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Durante la notte i futures USA hanno mollato la presa, evidenziando le preoccupazioni degli investitori a seguito della pubblicazione del Beige Book della FED. Documento che ha messo in risalto un certo pessimismo nonostante il presidente della Fed di New York Williams abbia affermato che il tapering potrebbe iniziare prima piuttosto che poi. I commenti di Williams sono stati ulteriormente supportati da un dato assolutamente mostruoso dei JOLTS di 10,924 milioni. Dato che conferma come l'occupazione non sia il problema degli Stati Uniti e che consente un certo ottimismo dopo il pessimo NFP di venerdì scorso.
Nel frattempo il segretario al Tesoro americano Yellen ha inviato una lettera ai leader del Congresso avvertendoli che il governo degli Stati Uniti finirà i soldi a ottobre a meno che il Congresso stesso non accetti di aumentare il tetto del debito.
Elementi che introducono ulteriori tensioni e tali tensioni si riflettono sui mercati, con la propensione al rischio che fatica a tenere il passo delle scorse settimane. Non sorprende, quindi, che gli investitori abbiano venduto azionario, seppur in modo contenuto. Il principale beneficiario di tale movimento è stato il dollaro USA, che ultimamente sta godendo di ottima salute. I mercati azionari statunitensi potrebbero facilmente scendere del 10% ed essere ancora in una fase rialzista imponente, quindi le preoccupazioni al momento possiamo ritenerle infondate.
I dati sull'inflazione cinese sono passati in secondo piano perché privi di particolari scossoni. L'inflazione di agosto su base annua e su base mensile sono state rispettivamente dello 0,80% e dello 0,10%, leggermente inferiore alle attese. Il PPI YoY è salito al 9,50%, ma è stato solo leggermente superiore a luglio.
Oggi l'attenzione sarà focalizzata sulla decisione politica della Banca centrale europea. È probabile che i tassi rimangano invariati, ovviamente, eventuali movimenti potrebbero intervenire solo se la BCE dovesse annunciare un tapering o perlomeno una data per l'inizio della riduzione negli acquisti di asset. Secondo molti analisti anche stavolta saranno le colombe del board ad avere la meglio. Un tapering orientato su un periodo più lungo dovrebbe sostenere l'euro.