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La Cina allenta i lockdown: il titolo Apple riuscirà a riprendersi?

Pubblicato 01.12.2022, 16:32
Aggiornato 09.07.2023, 12:31

Il titolo Apple (NASDAQ:AAPL) chiude in ribasso il mese di novembre, con i “brutali” problemi della catena di approvvigionamento che pesano sulle sue azioni. Questa settimana i problemi delle forniture in Cina sono peggiorati ancora, tra le violente proteste presso la fabbrica di iPhone a Zhengzhou, gestita da Foxconn, che evidenziano gli effetti della politica zero-Covid del paese sulle aziende tech globali.

I problemi nella fabbrica sono iniziati ad ottobre, quando un gruppo di dipendenti ha lasciato l’impianto per la recente impennata di contagi da coronavirus. Sebbene Foxconn abbia offerto bonus ai lavoratori per tornare al lavoro, i dipendenti appena assunti hanno dichiarato che la compagnia non ha poi mantenuto la promessa, scatenando un violento scontro tra i dipendenti e gli addetti alla sicurezza che indossavano tute protettive.

È di questa settimana la notizia che i lockdown a Zhengzhou sono finiti. La maggior parte dell’azionario cinese ha risposto positivamente alla notizia.

“Ci sono delle buone notizie nella cupa tempesta per Cupertino”, afferma Daniel Ives, analista di Wedbush.

Diversificare allontanandosi dalla Cina

Date le ultime notizie dalla Cina, non sorprende che Apple stia lavorando per diversificare la sua catena di approvvigionamento allontanandosi dal paese. I recenti dati sulle catene di approvvigionamento, riportati da Reuters, mostrano che l’esposizione di Apple alla manifattura cinese stava già scendendo dallo scoppio della pandemia nel 2020.

Tra il calo della produzione e le recenti proteste, gli analisti si aspettano che Apple si allontani ancor più velocemente dalla Cina. L’importanza della Cina nella produzione globale di Apple è già considerevolmente calata. Nei cinque anni precedenti al 2019, la Cina era la sede principale del 44-47% degli impianti di produzione della compagnia, dato poi sceso al 41% nel 2020 e al 36% nel 2021.

Il report mostra anche come è cambiata la struttura delle forniture globali da quando Apple e i suoi fornitori hanno diversificato allontanandosi dalla Cina e concentrandosi su nuovi investimenti in India, Vietnam, USA e Taiwan, tra gli altri. Tuttavia, l’esposizione del colosso del tech alla Cina resterà alta almeno per un altro paio d’anni.

Storicamente, la Cina è il principale centro di fornitura di Apple: Foxconn vi basa il 70% della produzione globale di iPhone. Ma il panorama sta cambiando, tra la politica zero-Covid cinese e i crescenti scontri geopolitici tra Pechino e Washington che pongono dei rischi a lungo termine ormai impossibili da ignorare.

E quindi Foxconn sta aumentando la produzione in India, progettando di quadruplicare la forza lavoro nella sua fabbrica di iPhone nel paese in due anni.

Il colosso bancario di Wall Street JP Morgan si aspetta che Apple sposti circa il 5% della produzione di iPhone 14 in India quest’anno e produca un iPhone su quattro là entro il 2025. La banca prevede che il 25% di tutti i dispositivi Apple sia prodotto fuori dalla Cina entro il 2025, contro l’attuale 5%.

Miliardi di ricavi da iPhone persi o rinviati

Parlando degli eventi di questo mese, Ives spiega che il blocco della produzione nella fabbrica di iPhone è come un “albatross” per il colosso del tech.

“Ogni settimana di chiusura e proteste stimiamo stia costando ad Apple circa un miliardo di dollari la settimana di vendite di iPhone perse. Ora manca probabilmente il 5% delle vendite di iPhone 14 a causa di queste brutali chiusure in Cina”, ha riferito alla CNN.

Ives nota che la domanda di iPhone 14 è stata decisamente superiore all’offerta nel weekend del Black Friday, e potrebbe portare ad una significativa carenza a Natale. Secondo lui, i problemi nella fabbrica di Foxconn sono stati un duro colpo per Apple in questo trimestre fiscale.

Aggiunge che le carenze di iPhone 14 pro “sono peggiorate nell’ultima settimana, con scorte molto basse”. Nello specifico, Ives prevede che le scorte di iPhone di Apple siano circa il 25-30% al di sotto dei normali livelli in vista del periodo natalizio.

L’analista di TF International Securities Ming-Chi Kuo, uno dei più seguiti quando si tratta di Apple, stima che oltre il 10% della produzione globale di iPhone sia stata colpita dai problemi nella fabbrica di Zhengzhou. Le sue previsioni arrivano in scia alla notizia di Reuters che Foxconn si aspetta una perdita di spedizioni di iPhone fino al 30% dall’impianto di Zhengzhou a novembre.

Sintesi

Il prezzo del titolo Apple è sceso a novembre, a seguito dei problemi in una fabbrica chiave in Cina. Di conseguenza, gli analisti stimano miliardi di ricavi da iPhone persi per questo trimestre. Sebbene il titolo sia noto per avere una serie di prospettive a lungo termine che lo rendono allettante agli occhi degli investitori, la compagnia continua ad affrontare problemi seri legati alla catena di approvvigionamento interconnessa globale.

Dato che la Cina ha messo fine ai lockdown nella città in cui si trova il centro di produzione di iPhone, i tori di Apple sperano che Foxconn riesca ad aumentare la produzione, aiutando il titano del tech a recuperare parte delle entrate perse e a registrare un trimestre decente a dicembre.

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