Quanto capitale di partenza è necessario per investire? Vediamo perciò quali sono gli elementi da valutare per rispondere a questa domanda:
- obiettivi finanziari
- propensione al rischio
- livello di indebitamento
- capacità di risparmio mensile
- possibilità di incrementare le fonti di reddito
Immaginate infatti di avere come obiettivo una rendita fissa di 500 Euro al mese da raggiungere entro i prossimi 5 anni (quindi 6.000 Euro/anno).
Sarebbe alquanto sfidante (se non impossibile) raggiungerlo se il mio capitale di partenza fosse di 1.000 Euro (ipotizzando infatti che tu riesca ad ottenere una rendita del 5% annuo, si parlerebbe di 4 Euro al mese circa, e nella migliore delle ipotesi che il tuo capitele raddoppi in 5 anni, parleremmo sempre di 8 Euro al mese più o meno).
Perciò è importante definire innanzitutto gli obiettivi (inserendo le cifre e l’orizzonte temporale entro cui realizzarli).
Una volta fato ciò, dovete quindi stabilire in base agli obiettivi 2 cose ulteriori:
- il vostro capitale di partenza
- la vostra capacità di risparmio mensile
In base a questi 2 elementi, potrete adottare diverse strategie per incrementare il vostro patrimonio, andando ad agire su più leve a seconda della vostra situazione iniziale, che potrebbe rientrare in una di quelle sotto elencate:
- Capitale adeguato a costruire un portafoglio ma capacità di risparmio ridotta
- Capitale insufficiente ma capacità di risparmio elevata
- Capitale e capacità di risparmio insufficienti
- Capitale e capacità di risparmio adeguati
Il capitale adeguato
Non penso esista una cifra “giusta” per tutti, tuttavia considerando i costi per ciascun ordine eseguito, magari delle spese di gestione conto corrente e deposito titoli, penso che una cifra da cui iniziare a considerare di strutturare un portafoglio (molto basic) dovrebbe essere almeno di 10.000 Euro.
Nel caso invece optassi per un portafoglio semplice (2 etf, magari un azionario globale ed un obbligazionario globale, oppure un lifestrategy) allora potrei eccezionalmente scendere a 5.000 Euro.
Qualora il capitale iniziale fosse adeguato, potrete iniziare a costruire una strategia molto semplice (costituita ad esempio da 2-3 strumenti ben combinati tra loro ribilanciando periodicamente), e magari qualora la capacità di risparmio dovesse consentirlo, attivare contemporaneamente 1 o più piani di accumulo.
Se invece sia uno che l’altro non fossero sufficienti, dovrete lavorare molto all’incremento della capacità di risparmio, e magari porvi come primo obiettivo proprio quello di costruire un capitale di partenza almeno pari a quanto visto sopra.
Il tempo tuttavia potrebbe essere dalla vostra parte, prendete l’esempio che vi ho messo nell’immagine sotto.
Un piano di accumulo mensile da 150 Euro, in 15 anni può consentire di far crescere il proprio capitale notevolmente, ipotizzando un rendimento del 5% (comunque non eccessivamente ambizioso se guardiamo ai rendimenti storici del mercato azionario, e considerando i rendimenti attesi a 10 anni di poco inferiori, allungando l’orizzonte temporale potremmo non essere così distanti dalla realtà).
Di seguito i rendimenti attesi sui prossimi 10 anni
L’ultimo aspetto infine che dovete SEMPRE valutare, è quello dei costi. Infatti, l’incidenza delle commissioni di acquisto, vendita, e gestione annua (per etf e fondi) vanno ad impattare sul risultato finale, perciò se avete un capitale di partenza di 1.000 Euro ad esempio, capite bene che una commissione fissa (come spesso succede) di 10 Euro per l’acquisto dei singoli investimenti equivale a pagare l’1% ogni volta, e questo alla lunga danneggia le performance, specie se periodicamente dovete ribilanciare il portafoglio.
Come calcolare il rendimento che mi serve
Vediamo ora con Excel come riuscire a quantificare nella propria pianificazione se gli obiettivi sono raggiungibili oppure no.
Immaginiamo di avere un capitale di partenza di 10.000 Euro, e che il nostro obiettivo sia 20.000 Euro tra 6 anni.
Utilizzando Excel, dovrete procedere come nell’immagine sotto:
Su una prima colonna impostate il valore iniziale (in negativo) ed il valore finale del capitale. Nella colonna a fianco, mettete la data di oggi, e poi la data finale. A questo punto, usate la formula Tir.X, ed otterrete il rendimento % necessario per passare da 10.000 Euro a 20.000 Euro in 6 anni.
Perché è importante questo lavoro, perché questo vi darà l’idea innanzitutto della fattibilità dell’obiettivo (se avete bisogno del 20% annuo in 6 anni è fantascienza).
In secondo luogo vi darà una prima indicazione sul tipo di portafoglio da costruire (se ad esempio avessi bisogno di un rendimento superiore al 4% annuo, è chiaro che dovrò essere più sbilanciato sull’azionario piuttosto che sui bond o sulla liquidità).
Nel calcolo eseguito sotto, capite bene che per raddoppiare il mio capitale in 6 anni dovrei fare il 12.24% annuo composto, decisamente complicato di questi tempi. Ecco quindi che dovrò ridimensionare le mie aspettative.
Alla prossima!
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"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non costituisce sollecitazione, offerta, consigli, consulenza o raccomandazione all'investimento in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets, viene valutato da più punti di vista ed è altamente rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore"