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Il risiko bancario non si è spento

Pubblicato 21.11.2019, 11:25
Aggiornato 12.03.2019, 08:00

Proseguono i rumors sul risiko bancario. Secondo le ultime indiscrezioni, UBI Banca (MI:UBI) giocherà un ruolo da protagonista nel prossimo anno. Nello scenario italiano Ubi è il polo aggregante ideale per dimensione e solidità patrimoniale, oltre che per posizionamento geografico.

Il 2020 potrebbe rivelarsi il momento perfetto per le aggregazioni non solo per la crescente pressione sui ricavi da collocare in un contesto di tassi bassi ancora a lungo, "ma anche perché diversi attori sul mercato potrebbero imprimere un'accelerazione al risiko”, spiega un analista del settore.

Tra le possibili interessate all’unione con il gruppo di Victor Massiah potrebbe esserci Banco Bpm (MI:BAMI) , a sua volta nata dall’aggregazione tra Banco Popolare e la Popolare di Milano.

I rumors parlano anche di una possibile fusione tra UBI Banca (MI:UBI) e BPER Banca. L'ex Banca Popolare Emilia Romagna (MI:EMII) è impegnata nel processo di integrazione di Unipol (MI:UNPI) Banca ma, secondo alcune indiscrezioni di stampa, non avrebbe intenzione di bloccare il suo trend di crescita. Non sono mancati neanche i riferimenti a MPS (MI:BMPS) anche se in questo caso le indiscrezioni sono più aleatorie.

In questo scenario è interessante il certificate Recovery Top Bonus con sottostante UBI a codice Isin LU1946394654 emesso da Société Générale (PA:SOGN). Tra poco più di un anno (il 18 dicembre 2020 è la data di valutazione finale) il prodotto, che oggi quota 94 euro, verrà ritirato a 100 euro se Ubi (MI:UBI) sarà sopra la barriera posta a 1,919 euro. Dall’emissione del certificate Ubi ha guadagnato terreno, il titolo quota circa 2,84 euro, il 30% sopra la barriera.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

Il Recovery Top Bonus permette di beneficiare della struttura tipica dei Bonus Cap Certificate, ma a differenza di questi ultimi, presenta un prezzo di emissione inferiore a 100 euro. Nella pratica, il guadagno per l’investitore sarà un importo massimo a scadenza pari a 100 euro con un bonus potenziale dato dalla differenza tra i 100 euro e il prezzo di acquisto del prodotto (oggi circa 94 euro, prezzo lettera). Eventuali guadagni sono al lordo della tassazione.

In questo tipo di prodotto la barriera è attiva solo a scadenza. Pertanto, anche un ribasso del sottostante al livello inferiore della barriera, durante la vita del certificato, non preclude la possibilità per l’investitore di ottenere un importo pari a 100 euro se la barriera non è violata a scadenza.

Vediamo insieme come funziona il certificate. La barriera è posta a 1,919 euro, ovvero il 74,99% del valore iniziale di Ubi (MI:UBI) (2,559 euro). Il valore nominale è pari a 84,746 euro per certificato. Il cap è fissato al 3,0196 (118% del Valore Iniziale).

Il prodotto scade nel dicembre 2020 e sarà sempre negoziabile sul mercato in acquisto e in vendita entro quella data grazie all’attività del market maker.

Alla scadenza, gli scenari possibili saranno due:

Nel caso, alla data di valutazione finale del 18 dicembre 2020, il prezzo del sottostante risulti superiore alla barriera, verrà corrisposto un importo lordo predefinito pari a 100 euro. Questo permetterà quindi di realizzare una performance positiva anche in caso di moderato ribasso del sottostante.

Qualora, alla data di valutazione finale, la barriera è stata superata al ribasso, il rimborso sarà pari al valore nominale moltiplicato per la performance del sottostante rispetto al valore iniziale. Se ad esempio, alla data di valutazione finale Ubi (MI:UBI) avrà perso il 30% dal livello iniziale, il certificate verrà rimborsato a 84,746 euro x (100%-30%) = 59,3222 euro ovvero il 70% del Valore Nominale.

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Ricordiamo che l’investitore è sempre esposto al rischio emittente e in caso di azzeramento del valore del sottostante si potrebbe incorrere a una perdita totale del capitale investito. Leggere sempre il kid e il prospetto informativo per conoscere tutti i rischi e i costi impliciti del prodotto.

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“Il presente articolo non costituisce sollecitazione, offerta, consulenza o raccomandazione all’investimento e, pertanto, qualsiasi decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore.

Société Générale (PA:SOGN) svolge il ruolo di partner economico per la redazione del presente articolo per cui Investing.com, direttamente o tramite collaborati terzi, si impegna a selezionare in completa autonomia uno o più prodotti facenti parte della gamma di prodotti di Société Générale negoziati su SeDeX e legati al sottostante di volta in volta oggetto dell’analisi contenuta nel presente articolo. Societe Generale non assume alcuna responsabilità per i contenuti del presente articolo e per l'eventuale utilizzo che il lettore potrà fare di tali contenuti.

L’ultima versione del Documento contenente le Informazioni Chiave (KID) e la documentazione d’offerta del prodotto descritto nel presente articolo potranno essere visualizzati e scaricati rispettivamente dal sito http://kid.sgmarkets.com http:/prospectus.socgen.com, e sono altresì disponibili sul sito http://www.prodotti.societegenerale.it nonché disponibili gratuitamente su richiesta presso Société Générale (PA:SOGN), via Olona 2 Milano”.

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