di Pinchas Cohen
BTC/USD Grafico giornaliero
Il 23 maggio abbiamo pubblicato l’articolo La folle corsa del bitcoin è finita per ora? A nostro avviso gli investitori nel Bitcoin avevano corso troppo. Nei tre giorni seguenti il Bitcoin ha perso il 21% del suo valore.
Dopo aver raggiunto la linea di down trend di fine aprile, la cripto-valuta è schizzata del 57% a 3.000 dollari l’11 giugno. Nelle quattro sedute seguenti è crollata fino a toccare il 14 giugno 2.050,2 dollari, un crollo del 31,5%. Da quel minimo intraday è risalita nuovamente, schizzando del 30,45% nelle tre sedute al 16 giugno.
Valuta vera e propria, bene rifugio o qualcosa di losco?
Queste forti oscillazioni ci fanno interrogare nuovamente sulla validità delle cripto-valute.
Chi è contro dice: “come faccio a dire che ho una riserva di valore quando puoi perdere il 30% di quel valore in soli quattro giorni? E chi ha parlato di “bene rifugio”?
Senza dubbio fa effetto sentire di trader che hanno fatto il 150% di profitti quest’anno grazie agli investimenti in Bitcoin. Tuttavia, finora, l’andamento della valuta virtuale è stato dettato dalla domanda degli scommettitori on line e dei riciclatori di denaro, niente che si avvicini ad un investimento sicuro a lungo termine.
I sostenitori sono entusiasmati dalla tecnologia e dalla struttura della valuta, e dal fatto che non sia coinvolto nessun controllo governativo.
Questo senza dubbio non passa inosservato quando i principali mercati mondiali, forex incluso, sono alla mercé delle politiche monetarie delle banche centrali, un aspetto controverso agli occhi di molti.
La recente impennata del 20% in 3 giorni registrata dal Bitcoin, da mercoledì a venerdì scorso, è giunta dopo la notizia che gli sviluppatori avrebbero raggiunto un accordo per un upgrade tecnologico che divide il Bitcoin in due asset separati.
Mettendo da parte l’argomento fondamentale, consideriamo la “costante” della cripto-valuta, il prezzo.
Analisi Tecnica
Il prezzo del Bitcoin è a metà strada dal formare un top H&S, nel quale la perdita del 21% dei tre giorni seguenti al nostro ultimo articolo sul Bitcoin forma la potenziale spalla sinistra, l’impennata del 57% che è seguita forma la potenziale testa ed il rimbalzo del 30,45% della linea di uptrend da fine aprile forma la potenziale spalla destra.
Il pattern sarà completo solo se e quando il prezzo scenderà sotto la neckline, la linea che collega i due minimi precedenti: il 26 maggio a 1.913,2 e il 14 giugno a 2.050,2. Se la neckline non dovesse supportare il prezzo, questo significherebbe che la linea di uptrend, che è maggiore, non è riuscita a supportare il prezzo. Ancora più importante – con questa traiettoria il prezzo quasi sicuramente scenderà sotto la linea di uptrend da fine marzo.
Per evitare trappole, i trader utilizzano i filtri. Uno è il superamento della linea di uptrend. Considerando la fortissima volatilità di questo asset sarebbe prudente attendere il superamento della linea di uptrend primaria.
La media mobile più corta MACD ha offerto un segnale quando è scesa sotto la media mobile più lunga, indicando che i prezzi più recenti stanno diventando più deboli, e la MACD ha offerto un altro segnale quando è scesa sotto la linea di supporto 0.
L’indicatore RSI indica chiaramente una divergenza tra slancio e prezzo, a partire dal 10 maggio.
Gestire i price target di Bitcoin
Price Target:
- 2370
- 2100
- 2000
- 1880
- 1300
Il price target si ottiene misurando l’altezza del pattern (950 dollari) tra il vertice della testa dell’11 giugno a 3.000 e il 14 giugno, il livello più basso della spalla sinistra, a 2.050,2. Si tratta di un calo del 46%.
Gli obiettivi di prezzo si basano sui supporti lungo la strada, in modo che i trader possano usarli per gestire i loro trade, misurando la forza del loro account e la loro pazienza. Possono anche essere utilizzati per uscire ad un supporto e rientrare quando il supporto non rispetta il trend prevalente, e si trasforma in resistenza.
I trader conservatori attenderanno una mossa di rientro per ritestare la resistenza prevista della neckline, che si verifica 2 su 3 volte ed è più probabile che si verifichi vista l’enorme volatilità del Bitcoin.
I trader moderati attenderanno almeno un filtro, se temono una possibile perdita nel caso di una mancata mossa di rientro – una volta che il prezzo è sceso sotto la neckline. Il filtri sono divisi in due categorie, prezzo e tempo.
Con asset più normali, i classici filtri sono dell’1-3%, ma questi non sembrano molto efficaci quando si verificano oscillazioni a doppia cifra in pochi giorni. Forse, un fitro più appropriato sarebbe del 10-30%. I filtri temporali sono utilizzati anche in base all’avversione al rischio, da 1 a 3 giorni, mentre altri insistono su una chiusura settimanale sotto la neckline.
I trader aggressivi potrebbero decider di contare sul livello di resistenza da 2.700 dollari delle spalle. I trader meno aggressivi attenderanno almeno il superamento della neckline, se non i filtri. Naturalmente, possono utilizare un filtro più ristretto, come descritto sopra.