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L'accordo sul debito: un'opportunità di crescita o una minaccia per S&P 500?

Pubblicato 30.05.2023, 07:41
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Durante le ultime settimane, il debito statunitense è diventato il tema centrale nei mercati finanziari. L'attenzione è concentrata sul fatto che il Tesoro Americano sta esaurendo i fondi necessari per coprire le spese, analogamente a una famiglia che sta prosciugando il saldo disponibile sul proprio conto corrente.

TETTO AL DEBITO USA

Precisamente un anno fa, il saldo dell'US Treasury General Account ammontava a 1.000 miliardi di dollari, ma attualmente è di soli circa 68 miliardi. Con questi numeri, sarà possibile continuare solo per pochi giorni prima di non poter più riuscire a far fronte alle spese pubbliche ordinarie come stipendi, assistenza sociale e interessi sul debito. Se il governo degli Stati Uniti non dovesse avere più la capacità di emettere nuovo debito per rifinanziare il suo conto corrente, il rischio di default dello Stato diventerebbe sempre più concreto.

IL CONTO AMERICANO

In uno scenario estremamente improbabile di mancato accordo, il governo degli Stati Uniti sarebbe costretto inizialmente a ritardare i pagamenti, finendo poi nella sgradevole situazione di avvicinarsi pericolosamente al rischio di default. Tuttavia, l'accordo sul rifinanziamento è l'opzione più attesa e probabile. A prima vista, potrebbe sembrare una buona notizia, ma sorge una domanda:

Chi comprerà questo debito? Cosa accadrà ai mercati finanziari e al sistema bancario?

In caso di accordo, gli esperti hanno opinioni contrastanti riguardo agli effetti che avrebbe sui mercati.

  • Un gruppo di investitori sostiene la tesi dei benefici derivanti da tale evento, affermando che ciò porterebbe ad un ritorno alla stabilità nei mercati. Si rafforzerebbe l'attuale tendenza rialzista a beneficio soprattutto dei titoli leader del settore high tech legati all'intelligenza artificiale che già stanno sovraperformando. Secondo questa prospettiva, la tendenza rialzista attuale, che è stata poco partecipata e concentrata principalmente nel megatrend dell'IA (con il rischio che il mercato rialzista possa trasformarsi prima o poi in una bolla), continuerebbe a rafforzarsi nel breve e medio periodo. In sintesi, questo rialzo continuerebbe più forte di prima contando “sull'eliminazione dell’incertezza legata al tetto del debito”. 
  • Il secondo gruppo di investitori invece ragiona sulle “conseguenze in termini di liquidità” che questa azione di rifinanziamento potrebbe comportare. Si stima che il rifinanziamento dovrebbe avvenire in due tranche da 500 miliardi di dollari l’una. Quali categorie di investitori saranno disposti ad acquistare i titoli di stato americani?
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Secondo questo filone di pensiero, intorno a questa variabile chiave, potrebbero configurarsi diversi scenari.

1. Se i titoli di stato venissero acquistati da famiglie o imprese, queste utilizzerebbero i loro depositi per comprare debito statunitense. Le banche in questo contesto perderebbero gran parte della liquidità derivante dai correntisti (famiglie e imprese) subendo un prelievo dei depositi importante. Sappiamo che le banche, soprattutto quelle regionali, negli Stati Uniti, in questo momento stanno affrontando con grande fatica il tema della fuga dei depositi. Infatti è in corso da un po' di tempo lo spostamento della liquidità dai c/c ai titoli di stato o nei fondi monetari.

2. Un altro gruppo di potenziali acquirenti sono le Banche. Ma considerando già l’eccessiva esposizione della curva di lungo periodo, causa dei recenti problemi accusati dal sistema creditizio, quanto di questo debito sarebbero disposte ad acquistare? Tutto dipenderà dalla struttura delle emissioni, decisa dal Tesoro Americano.

Da qualunque prospettiva osserviamo lo scenario del rifinanziamento, chiunque comprerà 1.000 miliardi di dollari di titoli di stato americano, andrà a causare nel sistema un importante drenaggio della liquidità.

In altri termini, la liquidità diretta al Tesoro Americano, verrà sottratta dai mercati, e quindi altri attori e strumenti finanziari subiranno questa mancanza: Banche – Fondi monetari – Depositi dei correntisti… Wall Strett sarà in grado di reggere l’urto di una ulteriore riduzione della liquidità? Questo e altri articoli puoi trovarli nel mio blog ORSI CONTRO TORI.

DISCLAIMER: Questo articolo ha il solo ed esclusivo scopo didattico e informativo pertanto non deve essere inteso in alcun modo come consiglio operativo di investimento, né come sollecitazione di pubblico risparmio. Le attività di investimento in borsa e di trading speculativo comportano notevoli rischi economici e chiunque le svolga, lo fa sotto la propria ed esclusiva responsabilità. Chi scrive non si assume nessuna responsabilità circa eventuali danni diretti o indiretti relativamente a decisioni di speculazione o d’ investimento prese dal lettore.

Ultimi commenti

Grande Marco ! Sempre un piacere leggere i tuoi articoli .
Ciao Frank!!! Grazie🙏🏿
c'è una gestione non accurata..
Ancora devono votare non è niente ufficiale!!! Ma perché questo terrorismo?!! Sta diventando uno schifo la finanza...
Quindi in ogni caso gli investimenti sono a rischio. Mah
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