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Indici: meglio un PAC o una martellata?

Pubblicato 04.03.2022, 12:58
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

meglio un pac o un pic

Vi racconto una storia: il signor Pistini - dietro consiglio dell’amico, signor Candido - si presenta dal dottor Volpini e gli chiede come investire 100 mila euro, ma con cautela.

Volpini attacca il disco: “visto l’orizzonte temporale di lungo periodo; visto che oggi i rendimenti delle obbligazioni sono a 0 non ci restano che le azioni.

Ma lo sappiamo che le azioni sono ballerine e quindi il modo migliore per investire senza patemi è farlo “a rate".
Infatti se lei investe tutti i soldi in una sola volta - anche se il fondo è gestito benissimo - rischia troppo. La Borsa è imprevedibile. Basta una guerra e tra 6 mesi lei si potrebbe ritrovarsi con una perdita di un terzo del suo capitale. Non deve rischiare!

Invece se entra un tanto al mese - tutti i mesi, come una formichina, per i prossimi 10 o 15 anni - e fortunatamente - sottolineo, fortunatamente - il mercato dovesse scendere lei comprerà le quote del fondo azionario ad un prezzo basso e quindi farà scorta a basso prezzo, come una brava massaia.

Prima o poi il mercato risalirà - perché nel lungo periodo risale sempre - e lei avrà comprato basso e venderà alto. Non è quasi una magia?”

Dopo il pippone Pistini decisamente impressionato sta per firmare, quando chiede: ma ci sono dei dati che possono sostenere quanto ha detto?

Volpini tranquillo dice: Ma lo sa che lei è un bel tipo? E’ il primo che me li chiede! Non lo so se ci sono dei dati: sicuramente ce ne saranno in giro, ma cosa ci importa? Non potrtanno che confermare quento detto. E’ una questione matematica. Il pac utilizza la volatilità dei mercati e la fa lavorare per noi.

I prezzi salgono e scendono e quindi – mese dopo mese - lei media il prezzo di carico delle quote. Comprando basso grazie alla volatilità dei mercati alla fine avrà un gruzzolo che rivenderà alto.

E Volpini fa anche uno schemino molto convincente, fatto a matita.

Ma Pistini - ligio al suo cognome – tornato a casa senza aver firmato dice al figlio: “cercami su internet un po’ di dati di come sono andati i mercati azionari principali e aiutami con Excel”.

Si ma cosa devo fare? Chiede il figlio.

Fai un po’ questo calcolo: immagina che nel 1985 io abbia aperto un PAC da 5 anni.

Guarda pà, ho fatto i conti. Partendo nel febbraio 1985 avresti concluso l’investimento nel marzo 1990 e mettendo 1000 euro al mese avresti investito 60000 euro e ricavato quasi 81000 euro.

Tutto contento Pistini dice al figlio. Ok ma non mi basta.

Adesso immagina che anche il mese dopo, nel marzo 1985 dopo io abbia aperto un altro Pac uguale al primo. Preciso di 60 mesi come l’altro. E naturalmente finirà il mese dopo il primo nel 1990.
Quanto avrei guadagnato?

Papà, con il Pac del mese successivo avresti ricavato 79000 euro sempre versandone 60 mila.

Bene adesso fino simula ogni pac possibile aperto un mese dopo l’altro fino ad oggi. E vedi alla fine quanto avrei guadagnato.
Solo che... papà, ci sono 358 pac dal 1985 al 2019 anno in cui finisce l’indice BCI performance.

Ah... e in effetti 358 cicli di pac sono un po’ tanti.

Come possiamo capire se fare il pac mi conviene? Chiede al figlio. Guardiamo i dati.

A conti fatti il pac a 5 anni che ha fatto peggio ci ha fatto versare 60 mila euro e ne abbiamo ricavati 34mila. Con quello che ha fatto meglio abbiamo versato 60 mila e ricavato 158 mila.

E soprattutto tieni conto che circa il 30% dei pac si chiude in perdita alla fine dei 5 anni.
Aspeè!

Cioè mi stai dicendo che ho una probabilità su tre di perdere se faccio un pac a 5 anni sulla Borsa Italiana?

Stando ai dati storici del BCI performance dal 1985 al 2019 sì.

E se allungo il periodo del pac a 10 anni cosa succede?
Intanto ci sono meno cicli di pac perché il periodo si allunga: ce ne sono 298.
In questo caso i Pac in perdita a fine periodo passano al 19% circa.

E il ricavo medio è 182mila euro versandone 120 mila.

E se allungo il periodo a 15 anni?
I pac diventano 238 e la percentuale di quelli in perdita si riduce al 12% circa.
E il ricavo medio versando 180 mila euro è di 310 mila euro.E se confronto i dati con un PIC?

il resto della storia lo trovi nel video!

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Ultimi commenti

concordo con Gabriele. Sarebbe bello vedere i dati anche per SP500 e Global anche se in questi è più dfficile perchè, utilizzando strumenti come gli ETF in USD, c'è anche il rischio valuta che aumenta/diminuisce il guadagno/perdita.
ragionamento che trova riscontro SOLO se uno ha deciso di investire sulla Borsa Italiana... che come al solito è un bias comportamentale (investire sul PROPRIO MERCATO DI RIFERIMENTO) che tuti i consulenti dovrebbero far evitare ai propri clienti. Vorrei chiedere al collega di far lo stesso calcolo in cui mi pare ferrato sull' SP 500, oppure su un MSIF Global Brands. Anzi gli do anche un'idea: lo faccia pure sulla LOST DECADE del mercato americano, dal 2000 al 2013... provate pure... vediamo...
ma alla fine il pac conviene o non conviene io ne ho stipulato uno di 10 anni
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