Le 5 Migliori Azioni su cui investire nel 2025 (Secondo i grandi investitori)

Pubblicato 23.04.2025, 18:20

Il 2025 si sta dimostrando essere un anno cruciale per il mondo finanziario globale: tra dazi, inflazione, de-dollarizzazione e il rischio di una crisi del debito, i grandi investitori stanno diventando sempre più cauti puntando solo su aziende con modelli di business solidi, forti vantaggi competitivi e capacità di generare cash flow costanti.

Analizzando i portafogli degli smart money su Investing PRO, ho identificato 5 aziende ricorrenti che pare non vogliano proprio lasciar andare nonostante i grossi ritorni dello scorso anno.


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Queste 5 aziende non solo dominano i loro rispettivi settori, ma mostrano anche una resilienza e una capacità di innovazione che le rendono particolarmente attraenti per il futuro prossimo.
Nb. Prima di partire voglio sottolineare che questo articolo non è da intendersi come consiglio finanziario. Il fatto che grossi investitori si siano posizionati sulle aziende mostrate qui di seguito, non significa che lo debba fare anche tu, fai sempre le tue dovute analisi.

In questo articolo non voglio dirti quali azioni comprare, ma passarti le “modalità” che portano gli investitori a scegliere determinate aziende piuttosto che altre, affinché anche tu sappia come muoverti sul mercato in autonomia.
Vediamo dunque di quali azioni si tratta e soprattutto cosa le rende interessanti agli occhi dei big della finanza.

1. Meta Platforms Inc. (META)

Meta, precedentemente conosciuta come Facebook (NASDAQ:META), è un colosso dei social media che non ha di certo necessità di presentazioni.
Sicuramente oggi usi regolarmente almeno uno dei suoi prodotti e questo la rende una delle aziende che meglio permeano il mercato globale.

Si compone di 4 piattaforme principali che servono complessivamente oltre 3,5 miliardi di persone ogni giorno: Facebook, Instagram, WhatsApp e Messenger.​
Ma come guadagna Meta se tutte le piattaforme sono gratuite? Perché gli investitori sono così attratti dal suo business?


Modello di Business di Meta


Il core business di Meta è la pubblicità online, che come visibile qui sotto rappresenta circa il 97,7% delle sue entrate complessive.


A queste seguono poi altre revenue che come è visibile occupano ad oggi una parte marginale del fatturato aziendale.
Le piattaforma come abbiamo detto offre agli inserzionisti un accesso senza precedenti a un vasto pubblico globale (oltre 3,5 miliardi di persone al giorno), permettendo campagne altamente targettizzate e precise, in grado di colpire genere, età, interessi o addirittura situazione patrimoniale e comportamenti di acquisto online.​

Insomma la capacità di Meta di conoscere e prevedere i comportamenti del pubblico che naviga sui propri social, la rende estremamente appetibile e profittevole per gli inserzionisti e di conseguenza per gli investitori.

Performance Finanziaria
  • Ricavi 2024: $164,5 miliardi, con un aumento del 22% rispetto all’anno precedente.

  • Reddito operativo 2024: $68,2 miliardi, con un aumentato di circa il 40% rispetto all’anno precedente

  • Margine operativo: 42%. Un margine alto è sinonimo di solidità del business.​


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Ricavi dal 2020-2024. Fonte Investing Pro: https://www.investing-referral.com/demasipro/Investimenti e Innovazione


C’è però un ramo di Meta che è estremamente in negativo e continua a bruciare soldi anno dopo anno.
Sto parlando della sezione “Reality Labs”, cioè la branca di Meta impegnata nella realtà aumentata.


Come visibile nella foto qui sopra, nel 2024 Reality Labs ha generato circa $2 miliardi di ricavi, contro però perdite operative di $17,7 miliardi che si sommano a quelle del 2023 di circa $16,1 miliardi e quelle degli anni precedenti.
Nonostante ciò l’azienda continua ad investire massicciamente su questa branca convinta che possa in futuro essere estremamente produttiva.

Posizione Finanziaria

Vediamo ora la posizione finanziaria complessiva per comprendere la salute del business, focalizzandoci in particolare sul rapporto cash-debito.

  • Liquidità: $43,8 miliardi di cash ed equivalenti

  • Debiti: $33,5 miliardi di debiti (di cui $28 miliardi a lungo termine)

L’azienda quindi è in grado di ripagare per intero i propri debiti e preserverebbe anche del capitale, questo è un ottimo segno sul suo stato di salute.
Questa solida posizione finanziaria consente a Meta di sostenere investimenti a lungo termine senza compromettere la stabilità finanziaria, risultando quindi molto interessante da avere in portafoglio.​


2. Visa Inc. (NYSE:V)

Visa è ad oggi il leader globale nei pagamenti digitali, operando come intermediario nelle transazioni tra consumatori, commercianti e istituzioni finanziarie.
A differenza delle banche, Visa non emette carte di credito né presta denaro ma si concentra esclusivamente sull’elaborazione delle transazioni., eliminando quindi tutto il ramo più “rischioso” della finanza.Modello di Business


Probabilmente oggi usi o hai usato un loro prodotto ed è per questo che anche in questo caso parliamo di una realtà ben radicata sul mercato.
Contrariamente a quanti pensino, Visa non crea le carte che ci danno le nostre banche, ma mette semplicemente a disposizione dei propri clienti la sua tecnologia di elaborazione dei pagamenti.
Quindi le carte marchiate “Visa”, sono in realtà emesse dalla banca stessa ma appoggiate al circuito di Visa.

Questo è importante comprenderlo poiché permette a Visa di essere il colosso che è. Non avendo infatti costi di produzione di carte, emissione di credito e altre cose tipiche delle banche, la sua profittabilità rimane elevata (come vedremo tra poco).

Si limita quindi a mettere a disposizione la propria tecnologia e in cambio guadagna una piccola commissione su ogni transazione elaborata attraverso la sua rete.
Con miliardi di transazioni ogni giorno, queste commissioni si traducono ovviamente in ricavi significativi.​


Performance Finanziaria
  • Ricavi 2024: €32,2 miliardi, con un aumento quasi del 10% rispetto il 2023. Nel complesso negli ultimi 5 anni i ricavi sono quasi raddoppiati.​

  • Volume dei pagamenti 2024: €44,6 trilioni, con una crescita annuale stimata del 4,8% fino al 2030.

  • Transazioni elaborate 2024: Non si sa il numero esatto, ma si parla in termini di miliardi di transazioni che sono in continua crescita, anno su anno.

Importante notare che rispetto i competitor Visa rimane il leader mondiale nella gestione dei pagamenti. Circa il 40%-50% delle transazioni globali del 2024 sono state gestite proprio da questa azienda contro il resto che è stato spartito tra gli altri colossi come Mastercard, American Express e così via.


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Ricavi 2020-2024. Fonte Investing Pro: https://www.investing-referral.com/demasipro/


Ma la cosa veramente interessante di Visa è che mantiene margini estremamente elevati grazie al suo modello di business a basso rischio e ad alta scalabilità.​
Parliamo di un margine operativo nel 2024 di circa $21,4 miliardi contro un fatturato di $32,2 miliardi, quindi più del 65%!

E anche in questo caso vediamo i proventi operativi crescere anno su anno, rendendo Visa un’altra azienda avidamente detenuta in portafoglio dalla maggioranza dei big investor.


Proventi operativi 2020-2024. Fonte Investing Pro: https://www.investing-referral.com/demasipro/Vantaggio Competitivo


L’effetto rete è il principale vantaggio competitivo di Visa: più utenti e commercianti utilizzano la sua rete, maggiore è il suo valore, creando così una barriera all’ingresso per i concorrenti che rimangono quindi tagliati fuori.​



3. Amazon.com Inc. (NASDAQ:AMZN)

Amazon è un altro servizio che sicuramente ci è capitato di usare almeno una volta, un vero e proprio gigante dell’e-commerce, con una presenza significativa anche nei servizi di streaming, pubblicità e logistica.​
Contrariamente però a quanto si pensi, il più del suo margine non arriva dal suo servizio principale di e-commerce ma dal suo servizio di cloud, quello denominato “Amazon Web Services”.

Modello di Business

Amazon genera entrate attraverso diverse linee di business:​

  • E-commerce: Vendita di prodotti propri e di terze parti.​

  • Amazon Web Services (AWS): Servizi cloud per aziende e sviluppatori.​

  • Pubblicità: Annunci sponsorizzati sulle piattaforme Amazon.​

  • Abbonamenti: Servizi come Amazon Prime, prime music e video ecc...​

Performance Finanziaria
  • Ricavi 2024: $637,9 miliardi, con un aumento del 11% rispetto all’anno precedente. ​

  • Reddito Operativo 2024: $66,2 miliardi, quasi raddoppiato rispetto al 2023.​


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Fatturato 2020-2024. Fonte Investing Pro: https://www.investing-referral.com/demasipro/


La cosa però veramente interessante è appunto il segmento AWS (Amazon Web Services) che segna non solo una crescita delle entrate costante anno su anno, ma anche un margine superiore rispetto gli altri segmenti di business.
Come visibile anche qui sotto a fronte di vendite totali complessive per $503 miliardi del core business di Amazon, il Margine Operativo è stato solo di $28,7 miliardi, cioè appena un 5%.


Guardando però al segmento AWS, a fronte di un fatturato di $107 miliardi il Margine Operativo è stato di $39,8 miliardi, quindi intorno al 37%.
Questo valore tenderà probabilmente a crescere visto il successo che sta avendo tale servizio che è diventato essenziale per altri grossi brand come Netflix (NASDAQ:NFLX), ma anche reparti del governo USA.

Inoltre Amazon sta sempre più investendo in soluzioni di intelligenza artificiale e tecnologie innovative, altro punto a favore per il futuro del suo business.


4. Microsoft Corporation (NASDAQ:MSFT)

Anche in questo caso parliamo di prodotti che tutti bene o male abbiamo usato o usiamo giornalmente.
Microsoft è uno dei titani storici della tecnologia, fondata nel 1975 da Bill Gates e Paul Allen, l’azienda ha evoluto il proprio modello di business passando da software tradizionale (Windows e Office) a un ecosistema più ampio che include cloud computing, gaming, AI e strumenti di produttività.
La sua trasformazione guidata dall’attuale CEO Satya Nadella ha portato a una rinascita dell’azienda e a una capitalizzazione di mercato che nel 2025 supera i 2 trilioni di dollari.

Business Model di Microsoft

Microsoft è strutturata in tre principali segmenti:1. Productivity and Business Processes


Include Microsoft Office, Office 365, LinkedIn, e altri servizi correlati al business. Questo segmento è estremamente profittevole rispetto gli altri:

  • Entrate 2024: $77,7 miliardi, con un incremento del 12% rispetto il 2023

  • Margine operativo 2024: $40,5 miliardi, ovvero il 52% rispetto al fatturato


2. Intelligent Cloud (incluso Azure)


È l’area che cresce più velocemente:

  • Entrate 2024: $105,3 miliardi, con un aumento del 20% rispetto il 2023

  • Margine operativo 2024: $49,5 miliardi, circa il 47% rispetto il fatturato


Nell’intelligent cloud abbiamo Azure che ad oggi è il secondo fornitore di servizi cloud al mondo dopo AWS.
Fornisce anch’esso soluzioni a grandi aziende, startup e istituzioni pubbliche e il suo portafoglio clienti cresce continuamente (com’è visibile anche dalla crescita anno su anno).

3. More Personal Computing

Questo è tradizionalmente il core business di Microsoft e comprende Windows, Surface, Xbox e Bing:

  • Entrate 2024: $62 miliardi, con una crescita del 13% rispetto il 2023

  • Margine operativo 2024: $19,3 miliardi, cioè il 31% rispetto al fatturato


Anche se il core business è il lato più conosciuto di Microsoft e mantiene comunque un buon profitto percentuale rispetto il fatturato, non è ad oggi il segmento più profittevole per l’azienda.
Sia i margini che la crescita annua sono infatti più bassi rispetto al segmento cloud e business.

In termini di fatturato complessivo questa parte ricopre meno di un terzo del volume totale, andando a finire in ultimo posizione rispetto gli altri due segmenti di business.
Ciononostante nel complesso Microsoft si tiene su un margine complessivo superiore al 43%, rendendo quindi il suo modello di business molto redditizio.

Investimenti e Innovazione

L’azienda è attiva nel campo dell’intelligenza artificiale, grazie alla sua partnership con OpenAI, il creatore di ChatGPT in cui hanno investito miliardi per integrare l’AI nei propri prodotti principali (come ad esempio Copilot per Office) e nei servizi Azure.

Inoltre, l’acquisizione di Activision Blizzard per quasi $69 miliardi ha rafforzato la sua posizione nel gaming, creando una sinergia tra console, cloud gaming e abbonamenti con Game Pass.


5. Alphabet (NASDAQ:GOOGL) Inc. (Google)

Alphabet è la holding che controlla Google e una serie di altre aziende innovative (Waymo, DeepMind, Google Fiber, ecc.).
Il cuore dell’azienda resta come potrai immaginare proprio Google con i suoi servizi online: motore di ricerca, YouTube, Gmail, Google Maps, Android, Chrome.

Google è oggi il leader indiscusso dei motori di ricerca e insieme a Meta, il leader della pubblicità online.
Ha tuttavia anche una forte presenza nel settore cloud che sebbene più blanda rispetto ad Amazon e Microsoft, è comunque in crescita.

Inoltre i segmenti di intelligenza artificiale (come Gemini e Notbook LM) crescono continuamente così come gli sviluppi in ambito Quantum computing.

Business Model di Alphabet

Anche in questo caso abbiamo 3 macro aree di business:1. Advertising (Google Search + YouTube Ads + Google Network)
  • Entrate 2024: $72,4 miliardi su $96,4 miliardi di fatturato complessivo. Il 75% delle entrate di Google derivano quindi proprio dalla pubblicità.

  • Margine Operativo 2024: $27,2 miliardi su $72,4 miliardi, cioè circa il 37% (al netto del segmento subscriptions).



Questo è il segmento di business più importante di Google e contribuisce al 75% del suo intero fatturato.
Google e YouTube sono i motori di ricerca più usati al mondo ed è per questo che compongono gran parte delle entrate dell’attività.


2. Google Cloud
  • Entrate 2024: $11,9 miliardi su $96,4 miliardi di fatturato, quindi appena il 12% delle entrate totali

  • Margine Operativo 2024: $2 miliardi, cioè un margine del 16%



Sebbene non sia la parte più forte di Alphabet e sia molto più piccola di AWS e Azure, Google Cloud è in forte espansione, grazie soprattutto all’integrazione di strumenti AI.
Rispetto al 2023 il fatturato di questo reparto è cresciuto circa del 20% contro appena il 12% della divisione advertising.


3. Altri segmenti

Abbiamo poi una parte di abbonamenti (YouTube Premium, Google One), hardware (Pixel, Nest), Play Store, ecc. che seppure secondari, hanno portato circa $11,6 miliardi di entrate all’azienda, un 10% in più rispetto il 2023.



Innovazione e Posizionamento Futuro


Google è oggi una delle aziende più attive nel campo dell’intelligenza artificiale: possiede DeepMind e Gemini e integra l’AI in quasi tutti i suoi prodotti.
Allo stesso modo è pioniera nell’ambito del Quantum computing e si stima che il suo computer quantistico possa arrivare già nei prossimi anni.

Ad oggi il suo chip avanzato Willow sta puntando a sfruttare i principi della fisica delle particelle per compiere calcoli che i computer attuali possono fare in milioni di anni, in appena 5 minuti.

Tutto questo reparto rientra negli investimenti che per ora costituiscono solamente un passivo per l’azienda, ma che presto potrebbero trasformarsi in entrate incredibili.
Alphabet ha anche un vantaggio unico rispetto tutti gli altri business: i dati.

Il volume di dati raccolti da Google su ricerche, localizzazioni, video visti, email, ecc., le consente di migliorare l’accuratezza dei propri segmenti di business, così come dei propri modelli AI.


Perché Queste 5 Azioni Sono Le Più Scelte?

Dopo aver analizzato nel dettaglio ognuna di queste aziende, è chiaro che ci sono caratteristiche comuni che attraggono gli investitori istituzionali.
Vediamo quindi quali sono i criteri principali di scelta e cosa possiamo imparare dal loro approccio.


1. Profittabilità e Margini Elevati

Tutte queste aziende hanno margini operativi complessivi che vanno dal 30% al 60% e questo significa che per ogni dollaro guadagnato, una larga parte si trasforma in profitto che l’azienda può utilizzare per prosperare ed investire.
Ricorda che se un’azienda non è profittevole, non può stare in piedi.


2. Cash Flow Stabile e Ricorrente

Il flusso di cassa costante è essenziale per gli investitori di lungo periodo. Un’azienda che genera cassa regolarmente può affrontare momenti di crisi, investire in ricerca e sviluppo, ripagare debiti e restituire valore agli azionisti.


3. Vantaggi Competitivi Duraturi

Come sottolineava Warren Buffett, il vero valore sta nel “moat” (fossato): un vantaggio competitivo che protegge l’azienda nel tempo.
In altre parole, se un business è difficile da scalzare dalla propria posizione sul mercato, allora è un business forte.

E come potrai intuire, questi giganti hanno degli enormi vantaggi competitivi:
  • Meta: Effetto rete senza precedenti, i suoi social sono i più usati

  • Visa: Effetto rete e infrastruttura difficile da battere

  • Amazon: Ecosistema integrato (store, AWS, logistica, abbonamenti)

  • Microsoft: Software ubiqui + integrazione cloud + forza enterprise

  • Google: Monopolio nella ricerca, dati, AI, e sistemi operativi mobile


4. Diversificazione Interna

Ognuna di queste aziende si basa tendenzialmente su più di una fonte di reddito, quindi anche se uno dei segmenti subisce un calo, gli altri possono compensarlo.


5. Visione a Lungo Termine e Capacità di Innovazione

Queste aziende non si limitano a cavalcare il presente, ma studiano costantemente soluzioni innovative con l’obiettivo di costruire il futuro attraverso l’AI, i metaversi, cloud, pagamenti digitali, auto autonome e un mucchio di altre soluzioni. Occhio però alle Valutazioni!

Nonostante la loro solidità, queste aziende non sono sempre “economiche”.
I big investor sanno che anche un’ottima azienda può essere una cattiva scommessa se il prezzo pagato è troppo alto rispetto al suo valore.

Certo è importante accumulare sul lungo termine aziende con buon margine di crescita, ma bisogna anche (per quanto possibile), cercare di acquisirle a poco prezzo!
Ad esempio oggi:
  • Google presenta un P/E (rapporto prezzo azione/utili) di circa 21. Cioè l’azione è 21 volte più costosa rispetto gli utili prodotti

  • Microsoft, Meta, Amazon invece presentano un P/E che oscilla tra i 25 e i 30

  • Visa, intorno a 30

Può capitare di vedere che i grossi investitori ogni tanto vendano qualche posizione e prendano un po’ di profitto, soprattutto in tempi incerti come questi.
Ma questo è del tutto normale perché quando i mercati diventano avidi, è meglio portare a casa qualche profitto e attendere che i prezzi scendano un po’ per ri-acquistare meglio.

A tal proposito, Investing PRO mi da non solo gli esatti movimenti dei big investor, ma anche un’idea del valore attuale delle aziende che voglio monitorare rispetto al loro valore reale (basato su migliaia di indicatori), cosicché io sappia in qualsiasi momento se può essere una buona idea comprare o vendere.

Nel caso delle 5 aziende mostrate sopra, ecco cosa ci dice al momento della stesura di questo articolo:


Target di prezzo potenziale e Fair Value di mercato. Fonte: Investing PRO https://www.investing-referral.com/demasipro/


Complessivamente questi cinque business risultano abbastanza in linea a livello di prezzo azionario o leggermente sottovalutati, indicando quindi dei buoni momenti per posizionare qualche piccolo ordine buy.

Ovviamente non prendere questo come un consiglio finanziario, fai le tue dovute analisi in autonomia e se vuoi usando proprio Investing PRO che trovi qui
Investing PRO è lo strumento più utile che io abbia mai provato per analizzare le aziende su cui investire.

Grazie a questo tool riesco a risparmiare mesi di lavoro, ho tutto ciò che mi serve in modo organizzato, filtri, portafogli aggiornati dei grossi investitori, suggerimenti e analisi di AI e un sacco di altri strumenti incredibili (dagli un’occhiata qui se ti può tornare utile)


Conclusione
Le scommesse dei grandi investitori per il 2025 non sono casuali.
Sono tutte rivolte ad aziende con un modello chiaro, visione strategica, vantaggi competitivi difendibili e un forte flusso di cassa costante.

Meta, Visa, Amazon, Microsoft e Google rappresentano i pilastri di un’economia digitale che continua a crescere e scommettere su di loro significa puntare su settori come la pubblicità digitale, i pagamenti globali, il cloud computing e l’intelligenza artificiale — trend che saranno probabilmente centrali per i prossimi cinque anni, se non di più.

Gli investitori retail possono imparare molto osservando i portafogli dei big e non si tratta solo di seguire le mode, ma di comprendere il valore sottostante, ciò che accade sotto la superficie.
Per chiudere, ricorda le parole di Warren Buffett:
È molto meglio comprare un’azienda meravigliosa a un prezzo giusto, che un’azienda giusta a un prezzo meraviglioso.”

Quindi analizza i business sottostanti piuttosto che fermarti al “prezzo” o all’hype momentaneo, studia e solo dopo, posizionati.
(Ps. Ho mostrato e commentato tutto questo in un video, se ancora non l’avessi visto lo trovi qui: https://youtu.be/ozelvIQIB0c)

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