Il primo passo verso il ritorno ai massimi per gli indici è iniziato ieri, ma ci vorrà uno sforzo concertato da parte dei tori per arrivarci.
Il timore è che si tratti di un movimento a zig-zag verso il basso e che l’ultimo guadagno svanisca entro il fine settimana. Ma il supporto di rimbalzo è iniziato.
Il Russell 2000 (IWM) ha registrato una giornata di accumulo, anche se il volume recente è stato ben al di sotto di quello dell’estate. I dati tecnici sono rialzisti e solo MACD debole ha innescato il “sell” sul lato ribassista.
L’S&P 500 rimane vicino alla sua media mobile a 20 giorni grazie al guadagno di oggi. Ha fatto abbastanza per chiudere il gap di rottura e così facendo ha annullato la potenziale inversione dell’isola ribassista. Non c’è stata accumulazione, ma a differenza del Russell 2000, il percorso di ritorno ai massimi è più breve.
Il Nasdaq ha ottenuto il guadagno minore tra gli indici principali, anche se ha registrato una giornata di accumulazione. Una candela “nera” non è la chiusura rialzista ideale, quindi se domani ci sarà una reazione ribassista, questo è l’indice da tenere d’occhio. Come per il Russell 2000 e lo S&P, solo il MACD ha un trigger di vendita.
Il Semiconductor Index è stato ribassista fin dall’estate e il modesto guadagno di oggi lo ha portato vicino alla resistenza.
Se gli orsi non abboccano all’esca del Nasdaq, l’indice dei semiconduttori rappresenta un’opportunità di ribasso più facile.
Domani, se il Russell 2000 ($IWM) non riuscirà a spingere la sua avanzata, l’attenzione si sposterà su un attacco ribassista al Nasdaq e/o all’indice dei semiconduttori.