazioni a scambiare a 70 dollari al barile, dando la possibilità ai titoli del settore di migliorare i margini di profitto e tornare a produrre utili appetibili per gli investitori.
Sul nostro mercato, il titolo più rappresentativo del settore è sicuramente Eni (MI:ENI) che, reduce dalle ingenti perdite dovute al Covid, riesce oggi, spinta dal rialzo del greggio, a portarsi ben sopra i 10,50 dollari, tornando a prezzi che solo durante la violenta discesa erano stati battuti. Vi è inoltre la recente notizia della scoperta di un nuovo giacimento petrolifero nel Mare del Nord che potrebbe rappresentare una nuova fonte per circa 35 milioni di barili che, nel caso in cui avvenga il ritorno a 80 dollari al barile come vedono diverse banche d’affari, porterà maggiormente benefici al titolo. Il momentum rialzista ci pone nella condizione di poter aprire una posizione lunga sfruttando il contesto, ponendo eventualmente uno stop loss appena sotto il supporto dei 10 euro.
Sfruttando la gamma di certificati messi a disposizione dall’emittente UniCredit (MI:CRDI), segnaliamo la possibilità di apertura di una posizione lunga (ISIN: DE000HV4HTW6) su un Turbo Open End che permette di partecipare con una leva di 3,75 volte la lineare. La struttura presenta lo stop loss intrinseco sulla posizione a 7,9776 euro, pertanto il raggiungimento di tale livello provocherebbe l’azzeramento del prodotto. Al momento l’acquisto è possibile ad un prezzo di 2,865 euro.
Si ricorda che utilizzando leve maggiori, si avrà una maggiore oscillazione dei prezzi ma anche un minor esborso di capitale. E’ sempre opportuno fare riferimento al capitale che si intende controllare, anziché a quello investito realmente: ipotizzando, a titolo di esempio, di voler controllare 10.000 euro, si investiranno 1000 euro con Turbo a Leva 10 e 2500 con Turbo a leva 4. Il risultato operativo dell’investimento sarà tuttavia il medesimo a fronte, sempre a titolo di esempio, di una variazione positiva o negativa dell’1%.