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La Fed potrebbe portare l’economia USA in recessione

Pubblicato 14.01.2022, 14:02
Aggiornato 20.09.2023, 12:34

Questo articolo è stato scritto in esclusiva per Investing.com

I tassi di inflazione a dicembre non hanno dato segno di rallentamento, con l’indice sui prezzi al consumo (IPC) su del 7% su base annua e l’indice sui prezzi alla produzione (IPP) a +9,7%. Il rimbalzo, sia dell’indice IPC che dell’IPP, è stata una sorpresa, soprattutto dopo un report manifatturiero dell’ISM ed un indice sui prezzi pagati più deboli del previsto ed il forte calo dei prezzi di petrolio e benzina a novembre.

I trend storicamente hanno favorito un alleviamento della pressione inflazionaria grazie a questi fattori, ma ora il greggio è di nuovo in salita ed altre materie prime come il rame ricominciano a salire, mentre il dollaro ne indebolisce qualcuna. Il grande rischio per questa economia è che l’inflazione continui a salire, finendo per portare l’economia statunitense in recessione.

Tassi di inflazione alti

Sebbene dei tassi di inflazione alti non sempre abbiano portato ad una recessione negli Stati Uniti, dalla fine degli anni Quaranta quasi tutte le impennate dell’indice sui prezzi al consumo su base annua sono state associate ad una recessione importante. Anche se stavolta potrebbe essere diverso, le probabilità sembrano suggerire che non sarà così.

CPI Y/Y Change

Inasprimento della politica monetaria

Anche se la Fed ora sta lavorando duramente per far scendere i tassi di inflazione, potrebbe essere troppo poco e troppo tardi. La Fed sta tentando di inasprire la politica monetaria, il che ucciderà il lato della domanda dell’economia, quando si stima già che l’economia statunitense vedrà un rallentamento del tasso di crescita. Un recente sondaggio di Reuters mostra che la crescita del PIL nel 2022 dovrebbe rallentare al 3,9% dalla stima del 5,6% e poi ancora al 2,5% nel 2023. Non ci vorrebbe molto perché la Fed inasprisca eccessivamente e causi una contrazione.

CPI Y/Y Change

Ed è proprio quello che è successo in passato. Storicamente, un’inflazione più alta ha spinto la Fed ad incrementare aggressivamente il tasso dei fondi federali nei cicli precedenti, a partire dagli anni Settanta. Ogni volta, la combinazione del tasso dei fondi federali più alti e dell’alto tasso di inflazione ha fatto cadere in recessione l’economia statunitense. Stavolta sembra che succederà lo stesso, in quanto la Fed punta ad alzare i tassi nel 2022 e i mercati cominciano ad aspettarsi ben quattro aumenti.

Gli stipendi non riescono a tenere il passo

Un altro motivo di preoccupazione sono i compensi reali. Recenti dati mostrano che, rivisti sull’inflazione, i compensi sono scesi del 2,3% a dicembre rispetto ad un anno fa, segnale che i guadagni dei consumatori non stanno tenendo il passo con il cambiamento delle dinamiche di inflazione dell’economia. I compensi sono in calo se rivisti sull’inflazione dal maggio 2021.

Change In Adjusted Wages

Nonostante l’inflazione alta e la minaccia che la Fed alzi i tassi e riduca il bilancio, i rendimenti non stanno salendo, soprattutto nella parte lunga della curva. I decennali sono ancora scambiati intorno all’1,75%. I bond a 2 anni sono scambiati a 90 punti base. Questo comporta un appiattimento della curva e suggerisce che il mercato dei bond fatica a credere che la Fed sarà aggressiva con l’aumento dei tassi come dice.

Questo può solo significare che il mercato dei bond non pensa che la Fed arriverà ad alzare i tassi quanto dice, perché il mercato dei bond si aspetta un considerevole rallentamento economico in arrivo. Sebbene la curva del rendimento non stia ancora dando segnali di recessione, lo spread tra i bond a 30 e a 5 anni è scambiato ad appena 55 punti base, appiattendosi drasticamente da maggio. Al momento, un’inversione non sembra fuori questione.

Ciò peserebbe sui mercati azionari, con i titoli che hanno alte valutazioni che non mettono pienamente in conto le probabilità di una Fed aggressiva e contano su una crescita degli utili dell’8% nei prossimi dodici mesi. Ma, se i compensi non tengono il passo con l’inflazione in aumento, ciò potrebbe pesare sugli utili delle aziende, rallentando la crescita e comportando contrazioni dei multipli, innescando ulteriori ribassi del valore delle azioni.

Sembra che la storia stia per ripetersi, di nuovo.

Ultimi commenti

sei troppo pessimista caro il mio Leopardi
Non ci sarà recessione, sarebbe davvero assurdo
Ancora non siamo arrivati ai massimi per l’inflazione
Pronti ad implodere?
Si Comincia tu ... 🤣
Io ne resto fuori per ora, dal mercato. Troppe cose non dette dalle Banche e dati che dicono altro
Non era meglio togliere liquidità gia da inizio 2021?
Questione prezzi oil: non bastano poche sedute ed un calo misurato per incidere sulla dinamica dei prezzi; difatti oggi il petrolio è tornato ad 82 dollari. In assoluto non si può pretendere di riassorbire un inflazione di questa portata in pochi mesi, cosi come pare creda il mercato, semplicemente adottando una politica monetaria neutrale; la spirale inflazionistica è appena all'inizio, se non si disinnesca di prorarrà per tutta la filiera. Quando una politica monetaria porti in recessione l'economia dipende da molti fattori, che si possono riassumere semplicemente in questo: la dimamicità del sistema economico, e la capacità di assorbire e ripartire l'inflazione. Qualcuno dovrà pagarne il prezzo, e se il sistema economico è debitamente dinamico, c'è buona possibilità che il prezzo verrà equamente ripartito. Concordo sul fatto che comunque sarà troppo tardi, e questo ritardo mi insospettisce molto: alla FED non sono tonti, perchè stanno ancora aspettando?
Le decisioni della Fed a me preoccupano, ma anche il loro aspettare
 spero, sono certo abbiano i loro buoni motivi.. ma certo il gioco viene di molto rischioso!
l'inflazione non può rallentare visto che ad oggi FED e BCE stanno ancora pompando liquidità nel sistema; i problemi sono due: fermare la spirale inflazionistica che ricordo è un fenomeno autocorrelato in ragione esponenziale, e poi riassorbire quella liquidità, perchè si capisce bene che anche se la FED e la BCE tornassero ad avere una posizione neutrale, quella liquidità rimarrebbe intatta. Per drenarla si dovrebbe o agire dal leto dell'offerta, una componente da sempre molto poco dinamica nel breve periodo, oppure raffeddare la domanda, che certamente è molto più dinamica: ma guardando la curva dei tassi mi pare di capire che il mercato si aspetti un miracolo, visto che a 10 anni, ma anche a 5 anni il mercato sconti tassi tendenzialmente al 2%. La spiegazione a tutto questo? La Fed sta ancora comprando t-bond nella disperanza speranza di poter ancora pilotare i tassi, ma di margine ve n'è rimasto ben poco: il gioco è molto pericoloso.
 mah, io personalmente ho cavalcato alcune storie interessanti, vedi AirFrance e Lufthansa, cosi come Autogrill, ma ho operato sempre con stoploss molto precisi sopra il prezzo di carico. Se si opera bene con lo stoploss, si riesce a beccare il prezzo minimo con ottima possibilità; messo cosi il rischio è nullo e difatti su Autogrill ho perso un ottimo guadagno. Quando si opera sulla parte alta della curva, credo venga importante prima di tutto non rimetterci, e non stare a bagno su di un titolo; poi si vede quello che si riesce a prendere. Personalmente sono entrato in 3 fondi d'investimento inflation, certamente dovrebbero performare in modo discreto. Ti consiglio anche di dare un occhiata agli high yield in dollari, ma quelli li devi andare a prendere con un fondo e ben gestito. Io sto performando bene, ma ti consiglio quelli non hedgiati, altrimenti ti predi il rialzo del dollaro.
Fed Bce non possono fermare liquidità all’improvviso, e penso che non abbiano intenzione di farlo
 con tutte le misure che hanno a disposizione possono quello che vogliono; il volere poi è altra cosa. Posso anche non volere oggi, ma tanto il problema rimane; se non vogliono oggi dovranno stringere di più nel futuro, non si scappa. Sempre che non vogliano supportare un inflazione più alta di quanto dichiarato. Ma occhio che le determinati inflattive sopra il 4% sono molto difficile da contenere, non per nulla tutte le banche che adottano l'inflation targeting ed anche quelle ibride come la Fed hanno come riferimento di lungo periodo il 2%. Caro Matteo come la mette la mette male. Intanto gli intermediari mi pare cominciano ad avere il fiato grosso. Vedremo.
sta attenta la Fed alza i tassi d'interesse in modo graduale e verifica i risultati.
Quindi potrebbe anche far retro?
ormai la frittata è fatta, qualsiasi politica porterà a dei problemi all'economia, se non togli soldi dal mercato, l'inflazione non scende, se tiri troppo la cinghia crei problemi alla ripresa economica dopo il tonfo del 2020. Insomma, le situazione non è facile da gestire, si vuole tollerare un inflazione al 7%, e parlo anche degli esperti di mercato, che ritengono sia provvisoria e quindi si risolverà tutto senza problemi. Qualsiasi scostamento elevato, di qualsiasi dato economico comporta fratture importanti, quindi questa inflazione genererà problemi importanti nei prossimi mesi, così come ha generato fratture importanti nel sistema il crollo del 2020 del PIL dei paesi. il 2022 non so se sia così roseo come parecchi lo dipingono, forse i nodi ancora devono arrivare la pettine.
già, la coperta è sempre più corta, ma ho come l'impressione la FED e BCE siano in imbarazzo, dopo le loro posizioni "transitorie"; mi pare stiano aspettando un miracolo?!
verissimo, mettiamoci anche il debito che stanno creando
 beh il debito privato ma sopratutto pubblico è ai massimi storici; gli USA  sono ormai a quasi 29000 miliardi di dollari di debito pubblico. Dagli USA c'è da aspettarsi di tutto, pensa se veramente decidessero di fare default... In europa prima o poi tornerà la questione del debito sovrano italiano... insomma io ho chiuso tutte le posizioni.. vedremo come si evolve la situazione
Recessione? Pomperanno ancora
La recessione non la vedo probabile. Ci sono ancora parecchie misure di stimolo economico che possono bilanciare il calo degli stimoli finanziari
dice? Il bilanco FED e BCE è ai massimi storici, i tassi ai minimi storici; il debito pubblico e privato ai massimi storici; può farmi un elenco di "ancora parecchie misure di stimolo economico che possono bilanciare il calo degli stimoli finanziari"?
Vai Kramer che a forza di fare il menagramo prima o poi ci prendi forse e’ la volta buona dopo 4 anni che non ci becchi manco per sbaglio
sinceramente neppure io avrei mai pensato che la FED e la BCE ci avrebbero portato a questo punto: più si va in alto e più la caduta sarà rovinosa. Sono molto molto curioso a livello accademico di vedere adesso come ci traghetteranno fuori dal problema.
purtroppo probabilmente sara’ necessario passare per una gelata dei consumi causata dall’inflazione con probabile recessione e considerevole calo consistente dei mercati … non vedo come possa essere evitato tutto questo …
 vedremo cosa si inventano questa volta gli statunitensi... magari ci sorprendono con effetti speciali!? ..voglio credere che sappiano cosa fanno, ma io comunque con questi presupposti sono sulla riva del fiume ed aspetto!
Ci vorrebbe piu dinamismo, ste cose che cambiano una volta ogni 6 mesi dovrebbero far parte della storia, personalmente penserei a qualcosa che ‘segue’ il mercato, in continuo aggiustamento e su base giornaliera.
Ovviamente con una maggiore granularità. Tra 0 e 0.25 ci sono delle vie di mezzo…
 ma il dinamismo c'è già: a parte le misure convenzionali di politica monetaria, oggi ve ne sono tantissime non convenzionali. In assoluto la misura più dinamica che esiste è la forward guidance, la capacità, o presunta tale di pilotare i tassi giorno per giorno, minuto per minuto visto che i bond sovrani sono quotati. Più dinamica di questa non esiste.
Da Rendimenti più alti derivano più debiti per la Fed
questa è un ottima osservazione: ci sono innumerevoli studi in merito a questo problema. Giustamente un rialzo degli interessi farà prendere bordate in conto capitale alla FED sui titoli che ha in pancia. Il discorso è lungo, ma tieni presente che la FED non è in istituzione che deve far profitto, e comunque è nel conto. Se la FED non rimetterà quei titoli sul mercato sarà: monetizzazione del debito pubblico, un booster per l'inflazione, appunto. Ad ottobre 2021 gli USA hanno raggiunto un debito di 28.500 miliardi di dollari; da quanto se ne sà, il bilancio FED è arrivato a 8.500 miliardi di dollari, ma non tutti sono in titoli USA; la Fed negli ultimi due anni ha comprato di tutto. Per una stima possibile di 6.000 miliardi di dollari, il debito USA in pancia alla FED verrebbe ad essere poco più del 20%. Una percentuale non difficile da gestire in fine tuning, ma certamente ci vorrà molto tempo e non ci possono essere scadenze.
sono d’accordo
Le Fed farà 4 aumenti….
quindi cosa suggerirebbe alla ,Fed?
la Fed, come la BCE adopera circa 200 modelli econometrici per studiare e gestire l'inflazione; dovrebbero esser loro a suggerirci qualcosa; mi sembrano a corto di idee anche loro.
Tutto giusto, tutto possibile. Ció che peró fa ancora più danno è questo sentore di incertezza sull’immediato domani.
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