La settimana nera di Bitcoin & Co.

"Articolo scritto in esclusiva per Investing.com da Calogero Selvaggio."

Trentamila dollari.
E' il valore del Bitcoin mercoledì 19 maggio 2021.


Gli ultimi giorni sono stati un momento risolutivo perchè il prezzo del Bitcoin è stato spinto a 30.000$ e il mercato delle criptovalute si è ridotto di circa il 27% nel giro di poco tempo. Qualcosa di spettacolare e al tempo stesso epocale! (non per chi aveva investito ad aprile 2021 quando il suo valore era di 60.000$)

Elon Musk e la Cina hanno fatto "crollare" il suo valore del 53% per poi recuperare il 30%. Successivamente è oscillato tra i 38.000 - 32.000 dollari. Infine, nella giornata di ieri (24 maggio) ha avuto un rialzo del 13% circa.

Hanno seguito a ruota tutte le altre, tra cui Ethereum che è precipitata prima a 1.900 dollari per poi risalire a 2.980 circa (-15,23%) e successivamente fluttuare tra i 2.000$ e 2.600$ circa.

Ma procediamo per gradi.


Nell'ultimo anno abbiamo sentito parlare sempre di più di monete digitali (leggi il mio articolo sulla genesi di Bitcoin), in tutto il mondo gli investitori
hanno mostrato il loro interesse, acquistando e creando portafogli a lungo termine, portando così una crescita esponenziale per tutto il settore. Basti pensare che molti, in un periodo di incertezza dovuto al Covid-19, sono stati spinti dall'idea di paragonarlo all'oro (bene rifugio). Una volta era un tabù e solo in pochi credevano nelle sue potenzialità, definivano il Bitcoin una truffa ben organizzata. Eppure tutto questo ormai sembra lontano, le opinioni cambiano e gli investori aumentano.

Michael Saylor, Il CEO di MicroStrategy (Possessore di oltre 70.000 monete Bitcoin) ha affermato: "Bitcoin è l’oro digitale più duro, più forte, più veloce e più intelligente di qualsiasi denaro che lo abbia preceduto." La forza di questo ecosistema, per molti, è la prova convincente della sua superiorità come asset per coloro che cercano una riserva di valore a lungo termine e di conseguenza strumento per proteggersi dagli effetti negativi dell’inflazione.

Ma c'è davvero una correlazione traoro eBitcoin? 




Dal grafico si evince che si è creata una la correlazione negativa, quando l'oro sale il Bitcoin scende e vicerva.


Si parla di inflazione dall'inizio del 2021 e ciò ha creato paura nei mercati ed è testimoniato dal fatto che i rendimenti del decennale americano siano saliti da inizio febbraio fino a marzo; l'oro, nello stesso periodo ha continuato la sua discesa, nonostante ci si aspettasse una sua crescita, probabilmente perchè non dava la stessa "sicurezza" e "opportunità" di guadagno delle crypto. Adesso sembra che i timori per l'economia mondiale hanno riportato al vertice il classico bene rifugio. Un ritorno di fiamma di alcuni investitori verso l'asset tradizionale che è proiettato verso i 1900$ .


Possiamo affermare che l'intero universo delle monete digitali è trascinato dal Bitcoin (per ora) e dall'interesse degli investitori istituzionali. Ma un ruolo "fondamentale", negli ultimi tempi, è stato ricoperto da Elon Musk, sostenitore e paladino del Bitcoin e del fenomeno Dogecoin. Si pensa che nei giorni scorsi i suoi post su twitter (dal 12 maggio), insieme alla presunta apertura delle borse americane in forte perdita, abbiano causato il "flash crash". Infatti annunciava che Tesla (NASDAQ:TSLA) non avrebbe più accettato Bitcoin come metodo di pagamento, mensionando i problemi ambientali, di inquinamento, i costi energetici e a scatenare definitivamente il caos è stato quando alcune fonti davano per certo un suo imminente tweet annunciando la vendita di tutte le monete. Poco dopo però è arrivata la smentita, facendo un bella inversione a U.





Possiamo notare dal grafico che dal suo primo "tweet" inzia il "panic selling".


Come abbiamo già mensionato in precedenza, oltre ad Elon Musk anche Philip Gradwell, Chief Economist di Chainalysis, ha affermato che gli acquirenti istituzionali potrebbero essere preoccupati per l'impatto ambientale e l'attività illecita. L'altra notizia (molto probabilmente la più rilevante) che ha portato ad uno spaventoso sell-off è stato l'annuncio cinese di non consentire più alle istituzioni finanziarie di condurre attività nel settore delle criptovalute. In una dichiarazione, le tre organizzazioni (la National Internet Finance Association of China, la China Banking Association e la Payment and Clearing Association of China) hanno vietato alle banche e agli istituti di pagamento di condurre affari relativi alle criptovalute, di accettarle o utilizzarle. Infine hanno concluso dicendo che i token digitali non hanno un valore concreto. Quindi, la discesa delle crypto è giustificata dal fatto che il mining è concetrato per il 75% proprio in Cina.




Dal grafico possiamo vedere che il suo valore e quello delle altre monete digitali è sceso di circa 50 miliardi di dollari, con perdite fino a 500 miliardi.


Tutto ciò ricorda per certi versi la bull run di fine 2017 e il successivo scoppio della bolla. 

Dopo 4 anni, la sua quotazione arrivò a 20.000 $ per poi precipitare a 10 mila e infine a 3 mila dollari. In quel caso la grande euforia lasciò spazio alle incetezze di quel momento. Molto simile alla situazione attuale, solo che quest'ultima è accentuata (così come la stragrande maggioranza delle persone crede) dallo stesso Musk che è stato ripetutamente accusato di "manipolare" e "giocare" con questo mercato (i maggiori picchi di dogecoin e bitcoin sono arrivati dopo un suo tweet) e ovviamente dalle notizie che circolano. Ma alla luce degli ultimi eventi tutto ciò è solo un pretesto.

Mettendo i grafici, dell'anno 2017/18 e del 2020/21, a confronto si possono desumere suprattutto gli aspetti utili per individuare una "ciclicità" e delineare delle ipotesi temporali su quanto durerà uno stesso movimento rialzista o ribassista (in questo caso rialzista).






Analizzando Ethreum si evidenziano altre analogie al riguardo. Una di queste è il superamento dei massimi che è avvenuto, come nel 2017,
dopo Bitcoin.



Quindi a rigor di logica, c'era da aspettarselo?


Bitcoin (analisi daily)







Inizialmente ha abbandonato il supporto psicologico dei 40.000 dollari, fornendo un segnale ribassista e toccando quota 30.000 $. I livelli di interesse sono il supporto/resistenza 40.000 - 44.000 dollari che corrispondono al massimo di gennaio 2021 e ai supporti di febbraio/marzo.

Per quanto riguarda il trend ribassista c'è stata una continuazione come conseguenza della resistenza formatasi a 42.000 - 40.000$ con il primo (37.000 dollari) e il secondo target (34,800$) testati più volte e rotti rispettivamente il 21 e il 23 maggio. Il livello 32.000$ è stato usato come momentaneo supporto per tornare a quota 40.000$ . Con un eventuale rottura al rialzo si prospetta una salita fino a 42.000 - 44.000 dollari, seguentemente riporterebbe il target price a 48.500 - 50.000$.

Nell'eventualità "meno buone", l'area di interesse è a 30.000$ (poco sopra 0.786% di fibonacci) usata a gennaio/febbraio 2021 per la bull run che ha portato il prezzo a 45.000$ e non a caso potrebbe essere il supporto "più forte". Nel caso più "drammatico" l'ultimo supporto si trova in area 24.000 -
23.000 dollari, ritornado così ai livelli di dicembre 2020.

Dove può arrivare?

Rimane salda la consapevolezza che possa arrivare al prezzo psicologico dei 70.000$ .


Ethereum (analisi weekly)







Il 27 dicembre 2020, è entrato nell’area del "rounding bottom" (conosciuto anche con il nome di scodella, ha dei minimi arrotondati e la linea di collo della figura è formata dal massimo che precede la formazione della U) andando oltre gli 800$ e il 2 Febbraio 2021 è andato a chiudere un ulteriore rounding bottom con il massimo del 2018 (1400$). Si tratta di una figura di proseguimento e quando rompe al rialzo (come in questo caso) i risultati sono ottimi. Infatti Ethereum ha fatto circa il 200% arrivando in area 4.300$ (il suo ultimo massimo).

I livelli di interesse, dopo il crollo dei giorni scorsi, sono il supporto/resistenza in area 2.000 - 2.200 dollari che corrisponde al primo massimo del 2021. 

Considerando l'atmosfera "elettrica" la possibiità di ulteriori ribassi incombe. Cosicché alla rottura del prezzo psicologico di 2.000$ la prospettiva peggiore era l'avvicinamento all'area 1.650$ (0,618% fibonacci) ma non è andata così perchè 1.744$ (il 23 maggio) è stato il livello di prezzo usato come momentaneo supporto per ritornare sopra i 2.000$ . Un eventuale rottura al rialzo dell'area 2.700 - 2800 dollari sposterebbe il target price a 3.100 - 3.300$ (nel breve periodo) e a seguire verso i massimi di maggio.

Nel peggiore dei casi, andremo ad attenzionare l'area 850 (massimo del 2018) - 1100$ per un eventuale supporto.

Dove può arrivare?

A differenza del Bitcoin, in Ethereum sta avvenendo la transizione al modello "proof of stake" (un algoritmo di consenso alternativo al PoW come soluzione ai problemi inevitabilmente connessi alla ingente richiesta di elettricità ed energia) e l’uso sempre maggiore di energie rinnovabili che attualmente costituiscono il 70% del mix energetico del Bitcoin. Con il lancio di Eth 2.0 , si candida ad essere leader su questo fronte. La massiccia vicinanza degli investitori è sotto gli occhi di tutti: +2.000% dei volumi scambiati e + 7.000% di investimenti in applicazioni DeFi (tutti quei servizi finanziari che utilizzano contratti intelligenti "smart contract", cioè accordi esecutivi automatizzati che utilizzano la tecnologia blockchain) ci portano a considerare che la sua corsa non è ancora finita. Usando i ritracciamenti di Fibonacci possiamo evidenziare l'area del prossimo massimo intorno ai 5.500 - 6.000$ . Mentre nel lungo periodo (considerando le proiezioni del Btc) possiamo ipotizzare un massimo storico intorno ai 15.000 dollari.


Concludendo

Potremmo parlarne per ore, c'è chi si schiera tra i ribassisti e chi tra gli ottimisti. Chi ritiene che il crollo delle monete digitali sia un'occasione per shortare perchè sono (per la cinquecentesima volta) "finite" e chi un'opportunità per entrare a prezzi migliori (rispetto a qualche settimana fa) perchè è solo un momento transitorio e le prospettive restano rialziste. Un esempio è una "Whale" che aveva venduto a 58.000$ ed è riuscita ad "accumulare" 3.521 Bitcoin durante la correzione.

Voi siete tra gli scettici o tra coloro che investirebbero ancora i loro risparmi?

Bitcoin & Co. hanno avuto un processo di crescita progressiva, sovraperformando qualsiasi tipo di "previsione ottimista" e quindi una correzione era più che dovuta.

In tal caso stiamo assistendo per lo più ad una manipolazione del mercato che accompagnata da una massiccia emotività ha "tagliato fuori" tutti i
"retail" che sono entrati negli ultimi mesi convinti che il Bitcoin salisse dritto per dritto fino a 1 milione di dollari.

Una cosa è certa : quello che si sta verificando è fuori da ogni tipo di previsione e non è per i deboli di cuore.




"Quest'articolo è stato scritto a titolo esclusivamente informativo; non sono consigli finanziari; e in quanto tale non vuole incentivare in nessun modo l'acquisto di assets. Ricordo che qualsiasi tipo di assets è altamento rischioso e pertanto, ogni decisione di investimento e il relativo rischio rimangono a carico dell'investitore."