Come previsto, la Banca del Giappone (BoJ) ha mantenuto invariata la sua politica monetaria, lasciando il tasso di breve termine al -0,1%, mentre continuerà a monitorare la curva dei rendimenti e i programmi di acquisto di asset.
Stamattina i titoli azionari giapponesi sono positivi, mentre lo yen giapponese ha ceduto terreno contro quasi tutte le altre valute.
Lo JPY ha perso lo 0,86% contro l’AUD, lo 0,68% contro il dollaro e lo 0,60% nei confronti dell’euro, perché la banca ha detto che espanderà la base monetaria finché l’obiettivo d’inflazione non sarà raggiunto.
Il Nikkei ha guadagnato lo 0,53%, il più ampio indice Topix è salito dello 0,21%. In definitiva, la BoJ non ha motivo di espandere l’allentamento giacché Kuroda ha finalmente la valuta più debole che tanto desiderava.
A nostro avviso, il mercato non crede che la BoJ riuscirà a raggiungere il suo obiettivo d’inflazione nei tempi previsti, nemmeno utilizzando gli strumenti di politica monetaria.
Il recente miglioramento delle prospettive sui rendimenti negli USA e i commenti da falco pronunciati ieri da Janet Yellen all’Università di Baltimora fanno allontanare gli investitori dai beni rifugio come lo JPY, il CHF e l’oro.
Il cambio USD/JPY ha ripreso il suo rally, toccando quota 118,24. Permangono i rischi al rialzo, ma la coppia di valute è ancora in territorio di iper comprato, ciò significa che un ritracciamento è davvero possibile.