La Cina taglia i tassi. Lunedì pioggia di dividendi a Piazza Affari

Non era mai successo che la banca centrale cinese operasse un taglio del Loan Prime rate a 5 anni da 4,6 a 4,45%, la maggiore riduzione dal 2019, da quando esiste questo tasso utilizzato soprattutto come parametro per i mutui. In Usa proseguono le trimestrali sotto le attese per i titoli della grande distribuzione.
Un occhio al mercato dei bond che vede i cds, costo di assicurazione sui default obbligazionari, salire.
Ci spostiamo infine a Piazza Affari per vedere quali titoli lunedì staccheranno i dividendi più elevati.
 
La Banca del Popolo cinese
 
Mondo a due velocità, con la Cina che tagli ai tassi e Bce e Fed che li alzano.
 
Nel dettaglio, la People''s Bank of China ha tagliato il tasso di prestito a cinque anni (Loan Prime Rate, Lpr) al 4,45% dal 4,6%, la piu'' grande riduzione singola da quando il tasso e'' entrato tra gli strumenti della banca centrale nel 2019 e una riduzione maggiore rispetto a quella di 10 punti base con cui aveva agito all''inizio del 2020. Si tratta dell''ultima di una serie di misure mirate della banca centrale per sostenere l''economia.
Perché è importante? Perché neanche nella prima ondata di Covid le autorità cinesi erano intervenute con tale decisione, segno che il mood è cambiato e, probabilmente, Xi Jinping, in difficoltà, vuole dare una scossa all’economia per recuperare i consensi persi a causa dei lockdown.
Forte impennata del greggio ieri, dopo che la Cina ha detto di voler riaprire già dal primo di giugno. Importante aumento delle importazioni di petrolio cinese dall’Arabia.
 
Le tensioni sul fronte dei bond aumentano.

Aumentano i  costi di assicurazione sui default obbligazionari in tutto il mondo.La linea bianca indica il costo dei cda investment grade in Usa, la Gialla in Asia e quella azzurra l'Europa.

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