Rassegna giornaliera sul mercato forex 23.01.2020
Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.
Dopo il calo generale registrato ieri da azioni, valute e rendimenti dei titoli, molti investitori si attendono ulteriori perdite. La crescente avversione al rischio è una seria possibilità, ma oggi c’è una calma apparente sui mercati finanziari. Il coronavirus si sta diffondendo dalla Cina, ma la trasparenza del paese e la decisione drastica di vietare gli spostamenti da Wuhan (decisione che durante l’epidemia della SARS non era stata presa) fanno sperare agli investitori che il virus si riesca a contenere. In Cina le cancellazioni dei viaggi sono state tantissime e da Whuan (11 milioni di abitanti) sarà praticamente impossibile uscire. Il numero dei contagi probabilmente salirà ma gli ultimi sviluppi hanno evitato un collasso del cambio USD/JPY, che resta fermo. Detto ciò, continuiamo ad attenderci un calo del cambio USD/JPY a 109,50 con un possibile scivolone a 109. Il Dow ha mantenuto i guadagni ma tutti i segnali indicano un’imminente correzione che potrebbe portare il cambio USD/JPY ai livelli che abbiamo indicato.
Il dollaro canadese è stato fortemente colpito dall’annuncio di politica monetaria di oggi. Nonostante i tassi di interesse siano rimasti invariati, la BoC ha chiarito che la possibilità di un allentamento resta sul tavolo. Le previsioni di crescita per il 2020 sono state riviste al ribasso e il termine “appropriato”, che descriveva i tassi di interesse, è stato eliminato dalla dichiarazione. La spesa dei consumatori è stata “inaspettatamente debole” ed il gap di produzione è più ampio. Dunque, la banca centrale dovrà vedere se il rallentamento sarà più duraturo. Secondo il Governatore Poloz, non è assicurato un taglio dei tassi "in questo momento", ma potrebbe essere necessario in futuro. Il governatore riconosce la pressione ribassista sull’inflazione ed ha indicato che “si considererà un taglio dei tassi” qualora le previsioni venissero disattese in maniera significativa. Si tratta di previsioni assolutamente diverse rispetto a quelle di dicembre in cui la banca centrale si concentrava sulla resilienza dell’economia. Il cambio USD/CAD è salito sopra 1,31 e potrebbe salire fino a 1,33.
Ora ci si chiede se l’annuncio di giovedì della Banca Centrale Europea accenderà I fuochi d’artificio come ha fatto la decisione del tasso della Banca del Canada. Durante l’ultimo vertice della BCE di dicembre, l’euro è schizzato grazie alle previsioni rosee della banca centrale. Christine Lagarde ha presieduto il suo primo vertice ed ha parlato di rischi minori e di segnali di un aumento contenuto dell’inflazione core. Le previsioni sono state ulteriormente supportate dalla revisione al rialzo del PIL e dell’inflazione per il 2020. Da allora, abbiamo visto segnali positivi nell’economia della zona euro.
Tuttavia, la questione più importante non saranno le previsioni della banca, ma la possibilità di cambiare l’obiettivo di inflazione. Questo mese la Presidente Lagarde ha chiarito che la strategia della politica monetaria sarà rivista e questo potrebbe portare al primo importante cambiamento della politica degli ultimi 17 anni. Il punto focale sarà quello di stabilire se l’obiettivo “poco al di sotto del 2%” sia ancora appropriato. Tuttavia, si tratta di una decisione importante, che non verrà certo presa giovedì. La BCE dovrà avviare un processo che potrebbe richiedere mesi se non anni per vedere la luce.