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La curva del rendimento indica una recessione o un’opportunità per S&P 500?

Pubblicato 27.06.2018, 16:01
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Sepolto sotto tutte queste interminabili parole su una guerra commerciale, ma direttamente alimentato da esse, troviamo un chiaro segnale dal fatto che il rendimento dei Buoni del Tesoro USA stia al momento facendo suonare un rumoroso campanello d’allarme. “Wall Street teme che un appiattimento della curva del rendimento stia per predire una recessione” scrive Barron’s. E Bloomberg aggiunge “la guerra commerciale ha portato la curva del rendimento all’andamento più piatto dal 2007”.

La curva del rendimento, una misura che confronta il differenziale tra il rendimento dei bond sovrani a breve e lungo termine - di solito i Buoni del Tesoro USA a 10 anni rispetto a quelli a 2 anni - normalmente dovrebbe essere ampia abbastanza da far sì che i bond a lungo termine abbiano un rendimento migliore rispetto a quelli a breve termine. E questo ricompenserebbe gli investitori che aspettano di più per avere un ritorno dei loro investimenti, compensando allo stesso tempo la loro esposizione ad un’inflazione più alta, che eroderebbe il rendimento di quelli potenzialmente più datati.

10-Y vs 2-Y Yields

Tuttavia, quando la curva del rendimento si appiattisce - con la possibilità che si invertano i tassi a breve termine, fornendo quindi un rendimento più alto rispetto a quelli a breve termine - fa presagire delle prospettive tetre per gli investitori. Questo perché non vorrebbero restare bloccati ai tassi attuali se c’è la possibilità di un rendimento più alto all’orizzonte.

Allo stesso tempo, i mercati azionari stanno diventando iperattivi. Lo scorso anno gli investitori non dovevano fare altro che comprare titoli azionari, che stavano schizzando. Al momento, invece, tra le difficoltà geopolitiche e l’assenza di chiarezza economica, gli esperti stanno facendo gli straordinari per cercare di capire quali saranno gli asset che saranno più produttivi in futuro.

Siamo ancora rialzisti sui titoli azionari, ma gli scambi statunitensi di ieri, durante i quali i due principali riferimenti USA, l’indice S&P 500 ed il Dow Jones Industrial Average, hanno oscillato tra rialzi e ribassi per poi chiudere però quasi invariati, non offrono alcun indizio. Gli investitori potrebbero allora porsi alcune o tutte le seguenti domande per cercare di avere un po’ di chiarezza:

  • Gli scambi globali finiranno per interrompere la prima crescita globale sincronizzata dai tempi dell’ultima depressione?
  • L’inasprimento della Fed è troppo rapido, soprattutto ora che la possibilità di una guerra commerciale sta già facendo aumentare il rischio?
  • L’economia cinese apparentemente debole, insieme al suo mercato azionario entrato ufficialmente in territorio ribassista, dovrebbe essere considerato un indicatore chiave della direzione delle borse globali?
  • O i titoli azionari USA sono più isolati, considerato che l’economia del paese continua a crescere come indicano il tasso di disoccupazione più basso degli ultimi 18 anni, l’alta fiducia dei consumatori e la prospettiva di un PIL al 4%? Tutto ciò non dovrebbe far salire ancora di più la domanda dei titoli azionari USA, facendone schizzare il prezzo?

Tuttavia, l’incessante appiattimento della curva del rendimento dovrebbe far riprendere fiato agli investitori. Con un differenziale dello 0,326% al momento, la curva si attesta al minimo dal 2007, quando l’economia statunitense si avviava a vivere quella che presumibilmente è stata la recessione peggiore in quasi 80 anni. Inoltre, bisogna ricordare che ogni recessione negli ultimi 60 anni è stata preceduta da una curva del rendimento invertita.

Ciononostante, continuiamo a confermare la nostra posizione rialzista sui titoli azionari.

S&P 500 Daily

L’indice S&P 500 è scambiato all’interno di un canale rialzista. Il recente selloff è avvenuto dopo che aveva raggiunto l’apice del canale. E quindi non ci aspettiamo nient’altro che una correzione.

La High Wave candle di ieri, tuttavia, è stata abbastanza buona da restare sia sopra la dma a 50 che quella a 100. Allo stesso tempo, la dma a 200 sta “difendendo” la linea rialzista dal minimo di febbraio. Di conseguenza riteniamo che l’attuale clima incertezza sia precursore di un’opportunità di acquisto.

Strategie di trading - posizione lunga

I trader conservatori dovrebbero aspettare una piena correzione verso la linea rialzista, o il fondo del canale, per assistere ad una ripresa che confermi il rialzo, con almeno una candela verde lunga ad inglobare la precedente candela rossa o una candela piccola di qualsiasi colore.

I trader moderati potrebbero aspettare per entrare con una posizione lunga o quando raggiungerà la linea rialzista, senza aspettare una ripresa, o quando ci sarà una ripresa senza il raggiungimento della linea di trend rialzista.

I trader aggressivi potrebbero entrare con una posizione lunga ora, con uno stop-loss sotto il minimo di ieri, sotto 2.700, contando sul fatto che la dma a 50e a 100e la High Wave candle di ieri indichino un’inversione a breve termine, di nuovo verso l’apice del canale.

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