In tarda mattinata, la Banca Centrale di Russia (BCR) annuncerà la sua decisione sul tasso di riferimento, che crediamo rimarrà invariato al 10%.
Il rublo si sta rafforzando dall’inizio dell’anno, dando un certo margine di manovra alla banca centrale per abbassare i tassi, ma, a nostro avviso, le aspettative d’inflazione sono ancora troppo elevate.
Sebbene stia calando rapidamente, l’inflazione rimane comunque al 4,4% a/a e dovrebbe impedire alla banca centrale di abbassare i tassi al 9,75%.
La prudenza mostrata dalla BCR dall’ultima riunione è dovuta soprattutto al rialzo dei tassi della Fed e, anche se è prevedibile un aumento della domanda di dollari, il rublo si sta comportando bene.
Ciò nonostante, i prezzi del petrolio più bassi stanno esercitando altre pressioni al ribasso sul rublo.
In conclusione, permangono delle incertezze a livello globale e la banca centrale ha già annunciato che non taglierà i tassi precipitosamente.
È probabile che i banchieri stiano aspettando che il PIL entri in territorio positivo prima di intervenire.
Per il momento, manteniamo la nostra impostazione rialzista sul rublo.
EUR/USD
L'EUR/USD spinge verso l'alto, anche se la coppia è in pausa attualmente attorno a 1,0800. Una violazione al rialzo del canale darebbe luogo a pressioni all'acquisto persistenti. La resistenza oraria è data a una distanza di 1,0874 (massimo 08/12/2017). Un supporto robusto giace a 1,0493 (minimo 22/02/2017). La struttura tecnica suggerisce un aumento più incisivo verso la resistenza a 1,0874. A lungo termine, la croce della morte di fine ottobre rivela un ulteriore orientamento ribassista. La coppia ha violato il supporto chiave a 1,0458 (minimo 16/03/2015). La resistenza chiave giace a 1,1714 (massimo 24/08/2015). Si prevede che viaggerà verso la parità.
GBP/USD
La coppia GBP/USD giace attualmente all'interno di un canale rialzista a breve termine. Non vi è spazio per un'ulteriore forza. La resistenza oraria è data a 1,2570 (massimo 24/02/2017). Un supporto orario giace a 1,2324 (minimo 03/17/2017). Si prevede una forza continua. La struttura tecnica di lungo termine è ancor più negativa perché il voto sulla Brexit ha spianato la strada a un ulteriore declino. Il supporto di lungo termine a 1,0520 (01/03/85) costituisce un buon obiettivo. Una resistenza di lungo termine è costituita da 1,5018 (24/06/2015) e indicherebbe un capovolgimento a lungo termine nel trend negativo. Tuttavia, al momento ciò appare molto improbabile.
USD/JPY
La coppia USD/JPY non è riuscita a infrangere la resistenza chiave a 115,62 (massimo 19/01/2016), il che conferma la persistente pressione a vendere. La coppia ha violato il forte supporto a 111,36 (minimo 28/11/2016). La resistenza oraria si ubica a 113,57 (massimo 16/03/2017). Siamo a favore di un’impostazione ribassista a lungo termine. Un supporto giace attualmente a 96,57 (minimo 10/08/2013). Appare assolutamente improbabile un graduale rialzo verso la forte resistenza a 135,15 (massimo 01/02/2002). Si prevede un’ulteriore flessione verso il supporto a 93,79 (minimo 13/06/2013).
USD/CHF
L' USD/CHF è in declino. Un supporto robusto giace a 0,9862 (minimo 31/01/2017). La resistenza chiave è data a una distanza di 1,0344 (massimo 15/12/2016). Si prevede un'ulteriore debolezza continua. Nel lungo periodo, la coppia scambia ancora nella fascia dal 2011, nonostante alcune turbolenze generate dalla rimozione dell’ancoraggio del CHF da parte della BNS. Il supporto chiave giace a 0,8986 (minimo 30/01/2015). Dalla rimozione dell’ancoraggio di gennaio 2015, la struttura tecnica favorisce tuttavia un’impostazione rialzista di lungo termine.