Non servono missili per iniziare una guerra.
A volte basta un clic. Un bottone.
Una decisione presa in una stanza chiusa, lontano dai riflettori.
La Cina ha in mano un’arma capace di mettere in ginocchio gli Stati Uniti, e no, non parliamo di eserciti.
Parliamo di denaro. Di potere. Di strategia.
Siamo nel mezzo di uno scontro economico epocale che vede gli USA da una parte e la Cina dall’altra.
È una guerra silenziosa, fatta di leve finanziarie, minacce velate e manovre strategiche che toccano i nostri portafogli molto più di quanto tu possa immaginare.
Capire cosa sta succedendo là fuori è fondamentale se vuoi difendere i tuoi risparmi e posizionarti.
Il vero cavallo di Troia: il debito pubblico americano
Pechino possiede circa 760 miliardi di dollari di titoli del Tesoro USA.
Ed è proprio questa la sua arma più potente, l’arma in grado di spazzare via gli Stati Uniti in un colpo solo.
La Cina oggi è uno dei principali creditori degli Stati Uniti e se ci pensi questa è una posizione paradossale: il rivale geopolitico più pericoloso degli USA è anche uno dei suoi maggior finanziatori.
Ma perché la Cina ha accumulato così tanto debito americano?
La risposta è semplice: strategia economica.
Gli stati che possiedono il debito USA
Negli anni 2000, la Cina ha iniziato la sua ascesa industriale diventando la fabbrica del mondo, ma per restare competitiva e attrarre gli ordini delle multinazionali occidentali, doveva mantenere bassi i costi.
La chiave? Svalutare la propria valuta, lo yuan.
Ma come si fa?
Commerciando in dollari USA e comprando titoli di stato americani.
Questo ha creato un circuito geniale:
- Gli USA comprano prodotti dalla Cina.
- La Cina incassa dollari.
- Con quei dollari compra Treasury Bonds, cioè debito USA.
- Gli Stati Uniti ottengono nuovi fondi per crescere e acquistare di più.
- La Cina torna al punto 1.
Questo è stato il sistema di capitalismo strategico che ha permesso alla Cina di crescere sfruttando la dipendenza economica americana, una mossa molto astuta.
Il problema? Questo equilibrio si sta spezzando
Oggi la Cina non ha più bisogno di giocare secondo le vecchie regole.
È diventata una superpotenza economica, vuole controllare il tavolo e non solo sedersi vicino agli altri. Vuole il potere degli USA.
Negli ultimi anni quindi, Pechino ha iniziato a ridurre gradualmente la sua esposizione sul debito americano.
Oro, infrastrutture e nuove rotte commerciali, sono il punto focale del posizionamento recente della Cina.
La Belt and Road Initiative, la “nuova via della Seta” per esempio, è molto più di un progetto logistico: è il piano cinese per ridisegnare l’economia mondiale.
Un piano che ha al suo centro, proprio la Cina.
La Nuova Via della Seta che vede la Cina al centro di tutto. Fonte: Wikipedia
Cosa succederebbe se la Cina premesse davvero il bottone rosso?
Immagina: domani mattina Pechino decide di vendere in massa i suoi Treasury.
Lo scenario sarebbe devastante (e non solo per gli USA):
- I tassi d’interesse USA esploderebbero.
- Il dollaro si svaluterebbe drasticamente.
- L’inflazione salirebbe a livelli importanti.
- Il costo per rifinanziare il debito USA diventerebbe molto elevato.
- La Fed sarebbe costretta a stampare moneta, aggravando la crisi.
In poche mosse, il sistema finanziario globale potrebbe tremare.
Ma allora, perché la Cina non lo fa?
Il contraccolpo: anche la Cina ha tutto da perdere
Premere il bottone rosso significa anche subire il ritorno di fiamma.
Un sell-off del debito americano:
- farebbe salire il valore dello yuan, colpendo le esportazioni cinesi.
- Manderebbe in crisi il modello economico cinese, ancora oggi fortemente orientato all’export.
- Rischierebbe di creare una crisi globale che danneggerebbe anche la Cina stessa.
E poi c’è la questione più tecnica ma fondamentale:
Dove reinvestire 760 miliardi di dollari con la stessa sicurezza, liquidità e rendimento dei Treasury USA?
- L’oro è solido, vero, ma anche volatile.
- Il Bitcoin? Ancora più instabile, nonostante il suo potenziale a lungo termine.
- Le valute emergenti? Troppo rischiose.
- Le obbligazioni europee o giapponesi? Più sicure, ma poco liquide o con rendimenti negativi.
Insomma, gli Stati Uniti, con tutti i loro problemi, restano comunque il porto finanziario più sicuro, per ora.
Ma la Cina si sta muovendo. In silenzio, e con lucidità.
Mentre tutti guardano TikTok, Huawei o alle provocazioni militari, Pechino ha già iniziato a sganciarsi dal dollaro.
Come?
- Sta accumulando tonnellate di oro: secondo il World Gold Council, nel solo 2023 la Cina ha aggiunto oltre 200 tonnellate alle sue riserve ufficiali e questo è il dichiarato, si stima in realtà che l’accumulo sia stato ben più elevato.
Acquisti oro della banca centrale cinese. Fonte: World Gold Council
- Sta collaborando con i BRICS (Brasile, Russia, India, Sudafrica e molti altri paesi) per sviluppare un sistema alternativo di commercio globale che escluda il dollaro.
- Sta rafforzando lo yuan digitale, per guadagnare nel tempo indipendenza e potere nei pagamenti internazionali.
- E soprattutto, sta lasciando scadere i Treasury, ritirando i fondi in modo invisibile ma efficace.
Questo è il vero piano: non distruggere gli Stati Uniti, ma lentamente sostituirli.
Il vero potere? Avere una minaccia… e non usarla
Contrariamente a quanti pensino, il punto qui non è vendere il debito americano (ed è per questo che sono relativamente tranquillo su questa vicenda).
Il gioco è molto più sottile.
Il trucco è avere la possibilità di farlo, far sapere che puoi farlo, ma non farlo.
La sola minaccia è già una leva negoziale potentissima.
E in un mondo dove la finanza guida la politica, avere un’arma finanziaria è molto più potente che averne una nucleare.
Chi comanda davvero oggi non è chi urla, ma chi può far tremare i mercati con un semplice sussurro.
Cosa significa tutto questo per te?
Se sei un investitore, un imprenditore, o semplicemente una persona che vuole proteggere il proprio futuro economico, questa storia non è qualcosa di lontano, è qualcosa di personale e da prendere sul serio.
Il cambiamento è in atto, e ignorarlo è pericoloso.
Ecco tre cose che puoi fare:
- 1. Studia le dinamiche macroeconomiche
Non si tratta più solo di azioni, ETF o crypto.
Capire chi controlla il denaro, chi lo stampa, chi lo riceve, è oggi fondamentale quindi leggi, approfondisci e fatti domande.
Soprattutto guarda cosa viene fatto, non quello che viene detto.
- 2. Diversifica i tuoi investimenti
Non mettere tutte le uova nel paniere USA.
Il mercato cinese è sottovalutato ma pieno di aziende solide, in crescita e con enormi margini di espansione.
Sì, ci sono rischi, ma anche opportunità che in Occidente è difficile da trovare oggi.
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- 3. Tieni d’occhio le riserve auree
L’oro non è solo un rifugio, è una mappa.
Ricorda che dove va l’oro, lì va il potere.
Se le banche centrali (Cina in testa) stanno accumulando oro come se domani il dollaro potesse crollare, è il caso di chiedersi: cosa sanno loro che noi ignoriamo?
Conclusione: il mondo sta cambiando
Quello che stiamo vivendo non è solo uno scontro tra due potenze, è un cambio di paradigma.
Il centro del potere si sta spostando lentamente da Ovest a Est.
La Cina non vuole combattere con gli USA, vuole crearsi il proprio spazio nel mondo, e lo sta facendo senza sparare un singolo colpo.
Con pazienza, con oro e con strategia, sta lentamente ma inesorabilmente raggiungendo il suo scopo.
Non sto dicendo che la Cina sarà i prossimi Stati Uniti (magari non subito almeno), ma che potremmo presto trovarci di fronte ad un mondo multipolare che vede occidente e oriente coesistere come potenze mondiali.
Essere consapevoli di questi movimenti in atto è il miglior modo per comprendere cosa succede e posizionarsi di conseguenza.
Ps. Ho fatto un video a riguardo, se te lo fossi perso, te lo lascio qui sotto.
Un abbraccio,
Stefano