Hai mai sentito dire che l’inflazione è solo una questione di prezzi che salgono?
Beh, questa è solo una parte della storia, quella che vogliono che tu sappia.
Infatti vogliono farti credere che l’inflazione sia solo una conseguenza dei prezzi sempre più alti, ma la realtà è ben diversa.
È stato nel decennio degli anni ’50 che hanno cambiato la definizione di inflazione per confonderti, per nasconderti la verità, e te lo proverò con dati incontrovertibili.
In realtà, la vera causa dell’inflazione è spesso legata all’aumento della quantità di denaro, mentre i prezzi sono solo la naturale conseguenza.
L’inganno della definizione di inflazione
Negli anni ’50, le autorità monetarie decisero di riformulare la definizione di inflazione in modo da farla apparire meno minacciosa, ma questo cambiamento non era solo una semplice modifica terminologica; era infatti un tentativo di nascondere la vera natura del problema.
Invece di parlare di un aumento della quantità di denaro, parlarono di prezzi che salivano (cioè la conseguenza), creando quindi una “distrazione” per convincerti che l’inflazione fosse solo una questione di mercato, quando in realtà si trattava di qualcosa di molto più profondo e in loro controllo.
Sì perché l’inflazione non è qualcosa che “capita”, in tutta questa vicenda in realtà c’è chi ha pieno controllo.
Le cifre parlano da sole
Da quando l’epidemia del 2020 ha colpito, abbiamo assistito a un aumento significativo della massa monetaria globale, infatti in quel periodo l’iniezione di liquidità è stata ingente e abbiamo avuto un taglio dei tassi di interesse che sono praticamente arrivati a 0.
Tra il 2020 e oggi la massa monetaria globale è cresciuta del 31,03%, come puoi vedere nel grafico qui sotto, passando da $67,887.69 miliardi a ben $88,958.71 miliardi.
Per chi non conoscesse l’indicatore M2, mostra semplicemente quanto denaro circola in determinati pasesi.
Nel grafico sopra puoi osservare l’M2 globale che indica quindi il denaro cricolante nei quattro paesi più importanti: Stati Uniti (guidati dalla Fed), Europa (guidata dalla BCE), Giappone (guidato dal BOJ) e Cina (guidata dal PBOC).
L’M2 include tutto il denaro disponibile, in ogni sua forma, quindi: contanti, soldi nei conti correnti, depositi in banca e altri tipi di risparmi facilmente convertibili in contanti.
Questo dato ci permette di vedere quanto denaro gestiscono queste banche centrali e quindi ottenere indicazioni sulle politiche economiche globali e sulla salute dell’economia mondiale.
In particolare la massa monetaria M2 negli Stati Uniti è aumentata del 40% circa, passando da $15,453.8 miliardi nel 2020 a $21,533.8 miliardi oggi.
In tutto questo il bilancio della Federal Reserve (Fed) è salito del 63,4% circa, come puoi vedere nel grafico qui sotto, passando da $4,173,626.00 milioni ($4,173T) a $6,813,513.00 milioni (cioè 6 trilioni di dollari e qualcosa).
Questi numeri sono impressionanti, ma non sono solo statistiche astratte: hanno infatti implicazioni dirette sulla tua vita di tutti i giorni.
Il pane bianco negli USA è per esempio passato da $1,35 nel 2020 a ben $2,03 nel 2024 registrando quindi un aumento medio del 51% circa e questo vale per la maggioranza di altri prodotti.
Nel lasso di tempo che va tra il 2019 e il 2025 (non ho trovato purtroppo il dato esatto dal 2020 al 2024), i prezzi dei beni di consumo negli USA è cresciuto in media tra il 30 e il 70% come puoi vedere nel grafico qui sotto (cioè in modo simile all’aumento della massa monetaria che abbiamo visto nel range 40-63%).
Cosa significa?
Significa che quando espandono la massa monetaria i prezzi seguono praticamente in modo identico, e non parlo solo dei prezzi dei beni di consumo.
Anche l’indice S&P 500 si è mosso in perfetta correlazione con l’aumento della liquidità globale.
Se correggiamo infatti l’indice S&P 500 all’aumento della massa monetaria dal 2000, scopriamo che in realtà è sceso del 20%.
Questo significa che, anche se il tuo portafoglio azionario potrebbe sembrare in crescita, in realtà la tua ricchezza reale non sta aumentando quanto dovrebbe o addirittura si sta comunque svalutando.
La prospettiva a lungo termine
Se pensi che questa sia solo una situazione temporanea, mi spiace deluderti, probabilmente non sarà così.
Infatti le proiezioni del Congressional Budget Office mostrano che questo trend di espansione monetaria non si fermerà.
I loro grafici prevedono un aumento ancora più aggressivo del deficit pubblico fino al 2035.
Nel grafico qui sopra il CBO stima che il deficit totale supererà il 6%. Mentre nel grafico qui sotto stima che il debito pubblico passerà dal 100% al 118% entro il 2035, il punto più alto mai raggiunto nella storia degli Stati Uniti.
Ecco perché il tuo portafoglio continua a salire ma di fatto, non ti senti più ricco di prima (a meno che tu non sia cresciuto più di questi numeri).
Se hai investito in fondi comuni, 401K o indici, probabilmente stai già perdendo terreno. Guarda infatti i dati degli ultimi due anni:
- 88% dei fondi small cap hanno sottoperformato.
- 86% dei fondi mid cap hanno sottoperformato.
- 77% dei fondi focused hanno sottoperformato.
Quindi se hai investito solo in fondi, indici, tramite la tua banca o 401K senza capire bene cosa stavi facendo e convinto di “proteggere il tuo capitale”, potresti addirittura aver peggiorato la tua situazione finanziaria.
Cosa puoi fare ora per invertire la tendenza?
La prima cosa che puoi fare è prendere il controllo delle tue finanze.
Cioè anziché lasciare i tuoi soldi in mano a terzi, è necessario che tu apprenda in primis ad investire.
Non lasciare che altri gestiscano i tuoi soldi a meno che tu non sia in grado di farlo da te.
Studia i cicli economici e come viene creata la ricchezza in ogni fase di questi cicli. Impara a leggere i segnali che ti dicono quando è il momento di muovere i tuoi capitali e quando è invece il momento di rimanere fermi.
Impara infine a gestire il tuo portafoglio e a posizionarti con astuzia, piuttosto che in preda all’istinto o a quello che “senti dire in giro”.
Insomma fai le tue analisi e verifica tu per primo ogni cosa, i soldi sono tuoi così come anche i rischi, e non puoi delegare a terzi il tuo successo a meno che tu non sappia esattamente quello che stai facendo.
Oggi ci sono moltissimi strumenti che ti permettono di analizzare in pochissimo tempo le aziende su cui posizionarti e non solo: puoi analizzare i protafogli dei big investor in un click, usare l’AI per segmentare e creare report completi su qualsiasi azione tu voglia, insomma una miriade di soluzioni utili non solo a farti risparmiare tempo, ma anche a incrementare le tue performance.
Io ad esempio uso Investing PRO di cui parlo spesso perché lo reputo il miglior strumento in circolazione per chi voglia investire seriamente sui mercati azionari.
Uno strumento molto semplice da usare, intuitivo, potente ed estremamente economico che mi permette di condensare mesi di lavoro di ricerca in appena qualche ora.
Se vuoi dargli un’occhiata, lo trovi qui.
Investi nel “Cavallo di Troia” dell’investimento
Bene ora devi assolutamente sapere che degli asset in grado di battere l’inflazione ci sono.
Esistono infatti ad oggi due asset che hanno regolarmente superato l’espansione monetaria, più tutta una serie di altri asset che stanno iniziando a fare altrettanto:
- Bitcoin : con rendimenti annuali medi del 144% , è diventato il rifugio ideale per chi cerca di proteggere il proprio capitale dalla diluizione monetaria.
- NASDAQ technology stocks: con rendimenti annuali medi del 17,4% , le aziende tech che contiene stanno creando valore in modo costante, battendo l’espansione monetaria.
Ci sono tuttavia anche molti altri asset che possono battere l’inflazione, ma ho selezionato questi due perché sono relativamente semplici da comprendere e acquistare.
Bada bene però, non ti sto dicendo di comprare questi asset, perciò non prendere quanto detto come consigli finanziari, prima di tutto fai le tue dovute analisi, come ti ho detto nel paragrafo precedente!
Ci sono anche molte aziende che hanno fatto bene nel tempo, soprattutto negli ultimi periodi, però selezionarle richiede capacità molto più ampie rispetto il semplice piano di accumulo su un indice come il Nasdaq o Bitcoin.
Anche l’oro sta dimostrando insieme all’argento una forza incredibile e con il suo +46% dell’ultimo anno, sta aprendo uno scenario del tutto nuovo, quindi potenzialmente anche l’oro sarà in questa lista in futuro.
Conclusione
Non lasciare che i paroloni che dicono in TV e nei giornali ti confondino privandoti della possibilità di costruire ricchezza.
Prendi il controllo della tua finanza personale, impara a vedere oltre la superficie e investi nei veri driver della crescita, perché l’inflazione non è solo una questione di prezzi che salgono: è una questione di potere e controllo su come il denaro viene gestito.
E tu puoi fare la differenza.
Un abbraccio,
Stefano
Ps. Ti lascio il mio ultimo video in cui parlo del potenziale crash del 2026 (e commento quello di qualche mese fa).