Negli Stati Uniti, secondo quanto riportato dal dipartimento del Commercio, le spese per consumi sono salite ad agosto dello 0,3% rispetto al mese precedente, come atteso dagli analisti.
Anche i redditi personali sono cresciuti dello 0,3%, ma in questo caso meno di quanto previsto dagli esperti (0,4%).
I dati di luglio sono rimasti invariati, le spese a +0,4% e i redditi a +0,3 per cento. Il dato Pce (personal consumption expenditures price index), ha registrato un +0,1% ad agosto su base mensile, su base annuale, il dato è cresciuto del 2,2 per cento, vicino ai massimi degli ultimi sei anni. La componente (core), depurata dagli elementi volatili, è rimasta invariata su base mensile ed è aumentata del 2% su base annuale.
In Italia, il nuovo governo ha appena pubblicato i suoi piani di bilancio, respingendo i desideri di Tria di mantenere il disavanzo pubblico al 2% del PIL italiano, arrivando invece al 2,4%.
Secondo le norme che hanno stabilito l'euro, un deficit non dovrebbe superare il 3% del PIL. Gestire un deficit fiscale significa aumentare il debito nazionale per bilanciare i libri. Il debito italiano si attesta attualmente al 131% del PIL (secondo solo alla Grecia nella zona euro).
Il debito nazionale italiano è già di 2,300 miliardi di euro. La Comunità Europea aveva sollecitato l'Italia ad affrontare il suo onere del debito, che secondo i criteri di convergenza, era limitato ad un obiettivo del 60% del PIL, ma che si è arenato quando è scoppiata la crisi finanziaria globale; anche il debito tedesco è del 64,1%.
Sotto il precedente governo italiano, il piano prevedeva un disavanzo dello 0,8% nel bilancio attuale, con l'obiettivo di eliminare il deficit entro il 2020.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi
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