Il livello di entusiasmo che molti amanti di Apple si aspettavano dal lancio dei prodotti della scorsa settimana non è stato proprio quello previsto. Soprattutto non in confronto ad alcuni dei precedenti lanci di nuovi prodotti della compagnia.
Il titolo di Apple (NASDAQ:AAPL) è crollato dell’1,2% il 12 settembre dopo che l’Amministratore Delegato Tim Cook ha svelato gli ultimi gadget del produttore di smartphone. Si tratta del tonfo più grande in un giorno di lancio dal 2015. Il primo iPhone, introdotto un decennio fa, aveva scatenato un’impennata dell’8,3% dopo l’annuncio.
Il nuovo iPhone XS, pronunciato “ten S”, ha uno schermo da 5,8 pollici (14,7 cm) e sarà venduto ad un prezzo base di 999 dollari. Il XS Max, l’iPhone più grande finora e uno dei più grandi sul mercato, ha uno schermo da 6,5 pollici (16,5 cm) ed un prezzo di partenza di 1.099 dollari. Il XS Max con tutte le caratteristiche e una memoria da 512 GB ha lo sconvolgente prezzo di 1.499 dollari, che lo rende l’iPhone con il prezzo più alto finora.
La reazione del pubblico generale a questi nuovi prodotti è stata fiacca, secondo LikeFolio, che segue il sentimento dei social e il comportamento dei mercati. La compagnia ha scoperto che il numero di persone che intende comprare i nuovi prodotti Apple dopo la presentazione ammonta al minimo dal 2015.
A giudicare dalla performance del titolo, dopo aver raggiunto il massimo storico di 229,67 dollari il 5 settembre, sembra che l’impennata di Apple stia perdendo lo slancio in seguito allo straordinario percorso che l’ha fatta diventare la compagnia con più valore quest’estate. Ma se si osserva lo storico del prezzo delle azioni di Apple, il titolo ha visto una forte ripresa dopo altri periodi fiacchi post-lancio.
E non c’è niente che suggerisca che questo non possa succedere ancora. Qualsiasi indebolimento del titolo di Apple dovrebbe essere considerato un’opportunità di acquisto.
Gli iPhone resteranno indispensabili
Non c’è dubbio che gli iPhone continuano ad essere il singolo principale responsabile del successo di Apple e il loro ruolo nella crescita degli utili della compagnia non dovrebbe essere sottovalutato. Il segmento ha generato il 56% dei 53,3 miliardi di dollari di vendite registrate da Apple nel terzo trimestre.
Ma Apple ha introdotto delle misure per ridurre la sua dipendenza dall’iPhone, concentrandosi di più sui ricavi da servizi e sul fiorente segmento di “altri prodotti”. L’ultimo esempio di questo cambio di rotta è stato il lancio del nuovo Apple Watch Series 4.
Il dispositivo è in grado di effettuare un elettrocardiogramma per individuare un battito cardiaco irregolare e fa partire automaticamente una telefonata di emergenza se rileva una caduta dell’utente, diventando più allettante per i clienti più anziani. Le recensioni del prodotto sono state estremamente positive e minacciose per i rivali. Il titolo del dispositivo di fitness rivale Fitbit (NYSE:FIT) è crollato del 6,9% il giorno della presentazione del Series 4.
Anche se queste attività potrebbero alla fine bilanciare il rallentamento della crescita degli iPhone, pensiamo che Apple abbia ancora il potere di proporre prezzi più alti per i suoi dispositivi di punta senza far calare eccessivamente la domanda.
Warren Buffett (la cui Berkshire Hathaway (NYSE:BRKa) è diventata il terzo principale azionista di Apple ed ha comprato più azioni della compagnia anche quando hanno segnato il record) ritiene che l’iPhone sia “enormemente sotto-prezzato” rispetto alle caratteristiche che offre. In una recente intervista alla CNBC, l’investitore con più successo al mondo ha affermato che i clienti continueranno a comprare gli iPhone, che sono diventati “indispensabili” per la loro enorme clientela.
Morale della favola
Malgrado le performance deboli del titolo di Apple in seguito a molti dei lanci dei suoi nuovi prodotti, continuiamo a restare rialzisti sul futuro della compagnia. Continuerà a trarre beneficio dai forti fondamentali aziendali e dal passaggio generale dai titoli dei social a quelli dei colossi dell’hardware. Compagnie come Facebook (NASDAQ:FB) ed Alphabet (NASDAQ:GOOGL), infatti,sono sotto pressione per via delle questioni legate alla privacy dei dati e ci sono segnali che mostrano che i soldi degli investitori si stanno spostando dai software agli hardware.
A breve termine, anche il titolo di Apple potrebbe andare sotto pressione, dopo che il Presidente Donald Trump ha annunciato i nuovi dazi su 200 miliardi di dollari di prodotti cinesi. Apple ha avvertito che i dazi potrebbero pesare sulle vendite dei dispositivi, compresi gli Apple Watch e gli altoparlanti HomePod.
Tuttavia, secondo noi, qualsiasi indebolimento del prezzo delle azioni dovuto a questi ostacoli temporanei dovrebbe essere considerato un’opportunità di acquisto dagli investitori a lungo termine.